Piano del Principe, un quartiere tradito dalla politica. La rabbia dei residenti: “Solo promesse da parte dell’Amministrazione Catapano”

Piano del Principe, un quartiere tradito dalla politica. La rabbia dei residenti: “Solo promesse da parte dell’Amministrazione Catapano”

Avevamo già raccontato delle gravi condizioni di abbandono in cui versa la frazione Piano del Principe, uno dei quartieri di confine del comune di San Giuseppe Vesuviano. Siamo tornati in quella zona ed abbiamo incontrato chi ci vive da sempre e da sempre denuncia lo stato di abbandono a cui è lasciata l’area, spesso oggetto di abbandono illegale di rifiuti e dei roghi tossici appiccati da criminali per disfarsi dei cumuli di immondizia. Una situazione ben nota nella centrale Piazza D’Aosta, dove ha sede il Comune. Ci siamo chiesti cosa sia davvero cambiato per gli abitanti di Piano del Principe, dopo quattro anni di gestione Catapano.

Sul fronte rifiuti nulla è cambiato. In via Enrico Carillo, la strada che collega il quartiere con via Nappi, le condizioni restano pietose, con cumuli di immondizia ai bordi della carreggiata. Qui purtroppo gioca a sfavore la posizione di Piano del Principe, che per le sue caratteristiche legate alla presenza di ponti della SS 268 e di strade di campagna più o meno isolate, diventa luogo privilegiato per lo sversamento illegale di rifiuti. I cittadini si battono da anni per “implementare il sistema di videosorveglianza e intensificare il controllo del territorio con un piano congiunto da parte della Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri. Un protocollo d’intesa che, oltre a fare da deterrente per i criminali, scongiurerebbe le ronde che in alcuni casi cittadini esasperati hanno effettuato, correndo gravi pericoli per la loro incolumità.” Questo il nodo centrale di una proposta avanzata dal gruppo consiliare “Vocenueva Libera PD” ma, ad oggi, inattuata dall’Amministrazione. “Solo qualche sporadico controllo da parte di pattuglie dell’Esercito, per giunta in orari diurni, ma alla favola delle telecamere nessuno crede più” – ci riferiscono alcuni residenti rassegnati.

Per quanto riguarda la pubblica illuminazione, con grande rammarico, bisogna constatare che la situazione resta gravemente deficitaria, a discapito della sicurezza sia per la viabilità sia per il contrasto dell’abbandono illegale di rifiuti. Sul punto, le responsabilità politiche sono enormi, perché da anni l’Amministrazione Catapano racconta degli investimenti fatti per migliorare la qualità e la quantità dei nostri punti luce. Ma, come appare oramai sempre più chiaro, la sostituzione dei pali ha interessato soprattutto il centro del paese.

Male l’illuminazione, ma almeno la viabilità è stata oggetto di interventi negli ultimi quattro anni? “Qualche intervento per riparare le buche è stato fatto, ma limitato a semplici rappezzi destinati a cedere al primo temporale” – confermano i cittadini di Piano. Resta inoltre l’annoso problema dello smaltimento delle acque piovane. Di fatto, Piano del Principe, come tutto il territorio comunale, non ha fognature. Problema non da poco visto che qui a Piano, con un territorio in gran parte pianeggiante, è sufficiente una giornata di pioggia per allagare l’intero quartiere.

La sicurezza di un quartiere si misura anche in termini di attività che si svolgono nei suoi spazi vitali, migliorandone i servizi, favorendo la nascita di attività commerciali e ricreative. Evitando, insomma, che un quartiere diventi soltanto dormitorio. Per questo motivo, da anni, i cittadini di Piano si battono per la riapertura della scuola elementare, che potrebbe essere strumento di rilancio per l’intero quartiere. Anche questa proposta però è stata gestita dall’Amministrazione Catapano come mero argomento di propaganda. Infatti, nel 2013, l’ambito territoriale 26, di cui San Giuseppe è capofila, aveva stanziato 700.000 euro per la ristrutturazione della scuola elementare abbandonata di Piano del Principe. Ad oggi però nulla è stato fatto. La nuova scuola è stata soltanto annunciata, anche con decine di manifesti affissi per tutto il paese. Il solito spot elettorale a cui, purtroppo, non sono seguiti i fatti.

Questa è la situazione che vive una comunità di cittadini sangiuseppesi residenti in un quartiere di periferia. Una situazione purtroppo comune anche ad altre zone del nostro paese, una zona che resta ai margini di qualunque servizio (la distanza dagli uffici del municipio, come da quelli postali o di altro genere resta uno dei problemi che molti qui lamentano, “perché se non hai un mezzo proprio non puoi muoverti”). Eppure, qui continua a tenere duro una comunità fiera, che ama il posto in cui vive e ne difende l’aspetto umano, così come quello ambientale e territoriale, essendo da sempre in prima linea contro lo scempio dei roghi tossici. Cittadini a cui purtroppo la politica fatta di favori e promesse non mantenute non basta più, quella politica che si ricorda di queste aree solo nel momento elettorale e poi niente altro per i cinque anni a seguire. Noi vogliamo invece continuare a dare voce ai residenti di Piano, raccogliendo le loro denunce e le loro testimonianze. Questa storia continua…

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