Gli esempi da seguire/3 e la differenziata repressiva

ottobre 3, 2008

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Palma campania

Palma Campania. Sindaco e assessori si riducono lo stipendio per finanziare la realizzazione di un’isola ecologica nell’ex macello comunale, che passa così dal degrado all’utilizzo per pubblica utilità. Meno 30% sulla busta paga del primo cittadino Vincenzo Carbone e meno 20% sulle spettanze dei 7 assessori che compongono il governo. Compensi che, da aprile ad oggi, sono stati alleggeriti di oltre 29mila euro. Fondi utilizzati per la messa a punto di una moderna area attrezzata a via Isernia – che aprirà i battenti la prossima settimana – dove i cittadini potranno «liberarsi» in modo intelligente ed ecologico dei grossi quantitativi di materiali e dei rifiuti ingombranti che non possono essere smaltiti attraverso il normale sistema di raccolta differenziata porta a porta. Un’opera che non avrebbe visto la luce per la mancanza di fondi nel bilancio a disposizione dell’Amministrazione a causa dello sforamento del patto di stabilità..
Ma le novità non finiscono qui. Dal 1 gennaio prossimo via libera all’isola ecologica con il sistema della premialità. Più ricicli e più risparmi. Il modello importato dal vicino comune di Mercato San Severino prevede la consegna, ad ogni famiglia, di una tessera magnetica e la consegna della spazzatura all’isola ecologica dove gli operatori registreranno elettronicamente, tramite la lettura di codici a barre, la quantità di differenziata per ogni famiglia. E qui entra il gioco il sistema per distribuire i diversi bonus. ….ogni famiglia applicherà sui sacchetti uno speciale codice a barre che ci permetterà di controllare i quantitativi di rifiuti riciclati con un conseguente risparmio sulle bollette».
Da Il Mattino di Napoli 02/10/2008, Pasquale Iorio
Facile no?? L’Amministrazione, viste le condizioni economiche, si autotassa risparmiando ben 29 mila euro per la realizzazzione dell’isola ecologica…
A San Giuseppe invece il Sindaco, dopo l’operazione di facciata distribuendo(???) buste con il codice a barre, si prepara alla REPRESSIONE….
L’ordinanza n.192 del 23-09-08 prevede multe a TUTTI :
alla prima trasgressione (a chi non segue il nuovo piano della differenziata) ben 250 € ; alla seconda 300€ ; alla terza 500€ … Ce ne sono anche per commercianti, ai quali si minaccia la chiusura dell’esercizio da 1 a 10 gg…
Ed infine, Chi non utilizzerà i sacchetti entro il 2 Novembre sarà punito con 300€ di multa…
Ma ce la faranno i lavoratori ( a cui si aggiungerà il prescelto dall’intuitu infallibile del sindaco) a distribuire le buste a tutti i cittadini ??
Io credo proprio di no…
Tale ordinanza è la ciliegina sulla torta…
Quanti ora saranno incentivati a differenziare?? Quanti ora andranno a gettare l’immondizia in altre zone del paese o nei paesi vicini?? Quanti vigili saranno impegnati in questa MAXI-OPERAZIONE REPRESSIVA…??
E poi, caro Tony, ci avevi promesso più risparmio, ma dov’è?? Attraverso quale meccanismo ci fai risparmiare??? Forse ho capito, il risparmio sta nell’evitare la MULTA…???
Ancora una volta dobbiamo vedere ad altri comuni con invidia e tu e tutta l’Amministrazione avete perso ancora un’altra occasione per mostrarvi capaci….
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12 Responses to “Gli esempi da seguire/3 e la differenziata repressiva”

  1. ollimac Says:

    caro alberto ti faccio notare che il nostro amatissimo sindaco, e la sua giunta, hanno deciso di abbandonare il faraonico progetto di rifacimento della piazza per mancanza di fondi!!!

    Se i soldi per fare la piazza erano “pochi” perchè ora non vengono usati per costruire un’ isola ecologica?

    si parla di fondi per circa 250 mila euro…. con tutti quei soldi si può costruire un arcipelago ecologico non 1 sola isola!!!

    andiamo sempre più giù andiamo sempre di più verso il degrado e i nostri amministratori si dimostrano sempre estremamente incompetenti!!!!

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  2. anonimo Says:

    Scusate il fuori tema, ma la questione è importante.

    SALVIAMO IL MANIFESTO

    Nel decreto legge fiscale, inserito nella manovra Tremonti varata questa estate, vi è una norma per il riordino dei finanziamenti all’editoria. In breve, la norma chiude qualsiasi contributo statale alle coperative editoriali ed ai giornali di partito. Il principio sembra essere ispirato da buoni propositi ma, come spesso avviene in Italia, la sua applicazione pratica si traduce in una scure indiscriminata sulla realtà nazionale. Con la chiusura dei fondi, che però restano per alcuni grandi gruppi editoriali e per Radio Radicale, una voce libera come quella del Manifesto dovrà cessare le proprie attività.

    Chi lo legge, ma anche chi non l’ha mai fatto, non può non riconoscere la valenza di un giornale come il Manifesto. La sua linea, certamente di parte, e le sue prime pagine restano una delle espressioni migliori dell’informazione nazionale. La sua gestione, fatta da una coperativa di poco meno di 100 soci ed una politica davvero democratica delle decisioni di redazione, è un esempio di devozione al lavoro ed alla libertà di stampa. E’ per questo motivo che non bisognerebbe lasciar morire il Manifesto e aderire alla sottoscrizione.

    Molti cittadini, direttori di giornali e giornalisti, intellettuali e politici hanno aderito, anche se provenienti da culture e posizioni politiche differenti rispetto al quotidiano che da poco ha lasciato la sede storica di Via Tomacelli. Una razionalizzazione dei contributi pubblici all’editoria è necessaria: troppe sono le testate spesso hanno come unico fine quello di alimentare clientele a spese del contibuente (tanto giornali di partito che nessuno legge o compra, tanto quotidiani fantasma promossi da questo o quel parlamentare. Di destra come di sinistra e di centro). Ma abbattere la scure dei tagli in modo indiscriminato avrà come unico effetto una limitazione della libertà di stampa ed un drastico ridimensionamento dell’informazione indipendente. Nei tempi in cui viviamo, non sembra un lusso che possiamo permetterci.

    – aderisci alla campagna “Fateci uscire”.
    – leggi le lettere di solidarietà al Manifesto.
    – le iniziative “Cara libertà” a supporto del giornale.
    – link per le sottoscrizioni on line.

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  3. albertocatapano Says:

    sono d’accordo con ollimac, dove sono finiti i soldi per il faraonico progetto delle tre piazze?? Vabbè alcuni sono andati tutti alla progettazione (come sempre), ma gli altri??

    Il Collettivo VoceNueva quando scese in piazza presentò alcuni progetti di isola ecologica e già prevedeva una spesa massima di 25mila euro.. Ora siamo ancora più convinti visto gli sforzi messi in campo dall’Amministrazione di Palma Campania.

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  4. mezzalasinistra Says:

    Il sindaco quando gli hanno detto che c’era bisogno dell’isola ecologica ha pensato si trattasse di una vera e propria isola e si è fatto fare un preventivo per una superlussuosa isola artificiale al centro della Vasca al Pianillo (sul modello delle isole artificiali di Dubai). Per questo a San Giuseppe l’isola ecologica costa 2 milioni di euro.

    Ps si dice che Michael Schumacher abbia già prenotato una villa vista vesuvio sull’isola ecologica sangiuseppese.

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  5. anonimo Says:

    E allora ecco spiegato il servizio spiagge!

    Reply

  6. anonimo Says:

    SALVIAMO IL MANIFESTO

    UAHAHAHAHAHAUAHAHAHAHAHAHAAHAHUUHAHAAHAHAHAHAHAHAHA

    Reply

  7. anonimo Says:

    Che vogliamo fare, ci convertiamo tutti a Chi e Oggi?

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  8. acquadimarzo Says:

    Grande Alberto…queste sono le LEZIONI da dare all’Amministrazione.

    Questo è il modo di fargli capire che siamo stanchi….e che tutti noi sappiamo quali sono i metodi adottati da altre amministrazioni migliorae iservizi e quali sono i metodi per distruggerli……. E non il solito politucolo di quartiere pronto ad araffare anche l’euro destinato alla copllettività….al miglioramento civile di ognumo di Noi.

    Che poi….faccio una domanda al Dott. Ambrosio…..: ma non Le conviene, anche solo per il mero tornaconto elettorale, dare dei servizi al CIttadino migliori di quelli che sono stati dati fino ad oggi????

    NON CI VORREBBE MOLTO…concorda vero??

    Mi rivolgo a Lei Dott. Antonio Agostino Ambrosio, Lei che è così politicamente lungimirante…Non Le conviene lasciare qualcosa di buono, qualcosa di cui la gente vada orgogliosa del suo mandato da Sindaco..! I servizi al CIttadino, e lei lo sa molto bene, sono cose che si vedono, il Cittadino le tocca con mano ogni mattina che scende in strada, ogni volta che entra in un esercizio pubblico, ogni volta che manda il proprio figlio a scuola, ogni qualvolta deve sborsare soldi inutili per avere servizi inesistenti. Ma Lei con i Cittadini ci parla??? Li ha mai sentiti parlare di Lei? Si informi!!!

    Non credo siano proprio contenti, soprattutto quelli che le hanno dato il votato…..

    Un Saluto….cordiale

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  9. acquadimarzo Says:

    Perdonate qualche errore di scrittura….ma la rabbia fa bruttio scherzi…..

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  10. acquadimarzo Says:

    alll….

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  11. anonimo Says:

    Il sindaco parla sono con i cittadini che lo hanno votato, per informarsi se i “FAvori” richiesti procedono secondo l’accordo stipulato prima del voto…..con gli altri cittadini non ci PUO’ parlare..perchè u schiFn’…e vi assicuro che a sangiuseppe ce ne sono……..

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  12. anonimo Says:

    Ciao regazzi, qualcuno di voi ha mai avuto il dispiacere di assistere allo spettacolo della raccolta rifiuti per le vie del nostro paese? Penso di sì, visto che in altri paesi si effettua nelle prime ore del mattino e invece a San Giuseppe i mezzi di raccolta circolano proprio nelle ore di punta (quando siamo fortunati che passano a ritirarli i rifiuti!). Altro che differenziata, infilano tutto dentro, soprattutto se non passano per alcuni giorni e si accumulano sacchetti di ogni genere. Solo la frazione “umida” segue un iter apparentemente normale… chissà?! Credo che molti perderanno la voglia di separare il conferimento dell’immondizzia, così concepito diventa solo una perdita di tempo. Sarebbe più giusto,come da voi sottolineato, realizzare un’isola ecologica ma penso che in ns. primo cittadino di isola conosca solo quella di Famosi… (visti i trascorsi favoritismi anche economici a favore di alcuni personaggi vip della nostra città).

    Piddina

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