Gli esempi da seguire / 2

luglio 10, 2008

News

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – E’ uno dei comuni campani con il più alto tasso di “raccolta differenziata” che da circa un mese ha raggiunto la quota del 60%..

Adesso la Provincia di Napoli ha deciso di premiare la città vesuviana insieme ad altre 4, come comuni ricicloni, offrendo loro un premio di 5 mila euro mensile a partire da settembre fino a dicembre 2008. I Comuni ‘ricicloni’ del mese di maggio sono stati proprio Massa Lubrense (raccolta differenziata all’80,9%), Anacapri (76,36%), San Sebastiano al Vesuvio (65,37%), Vico Equense (64,27%) Grumo Nevano (62,24%).

SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Raccolta differenziata attiva dal 1°Marzo 2006 (leggi bene 2006), circa 5 milioni di euro spesi l’anno e una percentuale di raccolta pari al 23%. Un servizio i cui risultati sono ampiamente visibili in molte strade della città (Via Vasca al Pianillo,via Astalonga-ponte di ferro-, via Roma, via Purgatorio ecc.ecc).

Da circa due anni l’Amministrazione Ambrosio è "impegnata" sulla questione rifiuti, da sempre cerca di scaricare le responsabilità a Regione e Provincia,mentre in altre città si raggiungono risultati ottimi anche in pochissimi mesi e sono quindi prova evidente che la soluzione è soprattutto nelle mani dei Comuni…

Se non è questo un fallimento, se non è questo immobilismo allo stato puro, se non è questa truffa aggravata e continuata ai danni dei cittadini, allora cos’è questa Amministrazione e soprattutto cosa fa??

In data 1 luglio 2007, anche sua Impunità SilvioBerlusconi ha voluto premiare i sindaci dei comuni ricicloni con tanto di foto e circa 5 mila euro alle comunità fino a dicembre 2008…

Caro Tonino ti avremo voluto immaginare lì sul palco con la fascia tricolore a illustrare il risultato della raccolta differenziata…Mentre l’unica immagine che abbiamo insieme al presidente Berlusconi è questo "pezzotto"  !!!!

pezzot

Leggi : Gli esempi da seguire /1 ; Un anno in Cifre di Ambrosio IV ; Verifica il pezzotto (clicca qui)

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15 Responses to “Gli esempi da seguire / 2”

  1. albertocatapano Says:

    Non posso farci niente, ma vedere su TgR il servizio sul record di San Sebastiano al Vesuvio raggiunto in pochissimi mesi davvero mi ha fatto incazzare…

    Addirittura faranno un concorso a premi (telefonini, crociera e quant’altro) destinato a chi porta NELL’ISOLA ECOLOGICA più carta e cartone…Perchè invidiare queste realtà?? Perchè scaricare responsabilità sì evidenti ma non determinanti di Regione e Provincia sullo stato delle cose.???..

    Ripeto : la soluzione è soprattutto nelle mani dei Comuni…In genere la res pubblica si affida a persone capaci e meritevoli, ma purtroppo siamo in balia di persone che non sanno come risolvere il problema o che non vogliono risolvere…

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  2. mimmorusso Says:

    Ciao Alberto,mi dispiace contraddirti ma le percentuali riportate sono false,o per lo meno taroccate.Sono certo che ti sei servito di fonti ufficiali,infatti sono loro a diffondere dati falsi e tendenziosi.

    Mi spiego.

    Il problema di questi dati è che non tengono conto della ” transumanza dei rifiuti”,cioè la pessima abitudine dei nostri concittadini di lasciare la propria monnezza ovunque,tranne che a casa propria.

    Come prova ti invito a leggere attentamente il piano dei rifiuti del Comune,che asserisce una produzione annua pro capite di kg.382 contro i kg. 550 della media nazionale ( fonte Legambiente )

    Con questo non metto in dubbio la bontà del tuo report e condivido al 100% il giudizio che dai sull’incapacità dei sindaci.Sicuramente anche la percentuale di Massalubrense nella realtà sarà più bassa ma comunque è stratosferica rispetto a San Giuseppe Ves.

    Inoltre io stimo in meno del 10% la nostra percentuale di differenziato e sfido chiunque a dimostrare il contrario.

    MIMMO RUSSO

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  3. anonimo Says:

    Il 25 maggio su http://cittaditonino.blogspot.com abbiamo parlato di THOR, un sistema studiato dal CNR sul riciclaggio completo dei rifiuti domestici. E’ un sistema molto utile soprattutto durante le emergenze; si tratta di un processo di raffinazione meccanica dei materiali di scarto i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili da quelle dannose o inservibili.

    Io credo che – in questo periodo di emergenza assoluta – il comune di Sgv potrebbe dotarsi di un sistema del genere (che a quanto pare non è nemmeno costoso) e risolvere almeno quella parte di non differenziata che resta abbandonata per strada e che spesso viene incendiata arrecando i danni che tutti noi sappiamo.

    Che ne pensate? Perché non pensiamo ad un dossier con tanto di proposta articolata e la sottoponiamo agli amministratori?

    CDT

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  4. mimmorusso Says:

    Scusa caro CDT,ma poi dal sig.Sindaco lo porti tu il dossier?

    E come fai?

    Mi sembra che non sei molto d’accordo a mostrarti in pubblico,ma se hai cambiato idea mi offro di accompagnarti,così colgo l’occasione di conoscerti.

    A proposito di Thor il CNR non ha mai specificato dove si brucia l’olio pesante prodotto e quali effetti avrà sull’ambiente.

    Non sarebbe più semplice fare la raccolta differenziata?

    Ciao

    MIMMO RUSSO

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  5. anonimo Says:

    Carissimo Mimmo Russo, se per pigrizia non vuoi approfondire l’argomento almeno abbi la bontà di leggerti l’articolo pubblicato su CDT. Te ne lascio qui un pezzo:

    L’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato del processo è una materia omogenea che viene utilizzata come combustibile paragonabile a un carbone di buona qualità.

    L’inventore di Thor, Paolo Plescia, afferma che si tratta di un combustibile utilizzabile con qualsiasi tipo di sistema termico “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse.

    Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia a Torrenova in provincia di Messina, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori.

    Poi per quanto riguarda “Mi sembra che non sei molto d’accordo a mostrarti in pubblico,ma se hai cambiato idea mi offro di accompagnarti, così colgo l’occasione di conoscerti.” non credi di essere un po’ stantìo? e fesso anche (in senso buono). Poi avrò modo DI NUOVO di spiegarti da vicino.

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  6. albertocatapano Says:

    Caro Mimmo ecco le fonti (perdonami è stata una mia dimenticanza):

    http://www.laprovinciaonline.info/

    http://loravesuviana.wordpress.com

    Il servizio del TgR Campania mandato in onda giovedì 10 Luglio alle ore 14 anche ne parlava cn tanto di intervista al primo cittadino..

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  7. mimmorusso Says:

    Al mio carissimo,e sconosciuto,amico CDT.

    Grazie per la gentile risposta e la esauriente spiegazione,solo che come al solito sei di memoria corta.

    Io sto ancora aspettando che andiamo a pulire il parco a Terzigno,in più sono disponibile ad accompagnarti dal sindaco per consegnare il dossier THOR,ma come al solito tu aggiri il discorso passando per Mogadiscio ( come diceva un nostro illustre compaesano) ed in più usi termini da carrettiere per avvalorare la tua tesi.

    Inoltre,ribadisco,dove sono i dati di emissione di questo ” carbone di qualità “?Lo useresti per la tua caldaia di casa?

    Ad Alberto Catapano

    Scusa Alberto ma io non ho messo in dubbio ciò che dici,ho solo puntualizzato che i dati messi in circolazione dalle Amministrazioni pubbliche sono falsi o almeno taroccati.Sarebbe utile se mettessero a disposizione i dati degli ultimi cinque anni,così da avere un quadro completo della situazione.Ma poi forse ne vedremmo delle belle,tipo come è possibile che una zona come i Marra produce più monnezza di una metropoli.

    MIMMO RUSSO

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  8. anonimo Says:

    res publica si sicrive con una b anche se non vuoi dire repubblica

    è latino, pazzone ignorante

    Arkan

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  9. mezzalasinistra Says:

    Giusto per 2 dati in più su questo Thor: il combustibile che produce non è ancora scientificamente pulito. Il suo inventore, il dott. Plescia, ha definito chi parla di raccolta differenziata “talebano”, perchè basterebbe non fare la raccolta differenziata e far fare tutto il lavoro al suo magnifico “gioiellino” in modo da risparmiare tempo e guadagnarne in salute (lui ne guadagnerebbe sicuramente anche in denaro). Sinceramente queste mi sembrano le classiche parole del “pacchista” che vuole piazzare il suo prodotto, ma a prescindere da questo la sperimentazione del Thor si concluderà soltanto a fine 2008, fino a quella data non saranno pubblicati tutti i dati riguardanti questo progetto, quindi quantomeno bisognerà aspettare fine anno per valutarne correttamente l’impatto ambientale.

    Soluzioni più immediate? Una raccolta differenziata davvero funzionante (e premiante per i cittadini che la fanno) ed un’isola ecologica. Questa è la mia opinione, anche tenendo presente i tempi ed i costi di realizzazione (e tenendo presente le casse comunali). Poi una volta che la sperimentazione sarà terminata e dati alla mano si potrà parlare di Thor o di qualsiasi altra tecnologia innovativa.

    Inoltre a mio avviso il problema è a monte. Il THOR o altri modelli simili non devono essere la base sulla quale costruire il piano di gestione dei rifiuti, ma al massimo una possibilità per situazioni di emergenza. La normalità dovrebbere essere una differenziata efficiente.

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  10. mezzalasinistra Says:

    Solo per essere preciso il dottor Plescia ha dichiarato su un sito:

    “Non capisco i dogmi, non li condivido e penso che chi ne fa uso utilizzi gli stessi meccanismi mentali di un talebano. Un dogma è certamente la raccolta differenziata, che tanto piace in Occidente”.

    Reply

  11. albertocatapano Says:

    In onda oggi su Tgr Campania il servizio su Grumo Nevano, raccolta differenziata attiva dal 2006, ben oltre il 60% e con una spesa di 1milione e 800mila euro….

    Realtà virtuali !!!!!

    Reply

  12. anonimo Says:

    vorrei sapere che ci azzecca il sindaco cn la differenziata????????????????????????????????????????????????????????? seb la gente è ignorante e nn la fa!!!!!!!!!!!!!!!forse siete invidiosi del sindaco,vorreste essere al suo posto……………………… un bacione mriusi

    Reply

  13. albertocatapano Says:

    Non credo che esistano realtà che si autogovernano…Se la differenziata non decolla (e sono due anni che è attiva), credo che le responsabilità siano soprattutto politiche…Non credo che i sangiuseppesi siano molto diversi da i cittadini di san sebastiano e/o di grumo nevano..In questi paesi esiste già un’isola ecologica e la spesa viene razionalizzata e controllata costantemente…

    E’ vero che la gente ancora non si abitua, ma è compito dell’Amministrazione controllare che la differenziata si faccia e che il servizio funzioni…

    Prerogative queste che non sono mai state messe in atto…

    Reply

  14. anonimo Says:

    se nn decolla la differenziata è sia dei cittadini che dell’amministrazione comunale.In questi giorni sono stati tolti parecchi cumuli,e le persone incivili subito hanno provveduto a rimpiazzare con immondizia nuova.Ma vi siete mai fatti un giro in via delle rose ,o nella centralissima via roma?già ci sono nuovi sacchetti la gente fa schifo(nnsi può piu dire incivili), l’amministrazione comunale nn controlla il territorio.perche nn fa fare le ronde ai vigili massacrando i cittadini cin salate multe.io la differenziata la faccio,e devo dire che per adesso sta proseguendo.Una vostra lettrice :giusy

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  15. anonimo Says:

    Nel decreto legge fiscale, inserito nella manovra Tremonti varata questa estate, vi è una norma per il riordino dei finanziamenti all’editoria. In breve, la norma chiude qualsiasi contributo statale alle coperative editoriali ed ai giornali di partito. Il principio sembra essere ispirato da buoni propositi ma, come spesso avviene in Italia, la sua applicazione pratica si traduce in una scure indiscriminata sulla realtà nazionale. Con la chiusura dei fondi, che però restano per alcuni grandi gruppi editoriali e per Radio Radicale, una voce libera come quella del Manifesto dovrà cessare le proprie attività.

    Chi lo legge, ma anche chi non l’ha mai fatto, non può non riconoscere la valenza di un giornale come il Manifesto. La sua linea, certamente di parte, e le sue prime pagine restano una delle espressioni migliori dell’informazione nazionale. La sua gestione, fatta da una coperativa di poco meno di 100 soci ed una politica davvero democratica delle decisioni di redazione, è un esempio di devozione al lavoro ed alla libertà di stampa. E’ per questo motivo che non bisognerebbe lasciar morire il Manifesto e aderire alla sottoscrizione.

    Molti cittadini, direttori di giornali e giornalisti, intellettuali e politici hanno aderito, anche se provenienti da culture e posizioni politiche differenti rispetto al quotidiano che da poco ha lasciato la sede storica di Via Tomacelli. Una razionalizzazione dei contributi pubblici all’editoria è necessaria: troppe sono le testate spesso hanno come unico fine quello di alimentare clientele a spese del contibuente (tanto giornali di partito che nessuno legge o compra, tanto quotidiani fantasma promossi da questo o quel parlamentare. Di destra come di sinistra e di centro). Ma abbattere la scure dei tagli in modo indiscriminato avrà come unico effetto una limitazione della libertà di stampa ed un drastico ridimensionamento dell’informazione indipendente. Nei tempi in cui viviamo, non sembra un lusso che possiamo permetterci.

    – aderisci alla campagna “Fateci uscire”.
    – leggi le lettere di solidarietà al Manifesto.
    – le iniziative “Cara libertà” a supporto del giornale.
    – link per le sottoscrizioni on line.

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