Ottimismo e pessimismo ,Si può cambiare!!! ..

ottobre 1, 2008

News

Il pessimista vede il bicchiere mezzo vuoto.
L’ottimista vede il bicchiere mezzo pieno.
Il realista capisce che se sta troppo a pensare su questo bicchiere, dovrà lavarlo lui.
Colui che ha buon senso, invece, beve l’acqua e non muore di sete.

Oggi non serve più parlare o essere il buon oratore di turno, occorre essere operosi ed agire mettendo in gioco Noi stessi, la nostra forza, la nostra misericordia, la nostra speranza e la nostra gioia di essere ora e qui.
La pigrizia (tumore giacente negli oratori San Giuseppesi) del lasciar fare scatena le rivalità, l’ozio del non agire produce danni irreparabili.

E’ la concretezza dell’azione la carta vincente perchè colui che agisce, non ha tempo per lamentarsi e vedere quello che non funziona, egli impiega il suo tempo a godere delle cose che la vita gli offre, a cogliere al volo le occasioni per non lasciar fuggire l’attimo e creare le condizioni per star bene con gli altri.
E’ l’essere attivo e propositivo che agisce, costruisce, inventa, rivoluziona….ognuno di noi, nel suo piccolo, ha ampi spazi per riprogettare il suo presente…occorre agire e mettersi in prima linea, solo così potremo cambiare questa realtà.

Un minimo sforzo,per un grande risultato.

Se un regime ti permette di giocare di Massimo Troisi:

Be Sociable, Share!

19 Responses to “Ottimismo e pessimismo ,Si può cambiare!!! ..”

  1. mezzalasinistra Says:

    Quando lo sento parlare provo sempre la stessa emozione: ò fridd nguoll! Anche se un pò pessimista in questa intervista a distanza di 14 anni mi manca ancora.

    Reply

  2. agostinocasillo Says:

    Grande Massimo! Emozionante come sempre e per sempre!

    Reply

  3. portela Says:

    Illusioni di un pietro

    E’ difficile scrivere di noi,

    di questi momenti terrificanti .

    Dove i passi sono piu’ lenti.

    E i denti incatenano pianti , e voi.

    Voi che mi guardate le mani ,

    voi che mi stringete le mani ,voi,

    che non avete piu’ occhi ,

    ma solo arroganti giudizi divini,

    solo pesanti condanne,

    a voi chiedo:

    “chi sono i ladri di questo tempo ?

    Tempo estorto come danaro ai mendicanti,

    Tempo strappato dalla faccia del desiderio,

    Tempo invecchiato,

    tra le rovine dei miei sogni .

    E annuso i volti barbuti della libertà,

    bella e puzzolente,

    coperta da mille stazioni, da carte e cartoni,

    da mille maglioni , mille cappotti e berretti,

    da bucce marce e cumuli imbroglioni.

    Coperta dal caldo solare di un timido amore,

    perché di notte ha freddo

    ……. e muore…..

    ……. nel sonno.

    Come i giusti…….…il popolo antico racconta.

    Poi i cani , ancor prima dei bidoni,

    Ancora prima dell’immondizia,

    fiutano e leccano follia

    come la scopa e la terra,

    le mani e le donne,

    il topo e il veleno,

    il passero e il filo,

    l’uomo e la morte,

    la morte e la libertà

    la libertà ed il mutante.

    Prima dell’alba ,

    ancor prima della paura di dormire,

    per strade affollate da pensieri spazzini,

    vagabondano i cani,

    donano sguardi ai giusti,

    dolore e compagnia alla prigionia.

    Organi che gli uomini non donano mai,

    ed io,

    nemmeno alla vita mia.

    Appesa ad un laccio d’ospedale

    al di là del mare,

    urla e chiama per danzare,

    grida e ascolta per volare.

    Ma io bloccato,

    in un’auto in corsa,

    inseguo il coraggio di un passero magro,

    che attraversa , volando basso,

    le sei corsie di un autostrada,

    roteando su se stesso,

    sui suoi mistici impatti evitati,

    inseguo la libertà dell’incoscienza,

    la sua gioiosa velocità.

    E qual’ è il mio coraggio?

    Lo vedo negli alberi e le radici

    Che aspettano fermi il sole,

    poi la luna piena

    e le nuvole,

    il vento che spezza i rami,

    la pioggia che accarezza,

    la natura che sradica .

    Lo vedo fermo il mio coraggio

    in questa lenta resistenza,

    in questo combattere in silenzio,

    senza tempo, senza parole.

    Tra codardia e ipocondria

    il mio coraggio vive e non scappa.

    Al mio amico fraterno Pietro Davide Pisa

    A. Perillo 01.10.08 23:21

    Reply

  4. anonimo Says:

    E’ da un bel po di tempo che il figlio del consigliere Franco Giugliano scorrazza per il paese prima a bordo della sua smartina o simile (non sono competente in materia) senza rispettare regole, ammesso che le conosca e ammesso che gli abbiano insegnato che si rispettano. E poi, quando il tempo lo permette a bordo di un mezzo da locomozione (rigorosamente costoso se no non vale la pena esibirlo) che è un misto tra un trattore e un ufo con delle ruote che sembrano di un caterpyllar. Chiaramente il mezzo è decapottato e chiaramente il ragazzo guida rigorosamente senza casco. Ora voi dite, e allora?

    Allora si da il caso che il pargoletto frequenta la ragioneria e si da il caso che ieri mattina il pargoletto si presenta, con il suo ufo decapottato e su quattro ruote e guidato rigorosamente senza casco, ai cancelli dell’istituto pretendendo di parcheggiarlo all’interno come i motorini.

    Un insegnante che decide di fare il proprio mestiere glielo vieta e vivaddio lo rimprovera per la guida senza casco. Sapete la risposta del ragazzo?

    “Ora che lo dirò a mio padre vedrai che ti succede”!

    Ora, sicuramente il buon Franco Giugliano non è a conoscenza dell’accaduto, però secondo voi è lecito aspettarsi un duro intervento da parte del Genitore visto che è esponente politico di quella stessa parte che ha applaudito il Ministro Gelmini a proposito di 7 in condotta e lotta al bullismo?

    Reply

  5. anonimo Says:

    esponenti politici con figli annessi, come da lei appena accennato non appartengono a nessuno schieramento se non a quello dei caproni!!!

    Non possono essere considerati come persone civili nè degni di rappresentare, a livello istituzionale, il nostro paese. Violano le + elementari leggi del vivere civile facendo dell’ arroganza e della maleducazione i loro dogmi di vita!!

    Caro anonimo/a le consiglierei di far convocare il padre del ragazzo a scuola e fargli un bel cazziatone……

    Ad una sua brusca reazione non esiterei a denunciare i fatti alla stampa e se il caso anche alla forza pubblica! Forse si risolverà ben poco ma almeno una mossa ce la siamo dati e inizieremo a combattere tutto ciò che di sbagliato c’è in questo paese e viene considerato come giusto e consueto!

    Reply

  6. albertocatapano Says:

    Caro anonimo/a Lei a scuola ha tutta l’autorità (nel caso in cui fosse un/a prof/.ssa) per rimproverare il ragazzo e chiedere l’intervento dei genitori successivamente ad un incontro personale.

    Può chiedere al preside del suo istituto di muoversi in tal senso e fare squadra affinchè minacce del genere non si ripetano.

    Per quanto riguarda il comportamento sociale del soggetto, niente da aggiungere a quello che lei e il commento dopo hanno scritto.

    Queste persone hanno perso il senno della ragione e si credono chissà chi…

    TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI e nessuno si può permettere di trasgredire alcune regole e leggi che tutta la comunità ha approvato per vivere e convivere serenamente.

    Anche io mi associo all’appello fatto dal precedente commento : non si limiti a far presente questo episodio a VoceNueva in forma anonima, ma scriva una lettera firmata a tutti i giornali locali quali UNAPAGINA,Cronache di Napoli, Metropolis ecc.

    Se vuole può scrivere una lettera firmata sull’accaduto al seguente indirizzo di posta elettronica, successivamente il Collettivo valuterà se postarla sul blog.

    vocenueva@gmail.com

    Reply

  7. anonimo Says:

    Ai signori dei commenti 4 e 5

    Parlare in quel modo di un ragazzo per colpire il padre è meschino e miserevole.

    Se veramente il ragazzo si è comportato in quel modo è giusto che sia punito nelle sedi competenti e che i genitori ne siano portati a conoscenza.

    Per quanto riguarda il denunciare questi comportamenti in modo anonimo è doppiamente miserevole,specialmente se a farlo è qualcuno che vive all’interno della scuola.

    Secondo Voi,che insegnamento può trarne un ragazzo da una critica anonima?

    Zero assoluto,anzi si sente spronato perchè nessuno ha il coraggio di affrontare Lui e il padre a viso aperto.

    Poi basta andare in giro per vedere che comportamenti come quelli esposti sono di larga diffusione,ma nessuno dice:” guarda il figlio del tale impiegato o del tale operaio guida senza casco”,invece si addita il figlio del consigliere comunale perchè fa notizia.Vergogna.

    Soltanto denunciando a viso aperto disservizi e malcostume possiamo sperare che questa società si raddrizzi,rimanendo nell’ombra non si fa altro che alimentare questo clima soffocante di ” schiattiglia” che nuoce a tutta la collettività.

    Egregi signori invece di vomitare veleno contro un solo ragazzo Vi invito a venire il sabato o la domenica sera in piazza D’Aosta per spiegare a TUTTI i ragazzi che certi comportamenti sono da censurare,forse se ci andassimo tutti le cose potrebbero cambiare,in fondo se questi ragazzi si comportano così è perchè hanno preso l’esempio da noi adulti.

    In attesa.

    MIMMO RUSSO

    Reply

  8. albertocatapano Says:

    Bravo Mimmo…

    Se si vogliono davvero cambiare le cose, bisogna esporsi, farsi vedere, denunciare a viso aperto…

    Le buone intenzioni, le buone parole non bastano, servono azioni !!!

    Reply

  9. agostinocasillo Says:

    Caro Alberto credo che dovresti essere un pò più prudente nell’associarti alle parole di un commento “anonimo” riguardante un episodio di cui non hai alcuna conferma.

    Quindi prima di esortare chicchessia a qualsiasi azione o intervento rifletti un pochettino in più.

    Che nelle scuole sempre più alunni assumono comportamenti altamente deprecabili è cosa nota. Purtroppo tante famiglie poco presenti delegano totalmente alla scuola la funzione educativa che invece per essere efficace abbisogna di entrambi i soggetti (scuola e famiglia).

    Dunque tali episodi necessitano di una risposta da parte della scuola coinvolgendo al massimo le famiglie, e non di fantomatiche lettere ai giornali.

    In merito al fatto specifico raccontato dal commento anonimo, nel caso che l’autore fosse un docente ed il fatto sia vero, il prof. a tutto il dovere di intervenire attraverso i canali della scuola. Che poi il figlio di un amministratore abbia (sempre se è vero) detto ad un docente “lei non sa chi sono io” credo che a questo si risponda dimostrando che nella scuola pubblica ogni alunno è uguale agli altri. E quindi predisponendo sempre trattamenti uniformi ed uguali per tutti in ogni aspetto dell’attività scolastica, dalla risposta a condotte indisciplinate, all’insegnamento e alla valutazione.

    Ciao a tutti!

    Reply

  10. anonimo Says:

    al fior di latte gli piace l’inciucio…è un sang!

    Reply

  11. anonimo Says:

    che palle!! solo palle a cui si risponde con altre palle!!

    Che pallonari!!

    Reply

  12. portela Says:

    Eccola qua…la parte più brutta di Vocenueva. Viene fuori…..subito! Quando si tratta di giudicare!

    I REALITY PIACCIONO ANCHE VOI?

    Su aria fritta….su commenti di fantasmi…e io di fantasmi non ne ho mai visti …si ci sforza con inenarrabile eleganza di lessico a descriverli e a discernere…. un po’ come si fa nella più BECERA TELEVISIONE….! Alla De Filippi tanto per intenderci!

    Giudico anch’io???? Si giudico anch’io! E capisco pure che del mio pallido giudizio“VE PO’ FREGA’ DE MENO”

    Ma…..QUESTE STUPIDE CHIACCHIERE ….LE RIFIUTO…… SEMPLICEMENTE!

    Forse con la mera speranza di non leggerle più da Vocenueva!

    Io in Tutti Voi ci CREDO!

    PS per Agostino:

    Uno STATO che si definisce Democratico, Socialmente Avanzato..etc etc..DEVE CREARLE LE CONDIZIONI PER CUI LA FAMIGLIA POSSA ESSERE PRESENTE…LE DEVE CREARE AGOSTI’…..E DEVE RIFIUTARE TUTTE QUELLE PER CUI LA FAMIGLIA IMPLODE SU SE STESSA…AGOSTI’!! OGGI, VISTO IL SISTEMA ECONOMICO A CUI E’ LEGATA…..NON LE TIENE QUELLE CONDIZIONI…!!!

    E PER CONCLUDERE, PARAFRASANDO QUALCUNO PIU’ INTELLIGENTE DI ME, UNO STATO CHE CONSIDERA LA SCUOLA UNA SPESA E NON UN INVESTIMENTO E’ UNO STATO CHE NON HA FUTURO..!

    Reply

  13. anonimo Says:

    Vallo a dire alla Gelmini.

    Reply

  14. anonimo Says:

    Tempo fà vidi l’intervista ad un noto ricercatore italiano(questo signore napoletano sulla40ina è uno dei + grandi ricercatori per quanto riguarda le cellule tumorali e la loro espansione) che è stato costretto ad andarsene a new york xchè in italia gli tagliano i fondi per la ricerca. Ora ritornando a qullo che diceva portela quale futuro ha un paese come il nostro che vede l’istruzione, la specializazione e la ricerca come una spesa e non come un investimento?

    hurricane085

    Reply

  15. anonimo Says:

    Caro Dottor Mimmo Russo (dottor sta per persona dotta, visto che Lei discerne e con piglio da educatore, su ogni argomento che trova in giro) di cosa dovrei vergognarmi?

    Dovrei vergognarmi forse di aver riferito di un fatto al quale ho assistito in quanto genitore di un alunno della ragioneria?

    Il ragazzo in questione ha 16 anni e ci tengo a ricordarLe che appena l’altro ieri (è un modo di dire) la civilissima Austria ha permesso ai 16enni di votare. Ci tengo ancora a precisarLe che il Suo partito farà tesserare e votare i 16enni.

    Il post era chiaramente ironico anche se non sono stato certamente io a dire “mio padre ti farà vedere” e Mi creda non tutti i nostri ragazzi dicono questo in giro e non tutti hanno un papà che potrà farla vedere a qualcuno.

    Non ho attaccato nessuno anche se non le sfuggirà che essere amministratore e personaggio pubblico comporta qualche dovere in più. Aggiungo a prorposito di dovere che il ragazzo parte gia da casa senza casco e senza frgarsene di qualsiasi regola.

    Ad ogni modo se propri non rieSce a trovare ragioni spero le trovi in questo racconto che Le consiglio di leggere.

    Tempo fa ho ascoltato una rara intervista del grande Enzo Biagi nella quale raccontò un aneddoto; Quando andava alle elementari il maestro un giorno chiese a tutti gli alunni di dire il loro papà che mestiere svolgeva. Tutti dissero “impegato” “commerciante”, quando venne il suo turno il Biagi disse anch’egli “impiegato”. Al ritorno a casa disse la cosa alla mamma. Il mattino seguente la mamma lo svegliò e in modo inconsueto lo accompagnò a scuola. Aspettò che entrassero tutti in classe e poi entrò lei con il piccolo Biagi. A questo punto in modo che tutti sentissero la mamma disse: Signor maestro lo scolaro Biagi Enzo si scusa con Lei e con tutta la classe per la bugia detta ieri. Suo papà non è impiegato ma operaio!

    Reply

  16. anonimo Says:

    Hai visto in Austria a far votare il sedicenni?

    Hanno fatto fare un balzo ai due partiti xenofobi e razzisti dell’estrema destra.

    Da noi, con i sedicenni che ci toccano, estrema destar e Berlusconi farebbero champagne!

    Reply

  17. agostinocasillo Says:

    Caro Alfonso,

    sono pienamente d’accordo con te! La scuola pubblica deve essere parte integrante di uno Stato democratico e civilmente avanzato come dici tu. E’ ovvio che poi sottosviluppo economico e culturale amplificano le difficoltà dei genitori a tirar su i figli.

    Attualmente, e i recenti tagli del governo lo confermano, più che una riforma della scuola siamo di fronte all’affossamento definitivo. Misure di pura immagine e nessun contenuto concreto. Come dicevi tu, la scuola è un investimento sul futuro della nazione ed invece si mandano i professori a fare le guide turistiche!

    Guarda, credo di conoscere un pò i problemi della scuola non solo per il passato di alunno ma anche perché a casa mia se ne parla tutti i giorni (i miei genitori in due superano abbondantemente i 60 anni di servizio). Premetto che sono i primi a criticare quelli che nell’insegnamento non mettono il giusto impegno, ma non si può non ammettere che è in atto un continuo svilimento della figura sociale del professore. Un articolo di qualche settimana fa su repubblica titolava “Non si può insegnare con 1200 euro al mese”. Vero, per quelli che si dedicano anima e corpo ai propri alunni (e al contrario di quel che dice il governo sui professori soprattutto del sud) c’è ne sono tanti, sono davvero pochi. Quale stimolo ha il professore di Storia che non può comprare una collana di libri, o il professore di lingue che non può permettersi un viaggio? Si potrebbe lungamente continuare la lista.

    Rispetto assoluto per ogni tipologia e livello di lavoro, ma il professore ha un ruolo sociale primario e ciò va riconosciuto. Dall’operaio all’impiegato, dall’imprenditore all’ingegnere tutti passiamo nelle aule delle nostre scuole ed è li che oltre ad apprendere nozioni si educano le generazioni future.

    Per non parlare delle strutture vecchie e fatiscenti in cui sono costretti tantissimi alunni e professori.

    Per quello che può interessare a casa mia i discorsi circa la scuola finiscono sempre allo stesso modo: “la scuola necessita di più risorse”!

    Reply

  18. anonimo Says:

    Egregio sig.commento n.15 ( sono costretto ad apostrofarLa così perchè Lei,come da abitudine non si è firmato)

    Non sono dottore,sono solo un Sangiuseppese che vuole mettere la spalla sotto il carretto e tirare avanti nel modo migliore possibile.

    Il suo ultimo comento non contiene nessuna risposta alle mie domande.

    Lei si limita solo ad inveire senza dare proposte concrete,più o meno come il nostro primo cittadino che difronte al disastro da lui stesso creato chiede all’opposizione le soluzioni dei problemi.

    Dal suo scritto si interpreta che è un genitore,bene,allora perchè non ha risposto al mio invito di andare a Piazza D’Aosta a cercare di parlare con i ragazzi?

    No,perchè Lei è uno di quelli che pretende che sia lo Stato ad intervenire, ” se no, che lo paghiamo a fare?”.Ed anche perchè pensa che qualcuno dei pargoli La potrebbe apostrofare con un ” EHOOOOOO”.

    E’ giusto o mi sbaglio?

    Guardi signor n. 15 è un poco come il pizzo:se a ribellarsi è uno solo,la società lo bolla come un’emarginato e qualcuno gli pianta due palle nella schiena,ma dove a ribellarsi sono centinaia nessuno viene toccato.

    E si vince.

    Ad Agostino Casillo

    Non capisco la tua preoccupazione a dare spazio ad un commento anonimo.In fondo nel nostro Paese tutto è anonimo:

    I consiglieri comunali non parlano.

    La gente protesta con le lettere anonime.

    Sui blog si inveisce anonimamente.

    Se vorremmo dialogare fra chi si presenta con nome e cognome sarebbe un discorso fra quattro amici.Giusta l’osservazione che la scuola è un’investimento e non un costo,ma quando un ministro dice che vendere il proprio corpo è degradante mentre i camionisti hanno il Suo calendario esposto,viene un poco difficile parlare di cultura e scuola.

    MIMMO RUSSO

    Reply

  19. anonimo Says:

    Caro Dottor Mimmo Russo (dottor sta per persona dotta, visto che Lei discerne e con piglio da educatore, su ogni argomento che trova in giro) ho riletto attentamente il Suo post.

    Lei parla di domande poste. Ora, considerato che non sta scritto da nessuna parte che alle sue domande (ammesse che ve ne siano) bisogna rispondere (La informo che esiste la variante che una domanda possa essere fuori luogo, non aderente all’argomento, Di Pietro direbbe non c’azzecca eccc ecc), in verità pur sforzandomi l’unica che ho trovato (a parte qualche gratuito insultino) è che un 16enne non troverebbe secondo Lei alcun insegnamento da un rimbrotto anonimo, anzi addirittura si sentirebbero spronati poichè nessuno ha il coraggio di affrontarli (che enormità).

    Umilmente mi permetto di pensarla diversamente da Lei.

    Secondo me i ragazzi che fanno quello che io ho ironicamente segnalato hanno il problema di essere riportati, in primis dai genitori, con i piedi per terra.

    Veda a San Giuseppe tutti calpestano le regole anche i grandi e a chi si permette solamente di farglielo notare può accadere di tutto.

    Ma un 16enne che ad ogni piè sospinto esibisce arrogantemente la sua ricchezza e poi minaccia….”mio padre ti farà vedere”, io dico che sa quello che vuole dire e perciò lo dice. Mi creda questo è devastante. Per il ragazzo però.

    Reply

Leave a Reply