Dite la vostra…

gennaio 20, 2007

News

Ciao ragazzi, in questi ultimi giorni nn avete potuto fare a meno di vedere,sentire parlare ecc. di ciò che riguarda l’ampliamento della base Usa a Vicenza. Volevo sentire un pò anche come la nessuno vi ha elettopensate a riguardo, non cadendo però nei soliti preconcetti anti-Usa o filo-Usa. La questione a mio parere è un’altra : perchè lo Stato deve essere padrone a casa nostra? Perchè lo Stato deve imporre qualcosa che sia contro la volontà di gente che deve vivere ogni giorno a contatto con quel problema? Prodi o Berlusconi, D’alema o Rutelli esprimono giudizi o frasi come se loro vivessero lì in quel del MOLIN..(per usare un’espressione vicentina). D’altro canto, lo Stato non può venir meno a progetti già sottoscritti altrimenti si genererebbe discontinuità diplomatica in campo di politica estera, e si manderebbe a casa più di 1000 cittadini che da questo ampliamento ne traggono benificio. Può la "ragion di Stato" prevalicare gli interessi, la salute, la pace e la fama dei cittadini?E’ anche vero che ultimamente in Italia non si vuole nulla dovunque, per non parlare delle liberalizzazzioni : NoTav, NoInceneritore,Nobase,Notaxi, Nofarmaci,Nobenzinalibera,Noautostrade,NoAlitalia,NoOpa ecc..Un filosofo inglese scrisse che l’Italia è pervasa dal comune sentimento del "NOT IN MY OWN" cioè "Non nel mio cortile". 

 La decisione è stata abbastanza ardua  per Prodi &Co, Berlusconi ed altri esultano per i malcontenti che si stanno generando in quel della maggioranza, magari ci fosse stato lui al governo la sinistra avrebbe cavalcato quest’ondata di dissensi puntandogli il dito contro. Qui non si tratta più di politica di sinistra o di destra. Si tratta di sovranità nazionale. Padroni a casa nostra.

E se domani ti costruissero un base Nato sotto casa tua cosa penseresti ? Se ti costruissero una discarica di rifiuti radioattivi o un inceneritore ? (Noi il problema non ce l’abbiamo perchè tanto già c’è la Vasca al Pianillo…)..

Dite la vostra e magari vedete il video qui sotto. Dura 6min circa, è quasi commovente..Fanzina for President !!

http://www.youtube.com/watch?v=gl-0ItBWQYw

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One Response to “Dite la vostra…”

  1. anonimo Says:

    Capito sul blog di VoceNueva grazie al link che mi ha inviato Luigi A. E trovo subito una piattaforma interessante, ricca di spunti critici di amici dei quali già conoscevo la volenterosità e le capacità intellettive.

    Poche righe sul problema di ampliamento della base vicentina. Credo che la questione non sia la vulgata del “padroni a casa nostra”, dal disgustoso sapore leghista, quando non dichiaratamente nazional-alleato. Qui il problema è la riallocazione delle priorità strategiche delle foreign policy italiane. Polverizzatosi l’equilibrio della “cortina di ferro”, l’Europa si è smarcata dalla propria condizione di avanguardia del “contenimento” anti-sovietico. L’Italia, l’anomalia ospitante la “Quinta colonna” più potente dell’occidente capitalista (PCI), ha tentato progressivamente di ridefinire la propria politica estera che, pur nell’alveo dell’atlantismo, ha visto sempre più nel perimetro bruxelloise la possibilità di un ruolo dignitoso nella società internazionale globalizzata. Esistono, è vero, alleanze che prevedono comodato d’uso di quote del territorio nazionale a vantaggio del Pentagono e del governo di Washington in generale; ma questo non può impedire al Parlamento della repubblica di proseguire nella propria progettualità politica: marginalizzare “amichevolmente” l’unilateralismo statunitense (in attesa di un nuovo alito democratico alla Casa bianca), puntando su un multilateralismo di matrice europea. E’ già stato fatto con la crisi libanese e, credo, buone carte potranno essere giocate, anche dall’Italia, nelle dinamiche israelo-palestinesi. E’ dunque in questo senso, e non in una pretesa difesa di una sovranità nazionale oramai desueta, che il nostro governo deve cominciare la smilitarizzazione delle basi USA sul territorio nazionale. Per l’incolumità di chi ha la sfortuna di viverci al fianco e per l’incolumità di chi quegli eserciti, dal sapore viscidamente nucleare, subisce e dovrà subire. Il concetto di sovranità nazionale, almeno da un secolo, appartiene ad una cultura che non è più la mia, retaggio di un passato che non passa, di un epoca materialistico-industriale superata con l’avvio della globalizzazione alla fine dei Settanta. Oggi abbiamo bisogno di pragmatismo, di una scelta politica che abbia visione strategica, non ideologica. Bisognerebbe dire ai fondamentalisti dell’atlantismo, annidatisi anche nell’Unione, che la politica – fuori dai tatticismi da res pubblica di terza categoria – è fatta di priorità e scelte coraggiose. Dare un forte segnale, ponendoci in discontinuità con la precedente legislatura, sarebbe un ottimo inizio. Un primo passo verso un’inedita politica estera europea, un aiuto soprattutto ai tedeschi che da tempo meditano sul problema delle basi nella Bundesrepublik.

    Un abbraccio caloroso a tutti i compagni di VoceNueva, che in quest’epoca di qualunquismo e di letterine paiettate trovano il tempo e la voglia per disturbare le coscienze.

    Antonio Borriello.

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