Berlusconi spiega il decreto "salva premier"

giugno 18, 2008

News

* Questo post è liberamente ispirato alla vignetta di Vauro di oggi.

 

Be Sociable, Share!

13 Responses to “Berlusconi spiega il decreto "salva premier"”

  1. anonimo Says:

    Complimenti Mezzala,calza a pennello.

    Non ci sono parole,è la realtà.

    Ciao

    MIMMO RUSSO

    Reply

  2. anonimo Says:

    Vauro da Oscar e grande Mezzala per il video.

    saluti.

    Agitprop.

    Reply

  3. albertocatapano Says:

    Mamma mia…Anche Sordi avrebbe citato sè stesso…GRANDE !!!

    Reply

  4. anonimo Says:

    questa e’ l’idea cardine e molto diffusa (in questa societa’ del cavolo) che sta uccidendo il vivere comune e civile :

    IO SO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!!

    Reply

  5. anonimo Says:

    SEMPRE A CRITICARE MI DITE QUALCOSA DI BUONO CHE FATE VOI DI VOCENUEVA ROSSI A MORTE LOTE

    Reply

  6. anonimo Says:

    Presidente tenga duro.

    La mossa a sorpresa di ben due presidenti di commissioni del senato (tali Berselli e Vizzini si sono presi la briga di introdurre di soppiatto un paio di emendamenti nel decreto sicurezza), ha messo il capo del governo in evidente difficoltà attirando sul suo capo vecchie e logore critiche che lo indicavano (anche ieri) come soggetto capace di torcere la sensibilità e la dignità dei senatori (tanto nomine) a suo personale vantaggio.

    Per fortuna che Berlusconi dispone di attenti e vigili avvocati che lo hanno tempestivamente informato che nella tutela di interessi generali, cui è predisposto l’emendamento, ci capitava anche il suo (per nulla è occupato a risolvere le questioni di governo della quinta potenza industriale nel mondo, deve ricevere capi di stato di ogni risma e qualità, impegnando le sue tenute, le sue ville ed i suoi cantanti, per non parlare di comici veri e/o prestati alla politica)

    Vero che si tratta di una bazzecola: un processo penale per corruzione in atti giudiziari (in concorso con un certo avvocato inglese – a conferma della taratura internazionale del nostro capo di governo -) che viene sospeso proprio alla vigilia delle sentenza del tribunale.

    Ad ogni modo questa sventatezza dei due, che, ne sono sicuro pagheranno cara la loro mossa con l’esclusione dalle liste nella prossima elezione, ha costretto Berlusconi a mandare una lettera di chiarimenti ad un suo amico, che per caso dirigeva anche la seduta del senato, per spiegare un paio di cose:

    che l’emendamento era finalizzato esclusivamente al problema della sicurezza dei cittadini poiché da precedenza a processi per fatti più recenti e presenti alla memoria, caso mai i telegiornali li avessero dimenticati. Ma nessuno si illuda: tra qualche anno faremo anche gli altri perché la legge va applicata a tutti, secondo il noto principio che tutti sono eguali davanti alla legge. Avanti ma con giudizio.

    che i due presidenti lo avevano informato, ma di certo non conoscevano i suoi fatti privati, come lui stesso d’altronde. Per fortuna che i suoi avvocati sono attenti, lo hanno informato e “Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell’ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch’esso politicizzato e supinamente adagiato alla tesi accusatoria”.

    che si tratta di una ennesima manovra di “magistrati di estrema sinistra” per fini meramente politici;

    che in ogni caso si tratta di un processo in cui (lui) è stato “incredibilmente ed ingiustamente coinvolto”;

    che, sempre i suoi vigili avvocati, lo hanno informato che ricuseranno il giudice perchè “il presidente ha assunto ripetutamente e pubblicamente posizioni di netto e violento contrasto con il governo che ho avuto l’onore di guidare dal 2001 al 2006 ( e questo è il guaio. Peraltro ripetuto. ndr), accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli…” (Ma che fantasia questi comunisti travestiti da giudici).

    Presidente permetta qualche osservazioni ( e qualche consiglio):

    non si fidi più di nessuno; le leggi se le faccia direttamente. Tanto il parlamento gliele approva senza fiatare (come ha avuto modo di sperimentare nella precedente esperienza di governo);

    stia più attento ai fatti suoi e segua personalmente le sue vicende processuali; l’avesse fatto non avrebbe dovuto scoprire all’ultimo minuto che Berselli e Vizzini le avevano tirato un brutto colpo che l’ha costretto ad uscire allo scoperto importunando il presidente del senato;

    solleciti i suoi avvocati e pretenda che le impediscano di dire amenità come quella che il Tribunale si è adagiato sulla tesi accusatoria. Loro sanno che, se vero, questo lo potrà dire quando sarà letta la sentenza e la motivazione; se lo dice prima può solo confidare nella sua personale potenza istituzionale per evitare altre censure.

    A meno che questo terribile presidente non abbia anticipato ai suoi avvocati che si adagerà sulla tesi accusatoria e la condannerà, come lei, sapendo bene le sue cose, teme. Ma in questo caso avrebbe avuto ottime ragioni per ricusare il giudice, come certamente e fondatamente i suoi avvocati le avrebbero consigliato, senza menarla ancora una volta con i giudici comunisti.

    E poi: si fidi un po’ più della sua consapevolezza di essere ingiustamente e incredibilmente coinvolto, pretenda dai magistrati una declaratoria di persecuzione politica ai suoi danni; lei ha potenti armi per denunziare a tutti i cittadini la mancanza di libertà in questo paese, l’uso distorto delle giustizia ai suoi danni. Non le mancano i Vespa, i Mentana, il buon e fedele Fede, giornalai e giornalisti di tutte le dimensioni e qualità.

    Certo le sarà difficile far credere che a Milano non si trova un giudice che non sia di “estrema sinistra”, o che, appena hanno a che fare con lei, tutti diventano di “estrema sinistra”.

    Ma lei dia disposizione di insistere in tutte le salse; alla fine la maggioranza del paese (quella del parlamento già lo è) si convincerà che lei, capo e fondatore del partito della libertà, davvero si batte per le libertà di tutti; e che importa se ci capita anche la sua.

    Con molto affetto. Uno che non la stima molto.

    (ferdinan)duccio

    PS. La mossa di Vizzini e Berselli si fa apprezzare anche per un altro versante.

    Tutta l’opposizione la sta menando oltre misura sul dialogo interrotto, il dialogo stracciato, ecc., con le debite lacrime di complemento; non ha neppure un minuto di tempo per discutere del come sia potuto accadere che in Sicilia la valanga di centrodestra copre tutte le amministrazioni locali, praticamente azzerando l’attuale opposizione, anche nei suoi antichi punti forti.

    Vuoi vedere che a furia di parlare con Berlusconi, che continua a giocarsela come il gatto con il topo, si sono dimenticati di parlare con i siciliani? Ma più in generale con i cittadini ed i loro problemi?

    Una opposizione seria avrebbe rovesciato i tavoli del senato di fronte ad una pratica golpista che è stata messa in atto e viene continuamente annunziata con la legge sulle intercettazioni, la messa in attesa delle class action su comando della confindustria, una riedizione del lodo Schifani ( meglio ricordarsi anche di Maccanico), l’abrogazione delle obbligatorietà dell’azione penale, il risgangheramento della costituzione.

    Dovrebbe chiamare i cittadini a difesa della democrazia invece di abbandonare l’aula piangendo per il dialogo interrotto.

    E se davvero intende dare un senso all’abbandono dell’aula, si impegni da subito a farne un luogo di rappresentanza dei cittadini, non senza aver prima confessato a se stessa di aver contribuito a fare del parlamento un assemblaggio di tizi, timorosi, ossequienti e pronti a tutto per pagare il debito di riconoscenza ai capipartito che li hanno messi in quel posto.

    Angelo

    Presidente tenga duro.

    La mossa a sorpresa di ben due presidenti di commissioni del senato (tali Berselli e Vizzini si sono presa la briga di introdurre di soppiatto un paio di emendamenti nel decreto sicurezza), ha messo il capo del governo in evidente difficoltà attirando sul suo capo vecchie e logore critiche che lo indicavano (anche ieri) come soggetto capace di torcere la sensibilità e la dignità dei senatori (tanto nomine) a suo personale vantaggio.

    Per fortuna che Berlusconi dispone di attenti e vigili avvocati che lo hanno tempestivamente informato che nella tutela di interessi generali, cui è predisposto l’emendamento, ci capitava anche il suo (lui che è occupato a risolvere le questioni di governo della quinta potenza industriale nel mondo, che deve ricevere capi di stato di ogni risma e qualità, impegnando le sue tenute, le sue ville ed i suoi cantanti, per non parlare di comici veri e/o prestati alla politica)

    Vero che si tratta di una bazzecola: un processo penale per corruzione in atti giudiziari (in concorso con un certo avvocato inglese – a conferma della taratura internazionale del nostro capo di governo -) che, però, viene sospeso proprio alla vigilia delle sentenza del tribunale.

    Ad ogni modo questa sventatezza dei due, che, ne sono sicuro pagheranno cara la loro mossa con l’esclusione dalle liste nella prossima elezione, ha costretto Berlusconi a mandare una lettera di chiarimenti ad un suo amico, che per caso dirigeva anche la seduta del senato, per spiegare un paio di cose (evidentemente i due non ne erano stati all’altezza):

    che l’emendamento era finalizzato esclusivamente al problema della sicurezza dei cittadini poiché da precedenza a processi per fatti più recenti e presenti alla memoria, caso mai i telegiornali li avessero dimenticati.. Ma nessuno si illuda: tra qualche anno faremo anche gli altri perché la legge va applicata a tutti, secondo il noto principio che tutti sono eguali davanti alla legge. Avanti ma con giudizio.

    che i due presidenti lo avevano informato, ma di certo non conoscevano i suoi fatti privati, come lui stesso d’altronde. Per fortuna che i suoi avvocati sono attenti, lo hanno informato e “Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell’ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch’esso politicizzato e supinamente adagiato…

    Reply

  7. portela Says:

    Come sono contento. Il Cavaliere si mostra nella sua veste più vera. Più nitida.

    Dove sono finiti il “legalitari” di AN? Questo cari Camerati, anzi, cari “SignorSìSignorCapitano” è un altro INDULTO..!! Il Pacchetto Sicurezza dei miei c……i!!

    Reply

  8. anonimo Says:

    non c’è da meravigliarsi per quelli di AN

    sono i soliti calacapocchia

    Reply

  9. anonimo Says:

    Stasera, venerdì 20 giugno, Sha’dong live @ Gulliver’s Inn – Cercola. Non mancate!

    Reply

  10. anonimo Says:

    mememememmemememememmememememmememememmemememememe

    immigrant teschio

    Reply

  11. anonimo Says:

    Ma lasciamoli perdere queelli di An, il loro mestiere e quello di mettersi a 90° gradi per soddisfare le idee di Silvio.

    Reply

  12. anonimo Says:

    In riferimento al post n.8 aggiungerei che addirittura chi coniò il termine calacapocchia ( in un manifesto di qualche anno fa degli ex contrari dell’Antonio paesano) tale commercialista attualmente nelle file della maggioranza, è divenuto esso stesso un calacapocchia. Mi viene da ridere.

    Reply

  13. anonimo Says:

    Seguaci (e/o compagni ) di Bambolella.

    Siete Voi la vera forza politica sangiuseppese:i compagni di Bambolella.

    Non parlate di AN, prima guardateVi in casa e, se ancora ci riuscite, vergognateVi.

    Reply

Leave a Reply