Chi l'ha visto?

settembre 30, 2008

News

bobiooo

Si è smarrito un consigliere di opposizione, Luigi Bobbio, 51 anni, con cariche istituzionali e bella presenza.

Oramai è un anno che è scomparso, era venuto in paese carico di speranze e di voglia di lottare. E’ scomparso così com’era venuto, all’improvviso, inseguendo un sogno romano e lasciandoci orfani delle sue promesse.

Aveva promesso consigli comunali infuocati, i cittadini (da destra e da sinistra) lo paragonavano all’eroe mascherato che viene a salvare il mondo da una grave minaccia, da quel momento gli onesti avrebbero potuto dormire sonni tranquilli ed i disonesti avrebbero dovuto temere per la loro incolumità.

Invece le cose sono andate diversamente. Dopo un solo consiglio comunale, il nostro eroe è scomparso. "Incarichi istituzionali", dicevano i suoi. "E’ a Roma ma il suo cuore è a San Giuseppe Vesuviano" ci spiegavano. Intanto la macchina comunale andava avanti, si votano i bilanci, si discutono problemi seri per il paese, e l’opposizione (già misera numericamente) si ritrova con soli 2 consiglieri (l’avvocato Catapano per il PDL e la dott.ssa Franzese per il PD). Quel posto vacante è messo ancora più in risalto dalla maggioranza schiacciante di cui dispone il sindaco Ambrosio.

Ad ottobre si terrà il prossimo consiglio comunale e il suo posto sarà ancora una volta vuoto, l’opposizione consiliare del PDL sarà tutta sulle spalle del consigliere Catapano, che potrebbe avere un compagno di partito al suo fianco nelle lunghe e stancanti sedute del consiglio comunale ed invece si ritrova da solo.

Ma abbiamo veramente bisogno di eroi, di uno spauracchio che aleggia con la sua non presenza sul comune, oppure ci basterebbe un semplice consigliere di opposizione? Una persona onesta che fa il suo mestiere e contribuisce a fare una opposizione dignitosa alle numerose nefandezze di questa maggioranza? Qualcuno a mio avviso dovrebbe dare una risposta ai cittadini e agli elettori.

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16 Responses to “Chi l'ha visto?”

  1. anonimo Says:

    Giuste considerazioni.

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  2. anonimo Says:

    Il Gabinetto della Meloni è diventato un’agenzia di collocamento. La Pasionaria della destra giovane c’ha messo dentro tutto il possibile, ovviamente proveniente dal suo partito. Non solo Bobbio, noto esperto di politiche giovanili (sic!), ma tutti i suoi sodali ai tempi della segreteria di AG. Quando si dice: largo al merito!

    La Meloni scome la Ventura: un’agenzia di collocamento per gli amici degli amici. A spese del contribuente, of course.

    Catapano si sente un po’ solo.

    In consiglio Bobbio non c’è.

    Il partito non esiste più.

    E pure il blog di AN non sta tanto bene.

    Agitprop

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  3. anonimo Says:

    il blog di an sta benissimo

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  4. anonimo Says:

    a me sembra di averlo visto mmocc a nu can!

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  5. albertocatapano Says:

    Ha detto bene mezzalasinistra : qualcuno dovrebbe dare una risposta ai cittadini e agli elettori…

    L’opposizione del consigliere Catapano se non sostenuta, numericamente e qualitativamente, da un altro consigliere del suo stesso partito potrebbe finire in un’opposizione sterile e senza proposte…

    Certo è che il Pd ,sempre più dilaniato dalle lotte “intestine”, ha lasciato campo libero sia per l’opposizione che per l’Amministrazione….

    VoceNueva continua a raccogliere consensi (non elettorali) tra la gente e continuerà ad essere quella voce libera e indipendente tesa a mantenere alta l’attenzione sulla gestione della cosa pubblica.

    “Loro non molleranno mai, noi nemmeno” !!!

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  6. anonimo Says:

    Albé, a me pare che l’opposizione dell’avv. Catapano risulta sterile comnque, con o senza aiuto di Bobbio. Lo strapotere toniniano imperversa, anche per demerito delle Opposizioni deboli.

    D’altronde, era cosa nota che Bobbio non avrebbe fatto la botta nei consigli periferici di SGV.

    Il problema è che per l’ennesima volta si dimostra il disinteresse per le istituzioni e per le cariche di rappresentanza cui una parte di elettorato (purtroppo) ha demandato certi individui.

    Bobbio, se ci sei, batti un colpo.

    E già che ti trovi, attacca il defibrillatore al blog di AN.

    Agitprop

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  7. mezzalasinistra Says:

    La questione è a mio avviso un’altra. In campagna elettorale il senatore Bobbio aveva detto che avrebbe dato battaglia in consiglio comunale in caso di sconfitta elettorale. Sappiamo bene quanto valgono le promesse elettorali (non sarebbe il primo a non mantenerle) però a questo punto ben farebbe a dimettersi e a far fare il consigliere comunale a qualcun’altro, visto che lui ha altri impegni. Solo in questo modo rispetterebbe tutti i cittadini sangiuseppesi che lo hanno votato.

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  8. anonimo Says:

    Caro mezzala concordo perfettamente con Te:cercasi consigliere Desaparecido.

    Ma veramente qualcuno a S.Giuseppe credeva che una volta vinto,il sindaco Bobbio ci avrebbe amministrato?

    La sua sarebbe stata solo una presenza di facciata,i cittadini che si fossero recati al Comune avrebbero avrebbero sicuramente trovato l’avv.Catapano nelle vesti di sindaco f.f.

    Soltanto a San Giuseppe Ves.si poteva trovare un simile elettorato:disposto a votare un forestiero che avrebbe tolto le castagne dal fuoco a tutta la popolazione.

    Per fortuna il tempo ha dato ragione a chi aveva previsto in anticipo un tale comportamento.Non bisogna dimenticare le denunce di Via Masseria del Principe.

    Caro Alberto è vero che il PD Sangiuseppese non attraversa i suoi tempi migliori,ma definirlo ” dilaniato da lotte intestine ” mi pare esagerato.Ti preannuncio che a breve sarà inagurata la nuova sede,e spero che sia di buon auspicio per tempi migliori.

    Per quanto riguarda la scarsa opposizione del PD locale Ti ricordo che se gli assessori sono stati colti con le mani nella marmellata è solo grazie alla seria opposizione di Dora Franzese,prossimamente altre novità ci saranno per i nostri eroi.

    Comunque inutile cercare vendicatori con la spada fiammeggiante:i nostri problemi c’è li dobbiamo risolvere da soli,soltanto cercando le soluzioni in noi stessi possiamo guardare al futuro.

    MIMMO RUSSO

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  9. anonimo Says:

    x prima cosa il sig bobbio non è un senatore (in quanto è anche lui nella lista dei “trombatì” alle precedenti elezioni) e quindi mezzalasinistra, non mi sembra giusto chiamarlo cosi, semmaì ex senatore.

    2) ma già si sapeva che sarebbe successo questo , lo dicevamo sempre in campagna elettorale, e per la prima volta nella mia vita, concordo con Mimmo Russo!!

    mpa985

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  10. albertocatapano Says:

    Caro Mimmo,

    sai benissimo cosa pensiamo tutti della dott.ssa Franzese. Abbiamo profondo rispetto di ciò che ha fatto, sta facendo e farà per tutti noi…

    Purtroppo troppe volte è stata lasciata sola,troppe volte è stata spiazzata dall’atteggiamento del consigliere Duraccio, soprattutto in questo momento in cui servirbbe più unità e spirito di squadra.

    Credo che dovrebbe essere tutto il Pd a fare l’opposizione e non la singola persona.

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  11. anonimo Says:

    Sto arrivando….quel posto oramai abbandonato sarà mio!!!!

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  12. anonimo Says:

    L’assedio di Pianura

    Nel quartiere napoletano esplode l’odio contro gli africani. Aggressioni e minacce, «faremo come a Castelvolturno», 200 immigrati barricati e protetti dalla polizia. Per la questura un’unica regia, di destra, dietro il razzismo e la battaglia contro la discarica di dicembre. E domani arriva Berlusconi

    FRANCESCA PILLA

    NAPOLI

    Le donne si danno manforte, urlano e inveiscono contro gli abitanti “abusivi” di via dell’Avvenire, in quella zona di Pianura, degrado nel degrado, che solo i residenti conoscono. Lanciano anatemi con frasi irripetibili e la voce roca: «Arrivano ‘e nir’, ma entro stasera ‘e bruciamm’» . I «neri» hanno organizzato un corteo di protesta perché da oltre cinque giorni vivono rintanati, in quel lotto disastrato che hanno occupato fin dagli anni ’90 e non ce la fanno più. Scritte sui muri: «Nero merda», «Nero morto», fanno da eco a una situazione non più sostenibile. Odio instillato in un sottoproletariato urbano dove è facile identificare nel diverso un nemico. An ha cavalcato il clima e affiancato la faida dei poveri: «Abbiamo raccolto le istanze del territorio», dicono loro. Secondo indiscrezioni, dalla questura sarebbero convinti che la regia sia la stessa della guerriglia urbana durante la protesta contro la discarica nel quartiere partenopeo, lo scorso dicembre, anche se gli obiettivi non sono chiari. Ma è pericoloso aizzare gli animi in una Pianura fatiscente, in un centro storico dove manca tutto, anche lo stato. Con palazzi che cadono a pezzi, una rete fognaria da ricostruire, un arredo urbano che farebbe arrendere il migliore degli architetti. Dove gran parte degli abitanti di questa strada ha la terza media ed è disoccupata. Per l’area sono stati da poco stanziati 8 milioni di euro. Niente per quello che ci sarebbe da fare. Fondi che non basterebbero nemmeno a ricostruire le pareti di quella sfilza di costruzioni abbandonate. Abbattere tutto potrebbe essere una soluzione, ma in ogni caso le colpe del comune sono evidenti. «Quando a fine luglio era stato sgomberato il lotto T1 di via Trencia e gli immigrati erano stati lasciati in strada prima di occupare il Duomo, avevamo fatto notare che la vera situazione esplosiva era proprio in via dell’Avvenire», spiegano dalla Rete antirazzista. Sono passati due mesi, non è stato mosso un dito e la situazione si è incancrenita. Ora c’è chi vorrebbe linciarli, quei ragazzi della Costa D’avorio e del Burkina Faso che in molti casi il rione ha visto nascere e crescere. Loro sono usciti allo scoperto con una manifestazione di denuncia per il clima crescente di razzismo che attanaglia il quartiere. Una provocazione per i loro vicini autoctoni, che non l’hanno presa bene. Già alle undici di mattina alcune decine di donne inferocite aspettano l’arrivo del corteo e non hanno buone intenzioni. Mettono i cassonetti di traverso, fanno casino, in quella piazzetta San Giorgio dove i migranti vorrebbero fermarsi in raccoglimento per i fratelli morti a Castelvolturno. Facce scure, motorini che sfrecciano nei vicoli, qualche testa rasata. Piccoli contatti. C’è chi urla «ve ne dovete andare», chi accusa «fate schifo, spacciate la droga», chi insulta le poche migranti: «Siete tutte puttane». In realtà loro sono quelli che all’alba già li puoi trovare alla rotonda di Quarto. In fila uno dietro l’altro ad aspettare che i masti , caporali senza scrupoli, li prendano per lavorare, al nero nei cantieri edili, per 20 euro. I pianuresi lo sanno, ma oggi lo hanno dimenticato. Aboubakar Soumahoro, della Rdb immigrati, dal megafono serra le fila: «Non cedete alle provocazioni». Un ragazzotto tarchiato si avvicina a due africani per strappare il cartello con su scritto «No al razzismo». E’ un mezzo parapiglia, intervengono le forze dell’ordine, lo identificano. Ma lui non si allontana, anzi incalza: «C’aggia schiatta’ a cap’» . «Facciamo come a Castelvolturno», «’anna murì ». Piovono minacce contro quegli immigrati che conoscono da venti anni, ma che ora non si capisce bene per quale motivo «se n’anna ‘j ». Donne, grosse e incazzate , uomini che si nascondono nelle vie laterali e aspettano la sera per «uscire allo scoperto». Se la prendono con il presidente della municipalità Fabio Tirelli del Prc, reo di essere alla testa del corteo di «chilli là» . Inveiscono contro la Iervolino. «Noi non strumentalizziamo nessuno. La verità è che qui i migranti non possono vivere, lo facciamo anche per loro. Queste costruzioni sono inagibili», dice Vincenzo Diodato, consigliere di municipio e fratello di quel Pietro agguerrito sostenitore delle cause di “destra” nel quartiere. In realtà, se si fa perno sugli istinti primordiali di poveri cristi, sulla subcultura che regna in una periferia di frontiera, può succedere di tutto. E il primo a farne le spese è Arnaldo Capezzuto, giornalista di una free press, colpevole di aver scritto un paio di articoli a favore dei migranti. «Non siamo razzisti, sei una merda». Gli saltano addosso in quattro, lui cade per terra e sono calci e pugni. Capezzuto viene tratto in salvo dai poliziotti, mentre i migranti sono rintanati nelle loro case con un fitto cordone di agenti a proteggerli. Verrà scortato in ospedale da una volante con ematomi sul viso e un braccio messo male. Non si fa in tempo a riportare la calma che un uomo sulla cinquantina e sua moglie aggrediscono un migrante. Kasmir, in attesa di trapianto ai reni che stava tornando dopo una dialisi. «’E mazzat’» urla la folla che corre per dare una mano, mentre le forze dell’ordine riescono a proteggere il ragazzo ivoriano, e un carabiniere le prende. Una donna cerca di intonare uno slogan: «La camorra è bella, viva la camorra». Almeno non trova consenso esplicito. «Noi andiamo via. Non condividiamo queste violenze», dice Pasquale Strazzullo, dirigente di An. Ma la “guerra tribale” è già iniziata e non sarà facile placarla ora. A via dell’Avvenire restano spaccati in due per tutto il pomeriggio, con schermaglie e tensioni. Dalla questura sanno che se li lasciano soli potrebbe succedere qualsiasi cosa. E i “neri” restano intrappolati come topi. Abou lancia un appello alla prefettura: «Abbiamo paura». Mohamed, uno degli abitanti storici avverte: «Qui può scapparci il morto». Il sindaco condanna il clima di intolleranza e si mette al lavoro per cercare nuovi alloggi. Ma secondo Tirelli «al momento non ci sono soluzioni in vista. Abbiamo ancora gli sgomberati del T1 da sistemare e trovare un ricovero per 200 persone è impossibile».

    Il Manifesto

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  13. anonimo Says:

    Vedi Alberto che forse ti stai confondendo… il consigliere Duraccio veste la maglia Pd ma in realtà è solo un infilitrato della maggiorenza e quindi non potrà mai fare opposizione (e difatti non l’ha mai fatta). C’è invece da riconoscere un gran merito a Dora Franzese che, nonostante i suoi gravosi impegni di lavoro (di grande valenza sociale per giunta), da sempre è stata pronta a perorare la causa di noi cittadini umiliati da questa amministrazione e, al contrario di Bobbio, se ne è fatta carico in prima persona nella consapevolezza di essere sola!

    piddina

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  14. anonimo Says:

    Carissimo alberto, non ci conosciamo però voglio risponderti lo stesso.

    Il PD a Sgv è sicuramente in una fase turbolenta, ma da qui a definirla come “lotte intestine” mi sembra veramente troppo.

    Per quel che concerne l’opposizione in consiglio comunale ti voglio far notare che una serie di denunce e di interpellanze sono partite con la firma di Dora franzese, alcune delle quali stanno mettendo a nudo gli affari della giunta.

    Nel PD si sta verificando il solito assalto alla diligenza ti assicuro però che questa volta sarà davvero difficile per i nani, le ballerine e i trapezzisti funambolici. Nel PD a Sgv c’è gente che non mollerà.

    Ti saluto

    Roberto Duraccio

    http//dottorobertoduraccio.ilcannocchiale.it

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  15. albertocatapano Says:

    Caro dott. Duraccio,

    la mia frase “dilaniato dalle lotte” intestine era più una provocazione che un’affermazione…

    Mi compiaccio che anche Lei legga il nostro blog e mi fa piacere leggere che tutto il PD si stia muovendo…Diciamo anche che era ora !!!

    Cmq provocazioni, battute a parte, è tempo di continuare a denunciare, a far sapere ai cittadini tutti gli inganni di questa amministrazione…

    Buon Lavoro a tutti.

    Cordiali Saluti

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  16. anonimo Says:

    Meno male, Duraccio ci assicura che non ci sarà nessun assalto alla diligenza. Ora si che possiamo stare tranquilli.

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