Piombo su queste città..

dicembre 19, 2007

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Camorra, omicidio nel Napoletano
ucciso genero di ex boss pentito

<B>Camorra, omicidio nel Napoletano<br>ucciso genero di ex boss pentito</B>

Carmine Alfieri in tribunale nel ’94

NAPOLI – Vincenzo Giugliano, 44 anni, commerciante incensurato e genero di un ex boss pentito da 14 anni, è stato ucciso a Nola, nel Napoletano. Il cadavere dell’uomo è stato trovato dopo una telefonata anonima al 112 che segnalava ai carabinieri un uomo morto a bordo di un’auto in via Costantinopoli nella zona periferica di Piazzolla di Nola.

Secondo quanto si è appreso, Giuliano, che abitava a circa 500 metri dal luogo dove è stato massacrato, era appena entrato nella sua Ford Fiesta quando sono arrivati i due sicari a bordo di uno scooter e hanno sparato numerosi colpi di arma da fuoco. Qualcuno che ha assistito alla scena dell’omicidio ha poi avvertito il 112. I carabinieri seguono varie piste ma privilegiano quella della vendetta trasversale, per colpire il suocero, ex boss pentito, padre di Filomena, moglie della vittima dalla quale aveva avuto due figli.

Carmine Alfieri, 64 anni, nato a Saviano (Napoli), è stato uno dei capi della nuova famiglia, il cartello criminale che si opponeva all’ascesa della nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Piazzolla di Nola, dove è stato ucciso il genero questa sera, era la sua roccaforte. Il suo primo arresto, per falso e lesioni, risale agli anni sessanta. Ma è nella seconda metà degli anni ottanta che si compie la sua ascesa criminale, proseguita fino al suo arresto l’11 settembre del 1992.

Divenuto collaboratore di giustizia ha contribuito ad accertare la responsabilità di molti omicidi. A causa del suo pentimento la camorra gli ha ucciso anche il figlio e un nipote. Alfieri ha trasformato le attività illecite della camorra in holding gestendo un giro d’affari di 1.500 miliardi di lire e ha rappresentato il volto della camorra imprenditrice che dall’agro nolano si è estesa a buona parte della Campania. Accusato di diversi omicidi si è pentito alla fine del 1993.

                  da repubblica.it (18 dicembre 07)

Lupare bianche, omicidi di vecchi rancori, personaggi di un passato apparentemente lontano…sono tutti movimenti,segnali che riemergono nelle nostre zone…

"…..L’aria è più pesante che mai quando un fantasma ci ruba l’ossigeno
Quando il futuro è solo piombo su queste città
Sotto una cupola che sembra la normalità.
L’aria è più pesante che mai e brucia tanto che manca l’ossigeno
Troppi silenzi in quel cemento che già sanguina
Troppe speranze nel mirino che ora luccica…." ( dalla canzone Piombo, Eclissi, Subsonica)

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3 Responses to “Piombo su queste città..”

  1. albertocatapano Says:

    Napoli, appalti pubblici “truccati”

    13 ordinanze di custodia cautelare.

    A carico di una presunta organizzazione accusata di “condizionare” gare pubbliche indette dal comune di Napoli e dal Consiglio Regionale Campania.

    Obiettivo dell’organizzazione smantellata nell’operazione “Canaglia” era quello di far aggiudicare “appalti milionari a favore di una società privata partenopea”. L’amministratore della società napoletana coinvolta nell’inchiesta aveva attivato una fitta rete di informatori tra dirigenti, funzionari, dipendenti ed impiegati che, sistematicamente, secondo l’accusa, fornivano aggiornamenti riguardanti le gare di appalto, compresa la partecipazione di altri soggetti, e le modalità per superare eventuali società concorrenti.

    Bravi!!Bene!!Continuiamo così….

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  2. anonimo Says:

    Hai ragione Alberto,ci piace parlare di inciuci e cattiverie invece di affrontare i veri problemi che ci strangolano da sempre.E sai perchè?,perchè siamo un popolo di pavidi e vili,pronti a sparlare alle spalle o a mandare lettere anonime,ma mai disposti ad affrontare la vita di petto.

    Qualcuno ha detto che un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità.Sottoscrivo è vero!

    Anche i nostri rampanti politici nostrani quando hanno voluto alzare la voce hanno usato il megafono dei parlamentari,perchè sparlare si,ma toccare il crimine organizzato è una cosa che devono fare ” i gruoss!”

    E i Sangiuseppesi sono stati maestri in queste manifestazioni:sono corsi in massa ad ascoltare i comizi a base di ingiure e maleparole senza però prendere alcuna posizione pubblica.

    Quando ammazzano qualcuno dalle nostre parti,viene catalogato dall’opinione pubblica e dai mass media come ” un regolamento di conti” oppure ” omicidio di camorra”e dopo cinque minuti si passa al reality show.Se poi uccidono una ragazza in un droga party i giornali non staccano per mesi.Non sarebbe il caso di invertire la cosa : quando ammazzano qualcuno per strada i tg dovrebbero parlarne per mesi,di lui ,della moglie,dell’amante ,del lavoro che faceva e così via.Forse con il passare del tempo,qualcuno di noi si sveglia dal sonno eterno ,e comincia a farsi domande.Tipo ” PERCHE’ ??”

    Ma forse è proprio questo che il potere non vuole,non vuole che ci svegliamo e cominciamo a porci interrogativi.Allora vai con gli omicidi a cadenza mensile tipo Cogne o Perugia ,tanto per tenere le menti impegnate fra un reality ed un talk show.

    Usciremo mai da questa fogna mentale?

    MIMMO RUSSO

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  3. albertocatapano Says:

    Caro Mimmo noto con piacere che hai commentato il mio post passato un pò inosservato..su una questione che (come ho scritto anche alla fine) si sta facendo “più pesante che mai”…Dalle nostre zone veramente qualcosa sta accadendo dopo i “furiosi” anni 80-90 e la società civile e i politici stanno in silenzio a guardare soprattutto ,come accennavi tu, i mass-media non danno il giusto spazio o pesa allla cronaca VERA…A mio avviso, c’è sia una volontà precisa di tenere bassi i toni, ma anche un torpore della società che non riesce e non vuole affrontare questo problema…Come possiamo fare noi piccoli uomini lasciati in balia degli interrogativi e dei dilemmi della dignità di lottare o stare in silenzio?Possiamo per adesso fare notizia libera indipendente ripeto VERA..suscitare un dibattito pubblico, invitare persone simbolo della lotta alla camorra…di certo non ci possiamo sostituire alla magistratura e quindi allo Stato…Quindi in conclusione, abbiamo i mezzi per amplificare le nostre voci, in modo assolutamente gratuito e libero, come internet e giornali, mettiamoli in atto..almeno ci abbiamo provato!!

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