Buone abitudini

Fortunatamente alcuni programmi televisi riescono ancora ad informare e possibilmente educare. A corollario del programma "Report" di ieri sera che si è occupato di crisi e debito pubblico (chi si è perso la puntata può rivederla comodamente dal proprio pc dal sito di Report ) la rubrica "goodnews" si è occupata di spreco energetico e ci ha "illuminati" su come risparmiare un pò di energia (e quindi un pò di soldi sulla bolletta) staccando la spina ai nostri elettrodomestici che non sono in funzione. Come potete vedere dal video qui sopra gli apparecchi in "stand by" (o comunque collegati alla corrente) continuano a consumare elettricità ed incidono intorno al 30-40% sulla nostra bolletta. Una piccola attenzione quotidiana potrebbe aiutare a fine anno il bilancio familiare a mettere da parte una piccola somma che in periodi neri come questo non fa mai male.

La provocazione che però vorrei lanciare, traendo spunto da questo servizio è un’altra. Perchè in questa fase di recessione economica non imparariamo a mettere da parte il superfluo eliminando gli sprechi? Partire da una esigenza economica per cambiare uno stile di vita che è sbagliato e dannoso per noi e per l’ambiente è giusto ed è ora che iniziamo a farlo un pò tutti. Un pò di tempo fa leggevo di un sociologo francese che diceva che la crisi economica è figlia di uno squilibrio del pianeta che va a tutti i costi raddrizzato cambiando le abitudini del mondo occidentale. Lasciare aperta inutlimente l’acqua di casa, sprecare energia elettrica, girare a vuoto con l’auto, non fare la raccolta differenziata sono tutte cattive abitudini che fanno parte della nostra società (in particolare di quella sangiuseppese, tutta improntata sull’apparire). Imparando noi per primi a rispettare il nostro territorio potremo poi chiedere ancora con più forza il conto ad una classe politica che non si adegua alle nostre esigenze. Si tratta solo di prendere qualche buona abitudine, chiedo troppo?

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