Gli esempi da seguire/4 e la crisi

aprile 14, 2009

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Oramai è sulla bocca di tutti, anzi è visibile e tangibile nel portafoglio e nei conti correnti di tutti, la CRISI più dura del secolo . C’è chi la chiama DEPRESSIONE, STAGNAZIONE, STAGFLAZIONE…Le cause anche sono note a chi è più competente in materia : dai mutui sub-prime, alla generazione di titoli e fondi tossici in cui enti creditizi pubblici e privati hanno investito determinando una trasposizione di tale “tossicità” finanziaria dai mercati globali all’economia reale.

Un’economia fondata sul debito non è più sopportabile né in termini economici né in termini sociali.

 I tassi di disoccupazione crescono vertiginosamente e la cassa-integrazione a Marzo ha registrato un + 925 %. I grandi della Terra (G20) riuniti a Londra non sono giunti ad un accordo molto comune e nel prossimo G8 si cercheranno misure da attuare subito in favore dell’economia globale e della disoccupazione.

Il Governo Italiano risponde alla crisi incentivando al consumo (quale se non c’è liquidità ??) e alle opere pubbliche (il piano casa paradossalmente è stato spazzato via dal terremoto in Abruzzo) .

Ma ci sono Regioni e Comuni (virtuosi o meno) che si sono già attivati in favore delle famiglie più colpite , vediamo alcuni esempi sul territorio nazionale e sul territorio campano.20090116-crisi-economica

La Giunta comunale di Livorno ha messo a punto un piano straordinario di interventi per fronteggiare la crisi economica internazionale : 1) rilancio del lavoro con interventi diretti ed immediati nel settore delle manutenzioni ed infrastrutture attraverso la destinazione di un fondo per manutenzioni straordinarie e adeguamenti igienico-sanitari da effettuarsi negli edifici scolastici. (500.000,00 euro);
 2) interventi di coesione e protezione sociale prioritariamente indirizzati a famiglie, giovani e anziani (350.000,00 euro) attraverso:
2.1 bando rivolto a tutti coloro che hanno un mutuo prima casa, un determinato valore ISEE, e difficoltà nei pagamenti del mutuo per contributi indiretti di sostegno economico (allo studio un piano per verificare l’impatto più funzionale tra contributi per interessi per la dilazione del pagamento delle rate, previo accordo quadro dell’Amm.ne C.le con gli istituti del credito, o contributi per coprire lo spread applicato sui tassi di riferimento) (200.000,00 euro);
2.2 incremento fondi per borse di studio (80.000,00 euro);
2.3 bando rivolto a studenti universitari (che siano in pari con gli esami dell’anno accademico precedente e abbiano un determinato valore ISEE) per contributi alle spese -tasse, libri, trasporti- (45.000,00 euro);
2.4 incremento fondi per anziani per pagamento utenze domestiche (25.000,00 euro);

3) incentivi economici  di 1 punto in conto interessi su prestiti bancari, attraverso specifico bando, a favore di imprese operanti nel settore del commercio al minuto in sede fissa e dell’artigianato di servizio (es. parrucchiere, meccanici, calzolai, ecc.), finalizzati all’acquisizione di beni strumentali d’investimento quali impianti, attrezzature anche informatiche, macchinari, arredi e per interventi di straordinaria manutenzione con investimenti nelle energie rinnovabili (150.000,00 euro);
 
4) riduzione TIA di 2 punti in media di percentuale (-2%): ciò si tradurrà in una diminuzione media pari allo 0,50% per le utenze non domestiche e pari all’1,50% per le utenze domestiche (valore c.a. 650.000,00 euro). (
Tratto da http://www.intoscana.it/intoscana/vivere_in_toscana.jsp?id_categoria=8&id_sottocategoria=56&id=201510&language=it )

Così anche Reggio Emilia ( Leggi il comunicato del Comune di Reggio Emilia)

Mini “pensione” alle famiglie bisognose e rafforzamento  del servizio di supporto psicologico.
Dal comune di Magliano de’ Marsi (in prov. de L’Aquila) parte un progetto che mira a contrastare gli effetti della crisi economica che raggiunge sempre più livelli preoccupanti. (http://www.comune.maglianodemarsi.aq.it/node/491 )

 In Campania :

Per il Comune di Benevento ammonta a circa 400 mila euro il pacchetto di aiuti che l’amministrazione comunale  dispone a favore delle famiglie in difficoltà per la crisi economica in atto. Saranno destinati a migliorare servizi come il trasporto, la scuola, i rifiuti. Attenzione particolare per il diritto alla casa, attraverso misure concrete destinate a tutelare le famiglie oggetto di sfratto. Gli aiuti saranno erogati specie sotto forma di agevolazioni, quali tariffe ridotte sui bus e ticket mensa scolastica a costi contenuti per le famiglie a basso reddito. Tra le novità previste c’è anche l’attivazione di uno "sportello di verifica" dei prezzi, destinato a salvaguardare i redditi dei dal carovita.( http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=561702&KeyW=).

Vico Equense – Favorire la concessione di prestiti a piccole e medie imprese, famiglie e studenti, attraverso un contributo in conto interessi del Comune.(http://www.casertanews.it/public/articoli/200903/art_20090319061922.htm)

 

Insomma, Comuni più o meno piccoli o grandi si stanno attrezzando per aiutare i propri cittadini, mentre a San Giuseppe Vesuviano, cittadina forse ancora più colpita per la crisi che sta attraversando violentemente il settore tessile, NIENTE DI NIENTE..Anzi si rincara la TARSU e l’ addizionale IRPEF indistintamente.

Da aggiungere che da due mesi è insediata la commissione prefettizia e nulla trapela su ciò che stanno valutando e sulle decisioni probabili che verranno prese.

Nemmeno una proposta, un’iniziativa, un gesto, una parola….Mentre ci sono migliaia di famiglie sangiuseppesi che arrancano fino alla fine del mese, o alla terza settimana o per alcune addirittura alla seconda settimana.

 

Ancora una volta dobbiamo prendere coscienza e informarvi che in altre realtà le cose sono veramente diverse e che basta poco per aiutare i cittadini.

Il Collettivo VoceNueva più volte ha esortato il Comune a prendere esempio (questa volta il copia-incolla ci può servire) , ma in più occasioni ci siamo scontrati con la dura realtà dell’incompetenza e del lassismo.

I cittadini e le imprese sangiuseppesi hanno bisogno di un aiuto SUBITO.

Leggi anche : Gli esempi da seguire/3 ; Gli esempi da seguire/2 ; Gli esempi da seguire/1

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One Response to “Gli esempi da seguire/4 e la crisi”

  1. albertk Says:

    A quanto sembra, saranno le famiglie di san giuseppe ad aiutare le casse oramai vuote del comune. E non viceversa.

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