Alla reazione stupita dei colleghi ministri si è aggiunto il monito del commissario europeo all’ambiente Dimas che ha invitato a rivalutare la sua posizione in quanto le condizioni di applicazione per l’Italia sarebbero tra le più vantaggiose. A quelli che hanno affermato che in questo modo l’Italia andava verso l’isolamento il governo ha prontamente risposto che non è solo. Effettivamente, i paesi dell’est (come Romania, Rep.Ceca, Ungheria , Polonia ecc) , forti della posizione di un membro fondatore chiedono a loro volta una rinegoziazione. Tuttavia ,in sostanza, il loro nteresse non è identico a quello italiano, anzi. Quest’ultimi, infatti, chiedono di calcolare le percentuali di emissioni sui dati del 1990 quando le loro industrie pesanti e obsolete inquinavano maggiormente che nel deennio seguente, quando la crisi economiche rallentarono bruscamente la produzione. Per capirci è più facile ridurre le emissioni se come base si prende un valore più alto. Il resto dell’Europa (in cui ti aspettersti di trovare anche l’Italia), di cui fanno parte (Francia , Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Danomarca ecc.) preme affinchè si arrivi velocemente all’approvazione e si contrappone al blocco capeggiato dall’Italia.
L’Italia secondo il protocollo di Kioto avrebbe dovuto già aver tagliato le emissioni del 6,5% invece, a differenza di Paesi come la Germania e la Gran Bretagna (che hanno ridotto le emissioni investiendo in rinnovabili e risparmio energetico), ha aumentato del 7%. Questo vuol dire che ridurre del 13% entro il 2010 sulla base del 2005 è per l’Italia più facile che per gli altri paesi più virtuosi europei che ovviamente sono stupiti di tale comportamento.
A dare man forte al ministro è poi intervenuto Berlusconi con una delle sue solite "felicissime uscite in europa affermando: "ma poi quell’accordo l’ha firmato Prodi mica io!. In questo modo:
1)si mette in discussione una delle consuetudini su cui si è sviluppata la costruzione europea, ossia il principio della continuità Statuale che prevede che ogni Stato si fa carico delle decisioni prese dal governo precedente
2) si paralizza un accordo importantissimo proprio quando è in dirittura d’arrivo, e si è taciuto in tutte le riunioni e summit tenuti fino a questo momento, concretizzando un comportamento tuttaltro che responsabile
Dunque il Governo si pone come capofila dell’ anti-ambientalismo! Fanalino di coda sulle emissioni di C02, da un messaggio chiaro: preferire un naufragio dell’accordo e rifiutare una strategia energetica che investa in rinnovabili e riduzione dei consumi, che daltronde creerebbe ricchezza e innovazione per il Paese.
Come all’epoca della Guerra in Iraq il governo Berlusconi riconferma il suo antieuropeismo militante e alla prima occasione rema contro pur rischiando di creare una nuova spaccatura su un’altra importantissima e strategica issue come quella ambientale.
ottobre 22, 2008 at 12:32 am
Antieuropeismo della destra berlusconiana, ma non solo. L’attacco del governo al pacchetto 20-20-20 è un colpo sferrato ad un idea di Europa. Un’Europa come avanguardia democratica, come modello di governance in materia ambientale e sociale. Non a caso, l’attacco della maggioranza di centro-destra ci avvicina a paesi antieuropeisti come la Polonia, attiva fin dall’ingresso nell’opera di sabotaggio della prassi comunitaria.
La balla per cui il pacchetto ambientale danneggerebbe le imprese è pura ipocrisia. In primis, perchè l’impatto economico è molto più basso di quanto detto dal ministro Prestigiacomo. In seconda battuta, perchè mira a mettere sotto il tappeto le mancanze italiane nel perseguire gli obiettivi di Kyoto. L’UE è sempre stata un’avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici, in opposizione alla politica del maggior agente d’inquinamento mondiale: gli USA, tuttora restii al documento di Kyoto. La posizione del governo Berlusconi non fa altro che allontanarci dal gruppo dell’Europa “che conta”, nella speranza di poterlo poi recuperare con una ballata a Villa Certosa e un assolo di Apicella.
L’incompetenza al governo continua a fare danni.
ottobre 22, 2008 at 12:04 pm
Mentre qualcuno cerca di convincere la Prestigiacomo di essere un Ministro, io cerco di dimenticarlo!
ciao a CorrectstyleO
ottobre 22, 2008 at 12:19 pm
http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-fatti-i-fatti-tuoi/25227?video
Non c’è speranza.
ottobre 22, 2008 at 12:42 pm
Le solite menzogne della sinistra .
La solita disinformazione della sinistra.
Ma chi ha mai detto che la Prestigiacomo è Ministro dell’Ambiente?
Mentite sapendo di mentire.
La Prestigiacomo è Ministro dell’Inquinamento.
L’Ambiente e l’Ecologia li lasciamo a voi inguaribili sognatori……….
ottobre 22, 2008 at 3:00 pm
La frase del giorno: “La televisione pubblica – lamenta – diffonde ansia e le situazioni solo di chi protesta. Sono preoccupato da questo divorzio tra i mezzi di informazione e la realtà”.
Credo sia inutile scrivere l’autore
ottobre 22, 2008 at 11:16 pm
Ma avete aderito al PD?
Non l’ho letto ma ho visto un vostro articolo su Nuova Opinione, che è il giornale di partito del PD sangiuseppese.
Secondo me avete fatto bene, a schierarvi col PD
ottobre 23, 2008 at 12:24 pm
posso suggerirvi un post su scuola e università? Stavolta il movimento è più partecipato del solito….
ottobre 23, 2008 at 4:42 pm
Berlusconi: “Userò convincimento spiritoso contro le occupazioni”
non avrà forse in mente di istituire una università per pagliacci il nostro “caro” e “amatissimo” nano?
ollimac
ottobre 23, 2008 at 5:10 pm
Ciao sorax,
sono d’accordo con te: l’attuale mobilitazione delle scuole e delle Università è senza dubbio la più importante da alcuni anni a questa parte. D’altronde non poteva essere diversamente data la scelleratezza dei tagli della Gelmini!
Sul blog qualche post fa (http://vocenueva.splinder.com/post/18675140/L%27ipotesi+di+Calamandrei%21) iniziammo una discussione sul tema, certamente ci saranno altri interventi data la situazione.
Ovviamente invia quando vuoi ogni contributo sul tema. L’istruzione e la ricerca sono di vitale importanza!
ottobre 23, 2008 at 5:28 pm
Stamattina ero a napoli durante il corteo che ha unito gli studenti dell’univeristà orientale a varie migliaia di studenti di licei napoletani. E devo dire che ero felice. Ero felice di vedere finalmente, tutta quella compatezza e quel numero enorme di persone che protestavano contro un decreto che non porterà nulla di buono nel già disastrato panorama scolastico italiano. Ero Felice di vedere palazzo Giusso finalmente occupato per protestare contro la privatizzazione dell’università italiana. Ero Felice di vedere i professori della mia facoltà, discutere e scambiare opinioni con i propri allievi sul perchè la il decreto gelmini non farà bene mondo della ricerca italiana.
hurricane085
ottobre 24, 2008 at 4:46 pm
pero…un paio di botte alla prestigiacomo gliele darei…..
ottobre 25, 2008 at 4:34 pm
Per il post n. 11
Solo alla Prestigiacomo !!!!
Perchè alla Carfagna No?
ottobre 27, 2008 at 10:26 am
ci metterei anche la Gelmini
sai che combin co tutt e tre