Sta chiazz è o cess!‏

maggio 15, 2009

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Non ho nient’altro da aggiungere penso che le fotografie scattate da TylerDurdan siano più evocative di mille parole….

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14 Responses to “Sta chiazz è o cess!‏”

  1. anonimo Says:

    penso che queste tre foto non bastino…

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  2. merkio5 Says:

    sembrerà paradossale, ma credo che la madonna tratta nella foto stia bestemmiando!

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  3. anonimo Says:

    Il water nella fontana è emblematico…

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  4. anonimo Says:

    stavolta ho veramente visto tutto…..

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  5. anonimo Says:

    In realtà é un’istallazione dada dell’artista Ambrosio Tonino.

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  6. albertk Says:

    Bravo hurricane che prontamente ha immortalato il cesso nella piazza…Lo dovremmo portare fuori al Comune o dentro il Consiglio Comunale…Lì forse si sentirebbe a suo agio…con tutti quegli….oops !!!

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  7. anonimo Says:

    Che Bassolino è una chiavica non ci piove……..ma questa è la dimostrazione che la monnezza a SGV ha a che fare con gente più chiavica di lui. Girate un po per il paese.

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  8. anonimo Says:

    lo conoscete il detto festa, farina e forca?

    beh penso che a San Giuseppe Vesuviano si possa trovare la massima realizzazione di questo detto!!!

    Abbiamo a che fare con disagi e disservizi di ogni genere, combattiamo quotidianamente con l’ arroganza e le falsità dell’ attuale amministrazione, viviamo in un degrado fuori dal comune!!

    Ma che ci frega tanto il sindaco ci organizza la sagra delle zeppole (non sarebbe meglio chiamarla fiera o ingrosso della zeppola?), abbiamo 3 giorni di festeggiamenti per il 1° maggio con tanto di guest star del calibro di Tony dell’Anno, Povia, Tatangelo ed affini……..

    Ci accontentiamo di questo e facciamo finta di non vedere la realtà o urliamo il nostro dissenso?

    io urlo e voi?

    ilcalmo oppan

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  9. anonimo Says:

    Ragazzi basta pensare ad una sola cosa….”Ha avuto la capacità di distruggerlo sto paese..punto.” e per riuscirci, non in un anno, non i due, e nemmeno in 4..ma in tanti tanti tanti anni…ci vuole tenacia, determinazione, caparbietà..ed una radicata, incisiva, profonda…TESTA DI CAZZO.

    Salviamoci…siamo ancora in tempo. INCAZZIAMOCI…..

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  10. anonimo Says:

    mipiacerebbe cagare in quel cesso

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  11. anonimo Says:

    Il Sangiuseppese ama la monnezza…

    Al sangiuseppese piace seppellire i propri cari che s’ammalano di cancro…

    Al sangiuseppese piace il raggiro… piace essere raggirato…

    Il sangiuseppese è felice quando ha di che lamentarsi…

    Solo così mi spiego perchè tutti si lamentano e poi quando si tratta di votare…

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  12. anonimo Says:

    Caro amico del comm.n.11 alla gente bisogna dare un’alternativa,non si può pretendere che le persone siano virtuose solo fine a se stessi, ma bisogna proporsi come diversi a ciò che si vuole contrastare.

    Ti faccio solo un esempio semplice,semplice:NOMINA SCRUTATORI.

    A san Giuseppe Ves. si è applicato il Porcellum alla lettera,addirittura il consigliere di minoranza,Dott.Duraccio,si è fatto votare dalla maggioranza per essere sicuro di applicare la Legge in pieno.

    Io mi sono illuso che bastava informare le persone affinchè centinaia,migliaia di giovani Sangiuseppesi si recassero nell’aula consiliare giovedi 14 maggio ad esprimere il proprio dissenso all’applicazione del Porcellum con metodi feudali.Invece l’unico presente ero io,tutti i giovani Sangiuseppesi avevano preferito salire le sante scale di qualche consigliere e prostarsi per quei miserabili 110 euro.

    Il sindaco in un’eccesso di delirio di onnipotenza,convinto di essere nel giusto,ha dato al pennivendolo direttore di Metropolis una velina in stile MINCULPOP ( Ministero Cultura Popolare di epoca fascista)in cui affermava di aver fatto il sorteggio.

    Il pennivendolo senza battere ciglio ha pubblicato con l’enfasi di una pagina intera del suo fogliaccio tutta la velina.

    Il giorno dopo,non contento,ha pubblicato la rettifica di un consigliere comunale,candidato alle provinciali,senza mai dire:Signori lettori,Vi chiedo scusa ho sbagliato.

    Niente,solo un’uso strumentale della carta stampata.

    Eppure qualcuno dovrebbe indignarsi,invece niente tutto passa nell’indifferenza generale.Come possiamo meravigliarci del vaso nella fontana in piazza?

    Chiedo scusa se sono andato leggermente fuori tema,ma penso che se siamo male combinati è perchè non ci indignamo,perchè oramai siamo totalmente assuefatti ad ogni angherie.

    MIMMO RUSSO

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  13. anonimo Says:

    Ribellarsi è giusto, ribellarsi è ora! Sveglia!!!!

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  14. anonimo Says:

    Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani” . Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

    L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.

    L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E’ la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza.

    Antonio Gramsci

    Si Mimmo Russo hai capito sono proprio io il tuo vecchietto nonchè grande amico.

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