gennaio 1, 2008

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AUGURI DI BUON 2008

…..IL COLLETTIVO VOCENUEVA….

(Per combattere la (d)repressione&hellip&hellip.  

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6 Responses to “”

  1. anonimo Says:

    Bisogna organizzare una colletta fra i cittadini Sangiuseppesi per regalare al Sig.Sindaco una copia del film di Chaplin.

    Lo potrà usare come programma elettorale alla prossima tornata .

    Auguri a tutti e buona raccolta differenziata.

    MIMMO RUSSO

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  2. anonimo Says:

    Il fatto è che non si può essere contro a priori. Bisogna sempre guardare da punti di vista diversi, e mettersi nei panni di chi ha ragioni diverse dalle proprie, anche a rischio di mettere in discussione sé stessi.

    Volendo, bisognerebbe mettersi anche nei panni del”Punisher”. E sarebbe davvero facile, ma anche difficile. Che si fa precedere da decine e decine di guardaspalle in divisa blu – ma che mal sopportano il tanfo di spazzatura fresca di giornata – capaci di parlare. Di dire, nell’atto di convincere, di parlare. Perché qualcuno di loro, anzi diciamo quasi tutti, ha avuto anche l’ardire di convenire con l’intento dei protestanti. A parole, ma anche nei fatti. I fazzoletti bianchi (come le auto) a coprire la bocca e il naso, si sono sprecati. Atto di virulenta protesta: molti di loro hanno cercato di filtrare l’aria – corrotta dal marcio dei residui organici e inorganici – attraverso semplici quanto inutili fazzoletti bianchi di carta, o di stoffa.

    Arrendevole protesta e intraprendente gesto di sopravvivenza.

    L’ordinanza. Di urgenza. Dava inizio ai lavori all’alba del 31 dicembre. In un giorno e in un’ora in cui nessun cagacazzo avrebbe dovuto accorgersi del geniale atto del Punisher.

    Grossolana colata di cemento a fare da letto a qualche decina di tonnellata di spazzatura. In pieno centro abitato. Con attività commerciali a meno di 20 metri. Nel parcheggio di un campo sportivo, che in linea di ipotesi dovrebbe essere il tempio della salubrità, del benessere fisico…

    E invece il Punisher ci ha provato. Ha schierato ordinanze e forze dell’ordine come se piovesse. Anche quelli ancora più blu e con le macchine blu. Quelle belle e potenti.

    Un veloce giro di telefonate (i cellulari anche a questo servono, a telefonare) e qualcuno arriva sul luogo del delitto. Pochi. Ma buoni (consoliamoci). Piccolissimo presidio, pochezza di persone, pochezza di ore. Ma soprattutto pochezza intellettuale. Del Punisher. Ma non solo. La pochezza intellettuale alberga nelle case più inaspettate e in questo paese ci sono molte case. Molte case e molti orticelli. Ogni casa ha il suo. Di orticello.

    Alcuni che non ti aspetti ti costringono anche ad un vomito di sorprendente fiducia: ma da dove sono usciti? Ma allora c’è speranza? Anche qui, in questo paesino. Ma procediamo con ordine.

    La protesta comincia a farsi eccitante, il cemento rimane nella betoniera e un tir riporta il suo carico di monnezza chissà dove.

    Alla spicciolata arrivano quelli che hanno le case e gli orticelli. Qualcuno in maniera più splendida di altri. E arriva anche la stampa. Quella locale. Quella piccola, quella che non ha bisogno di molte pagine, quella che gliene basta una sola.

    Gli orticelli si autodelegano. Bisogna andare a parlare col Punisher. Bisogna risolvere questo misfatto. Andiamo a parlare col Punisher.

    Fortunatamente le proteste spontanee, i movimenti nati da esigenze serie e immediate, non si lasciano incantare dagli orticelli, né tantomeno hanno bisogno di eroi o rappresentanti (il mio ottimismo si sta spingendo un po’ oltre…).

    Ad un certo punto. Il Punisher. Come d’incanto, dopo solo 4 ore. Lui. Con un brizzolato al fianco. E i blu-vestiti a fargli da gran-cordone.

    Il fantastico brizzolato e il Punisher, in auto blu. Tutto questo blu e i teloni gialli sui container pieni di monnezza facevano pan-dan nel riportare alla memoria i fasti di una gloriosa divisa sportiva sangiuseppese.

    Quell’entusiasmo che mi riempiva di speranza all’improvviso si affievolisce. Alla domanda “Ma allora c’è speranza?” riesco a dare una semplice quanto amara risposta: NO!

    I sudditi più accalorati (nonostante il freddo) cominciano a ridimensionare la loro carica protestante. Fino a farla diventare poi amichevole rappresentazione di un disagio le cui responsabilità si trasferiscono verso galassie lontane. Verso non meglio identificate situazioni e luoghi.

    Nel frattempo l’Archimede Cementorico ha richiamato a sé la sua squadra di malvestiti con pale e picconi. I lavori per oggi non si fanno.

    Il Punisher alla guida, tiene in pugno il volante con fare deciso e accattivante. Scende ostentando sicurezza e cortesia. Porta senza indugio il suo maglioncino alla moda con camicia fuori dai pantaloni. Giovanile. Figo.

    Chiama a sé i protestanti. Con gesto amichevole ed abile mossa accoglie i suoi sudditi tra le sue ampie braccia.

    Tra il sopracciglio sinistro e la fronte smerigliata, si fa luce un leggero conato di fastidio. Incalzato dagli sprovveduti protestanti e ascoltato dai più navigati orticelli. Che in religioso silenzio incassano grandemente la piccola vittoria organizzandosi per la giornata successiva in un maestoso incontro per preparare l’agenda politica dei prossimi giorni.

    Gli orticelli silenziosi si organizzano. Da un lato (il lato delle spalle). Ma si intimoriscono dall’altro lato (il lato della faccia). Che quando stanno di faccia perdono l’uso della lingua (nel senso della parola). Perché il Punisher li punisce. Con un artificio della tecnica prestidigitatoria riesce a zittirli ancor prima di sentirli parlare. E’ un Punisher vero!!!

    Ma un’altra punizione la incassano i protestanti. Il Punisher, mediatore e punitore, ritira l’ordinanza, ma non la spazzatura: i lavori si fermano, ma il mentone di spazzatura – molto appetitoso per fuochisti incalliti – ve lo tenete.

    E scommetto che sarà uno degli ultimi mentoni di spazzatura ad essere rimosso qualora la situazione dovesse migliorare.

    Perché il Punisher è IL PUNITORE!

    Mee

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  3. anonimo Says:

    Ciao Mee,complimenti,non avrei mai immaginato che sotto dei lineamenti così dolci e delicati si nascondessero dei denti al titanio!

    Ti sei gudagnata i galloni da ufficiale sul campo!

    E’proprio vero che la riscossa di questo Paese verrà dalle donne,tu e Dora:un tandem formidabile.Dopo cinquant’anni di dominio dei medici e degli ignoranti finalmernte una nuova classe di leader si sta facendo avanti.

    Purtroppo mentre la maggioranza di queste Paese è dormiente alla finestra tocca alle minoranze gestire le emergenze .

    Desidero lanciare un’appello a tutti i cittadini di San Giuseppe,che amano il loro Paese,ad unirsi per portare avanti le istanze principali:

    RACCOLTA DIFFERENZIATA

    TRASPARENZA DEGLI ATTI PUBBLICI

    QUALITA’ DELLA VITA

    Questi secondo me devono essere i temi cruciali per ricominciare.

    E visto che il Sig.Sindaco ignora le soluzioni,gliele forniremo noi.

    Io sono a disposizione per formare un Comitato Civico.

    RUSSO DOMENICO

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  4. anonimo Says:

    ehm… non sono una donna ;o)

    magari lo sarò in un’altra vita, anzi me lo auguro.

    Mee

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  5. anonimo Says:

    Chiedo scusa,parlavo della Sig.Catapano di Via Mattiuli.

    Comunque è sempre colpa di questa pessima abitudine di firmarsi con un logaritmo!

    MIMMO RUSSO

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  6. anonimo Says:

    Mimmo tenta l’approccio. Marpionaccio.

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