la storia di Quentin

giugno 9, 2008

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IMG_0055Vi voglio raccontare la storia di Quentin,l’epopea di un cucciolo di cane abbandonato da menti ignare delle più semplici regole di comportamento umano. Menti, che credono che l’abbandono di un cane sia alla stessa stregua del lasciare una cartaccia per terra. Bhè cmq oltre ai barbari sopracitati ci si mettono anche le istituzioni a dare manforte a chi abbandona per strada questi poveri animali. Stamattina, i nostri due eroi protagonisti insieme a Quentin dell’avventura si recano dalla veterinaria di fiducia che, suo malgrado, non può accettare ulteriori cani nella sua ormai stracolma clinica veterinaria. A questo punto i nostri due eroi armati di buona fiducia si recano al canile di ottaviano, senza sapere che sarebbe stata la prima tappa di un’ avventura burocratica molto "stressante". Un adetto del canile sostiene di non poter accettare il cane senza previa autorizzazione dell’A.S.L. veterinaria. Una volta arrivati all A.S.L. ,indovinate cosa rispondono i due responsabili? Che questo caso non è di loro competenza ma di competenza del comando dei vigili del comune dove è stato ritrovato il cane. E addirittura, uno dei due responsabili, molto adirato del fatto che il canile si sia permesso di mandare i nostri eroi li,inizia a inveire contro i responsabili della struttura(che per chi non lo sapesse è una struttura privata),dicendo addirittura: "oggi come oggi raccogliere un randagio per strada è il peggior errore che si potesse fare". Il secondo responsabile molto più gentile del primo si mette a disposizione offrendo di far chiamare i vigili,che reindirizzano la telefonata ad un altro responsabile,dicendo che la cosa non è di loro competenza(per l’ennesima volta).
Finalmente questo gentile ingegnere, invita i nostri protagonisti a recarsi al comune di ottaviano con la promessa di tenere il cucciolo in ufficio fin quando l’iter burocratico non si fosse concluso. Rianimati da questo gesto di umanità si recano al municipio di Ottaviano. Arrivati nell’ufficio del gentile ingegnere(dove il cane successivamente espleterà le sue funzioni organiche,per la felicità di uno dei nostri due protagonisti che poi dovrà pulire),che rilascia un documento "eccezionale" ai due eroi per poter ricoverare il cane al canile di ottaviano senza aspettare tutti i macchinosi meccanismi che questi casi non dovrebbero comportare, diventano poi vittime di insinuazioni da parte dei colleghi del "gentil ingegnere" che sostengono che sia tutta una scusa per poter abbandonare il cane in vista delle vacanze estive.
Finalmente giungono al canile felici di aver concluso questa stressante avventura ma tristi per il fatto di dover abbandonare il loro amico in una struttura che si avvicina molto ad un lager.
A questo punto vorrei sapere a cosa servono tutte quelle pubblicità sociali che condannano l’abbandono dei cani,quando poi le istituzioni pubbliche non fanno nulla per evitare ciò ,anzi ti immettono all’interno di un iter burocratico infinito che mette alle corde anche le persone più diligenti.

Per chi volesse adottare il piccolo Quentin ora ospite del canile di ottaviano rivolgersi a questo numero:338/6304809 o agli operatori di questo blog.

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10 Responses to “la storia di Quentin”

  1. albertocatapano Says:

    Che storia!!!

    Bene anche le conclusioni…hai proprio ragione : a cosa servono le pubblicità progresso se poi queste non sono accompagnate dalle istituzioni…??? Assurdo poi è constatare dal vivo lo scarico di responsabilità tra asl,vigili ,canile e comune…

    Direi proprio una mattinata “stressante”..

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  2. anonimo Says:

    scusate se esco fuori tema….poco fà un mio cliente ha ricevuto una comunicazione dal comune di San Giuseppe Ves.no dove io avevo presentato una D.I.A. denuncia di inizio attività,per dei lavori edili…bene,il comune ha portato a 250 euro i diritti di segreteria che fino a qualche mese fà erano di 100€,altri comuni come quello di Ottaviano dove prima erano di 52€ hanno portato questi diritti di segreteria a 100€…Assurdo…….Il collettivo VN è stato al consiglio comunale,avete sentitro qualcosa al riguardo? come giustificano questa differenza fra gli altri comuni??? Zio silvio toglie l’ICI,e la coperta diventa corta,tonino da qualche parte deve tirarla no? Mario Ragosta

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  3. anonimo Says:

    purtroppo nulla di nuovo Francesco,sottolineo purtroppo perchè proprio come lo stesso presidente del canilein questione ha detto,è un problema facilmente risolvibile applicando la legge vigente: un canileper ogni quartiere…………Ma la cosa purtroppo muore nella più totale indifferenza come sempre….leggete l’intervista a Visone……

    http://ottavianoilconfronto1.blogspot.com/2008/05/il-problema-dei-cani-randagi.html

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  4. anonimo Says:

    scusate non ho firmato sopra ..Mario Ragosta http://www.ilconfronto.tk

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  5. anonimo Says:

    UNA BELLA GIORNATA

    NAPOLI – Manette al clan Fabbrocino. Eseguiti dai carabinieri della compagnia di Nola sei fermi a carico di presunti affiliati responsabili del reato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose. In manette anche l’attuale reggente dell’organizzazione, Mario Fabbrocino, alias ‘o Maruzzo, 52 anni, cugino e cognato dell’omonimo capo clan attualmente detenuto.

    Il clan Fabbrocino, attivo nell’area vesuviana e nell’Agro nocerino-sarnese eseguiva estorsioni in danno ad imprenditori edili e del settore movimento terra del Nolano. Alle vittime venivano imposti versamenti in denaro (per diverse decine di migliaia di euro) all’apertura di cantieri o, in taluni casi, quale gesto a favore delle famiglie dei detenuti, nei periodi di Natale, Pasqua e Ferragosto. L’operazione ha previsto l’impiego di circa 70 carabinieri.

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  6. anonimo Says:

    Se nn riuscite a dare il cucciolo portatelo in piazza a Pompei accanto al santuario appenainizia il corso, SOLO la domenica mattina dalle 10 c’è l’associazione Pro4zampe, vi aiuteranno…con me l’hanno fatto. in bocca al lupo

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  7. urraro Says:

    Diceva Italo Calvino: «Il mio più grande cruccio è quello di non sapere cosa pensa il mio cane».

    Sarebbe importante – ed utile – sapere cosa pensasse il cucciolo Quentin durante la sua dis/avventura.

    Azzardo: «Ma guarda un po’; questi (ASL, Vigili, Responsabili del canile) mi trattano proprio come se fossi un essere umano. Non hanno neanche un po’ di pietà!»!

    Raffaele Urraro.

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  8. anonimo Says:

    MA STO CAN E MERD

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  9. anonimo Says:

    che notizia da studio aperto!

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  10. anonimo Says:

    infatti queste so le uniche notizie buone che passa studio aperto

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