Tertium non datur.

maggio 20, 2008

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zingariLo chiamano Porrajmos, il "divoramento". E’ l’Olocausto degli "zingari", delle popolazioni romanì da secoli abitanti l’Europa, soprattutto dell’Est. A morire nei campi di concentramento nazisti furono in 500 mila, forse un milione, un milione e mezzo. Non è facile offrire un dato certo, perchè le popolazioni nomadi sono spesso esterne al controllo anagrafico delle burocrazie. Negli anni della "soluzione finale", gli zingari vennero perseguiti al pari degli ebrei, sottoposti alla stesso ignobile progetto di sterminio etnico. Minoranze oggetto dello stesso odio, differenti solo per cifra statistica. Eppure negli anni i due popoli hanno avuto sorti differenti. Gi ebrei hanno potuto costruire una patria, con tutte le sue contraddizioni e la sua sete di pace. Ancora troppo grande, ancora inappagata. Gli zingari, invece, hanno continuato a vivere nello stesso clima di segregazione, incastrati nelle pieghe della storia, ai margini della società europea.

Quando ho letto sui giornali di un "Commissario speciale per i rom", mi è sembrato di rivivere il passato. Quando ho visto gli assalti, le molotov, il fuoco divorare gli stracci dei campi di Ponticelli, ho avvertito una sensazione di estraneità. E tanta vergogna. Vergogna di appartenere ad un popolo che si attiva solo per bassi istinti. Che esulta, festoso, per i trabiccoli carichi di rom che si allontanano dai campi, destinazione incerta. Vergogna per i loro abbracci, i loro volti contenti, gli sputi addosso a bambini "nati sotto un accento sbagliato". Mi sono chiesto perchè quella indignazione, quella rapida determinazione nell’agire sia riservata solo ai nomadi. Perchè la stessa rabbia, il medesimo coraggio, non siano continui, quotidiani. Contro la Camorra, contro la sua opprimente violenza, contro una classe politica che alimenta la guerra tra poveri, contro lo sterminio nei luoghi di lavoro.  In questa nazione di garantisti e pregiudicati eretti  a modello sociale, l’ipotesi di rapimento da parte di una rom diventa sentenza capitale emessa dal tribunale mediatico. Basta sintonizzarsi sulle reti nazionale, sui canali Mediaset più di altri, per capire di quale pasta squallida siano fatti certi gionalisti. Basta leggere i titoli di prima de Il Giornale degli ultimi dieci giorni, per capite il livello di vigliaccheria e mistificazione raggiunto da certe redazioni prezzolate.

Giornali, tv, politici di maggioranza e di minoranza, lavorano sugli stereotipi. Identificano il nemico nei nomadi, facendo confusione. Etichettano lo spettro del pericolo sociale: "rom". E poco importa se in tale gruppo ammassano qualsiasi cosa non ci appartenga. Kosovari, bosniaci, macedoni, serbi, rumeni, bulgari, albanesi. Tutti sotto l’etichetta, il marchio infame, la stella gialla stampata sulla loro pelle. Rom uguale obiettivo. Delle ronde, dei pestaggi indiscriminati, dei blitz di polizia dalle manganellate facili, delle espulsioni di massa. Rom pericolo per tutti, senza appartenenza politica, senza distinzione partitica. La sicurezza come bene assoluto. La sicurezza, argomento primo di qualsiasi dibattito pubblico. E poco importa se le statistiche ci raccontano un’Italia diversa, con meno delinquenza ma più incidenti sul lavoro. Più truffe finanziarie, più discriminazione razziale e religiosa. Il problema sono i rom, il nemico. L’unico contro cui non si ha paura di scagliarsi. Perchè debole, minoritario: invisibile.

Sulla Repubblica di qualche giorno fa, Umberto Eco sosteneva la necessità del "nemico". L’importanza per un popolo di costruire un soggetto diverso, altro da se. Il nemico necessario, contro cui definire la nostra identità, il nostro modo di essere. Diverso e distante dal suo. Secondo T.A. van Dijk, è porprio nella dicotomia Noi-Loro che nasce l’idea politica, nella capacità di differenziare la Nostra visione del mondo dalla Loro. Chi è parte del gruppo e chi non lo è: perchè estraneo, nemico. Ma in questa solida alternativa concettuale si insidia anche l’ombra della discriminazione, l’odio per il diverso, il razzismo.

Ecco, il razzismo. Perchè bisognerebbe tornare a chiamare le cose col proprio nome. Razzismo. Razzista è la linea editoriale di certi giornali nazionali, gli articoli di Mario Giordano e Vittorio Feltri, non meno di quelli di Stefano Menichini, direttore di "Europa". Razzisti sono i telegiornali delle reti berlusconiane, i programmi intrattenimento della domenica che costruiscono odio e allarmismo. I talk show che vomitano sentenze di piazza emesse da opinion makers analfabeti del Grande Fratello. Razzista è la gentaglia che brucia i campi supportata dalla Camorra, i sindaci di destra e sinistra, che favoriscono le ronde bipartisan nella speranza di raggranellare voti. Razzisti, oltre che dannatamente insopportabili, sono gli stereotipi che accompagnano i popoli negli anni. Per cui "gli zingari rubano bambini", "gli ebrei cospirano e fanno riti del sangue", "gli italiani sono mafiosi, ignoranti e sporchi", "i negri puzzano perchè hanno la pelle diversa".

Siamo oramai abbastanza adulti per capire quanto sia illusorio il concetto di "sicurezza". Perchè è impossibile cancellare gli insediamenti nomadi, fermare l’immigrazione, sprattutto se composta da cittadini europei. Soprattutto se nemmeno si ha piena cognizione del problema, pur ipotizzando soluzioni drastiche. Perchè il fenomeno delle migrazioni, della presenza sempre più massiccia di stranieri sul suolo nazionale, è insito nel processo stesso di globalizzazione. E’ come internet e  la tv digitale, il terrorismo e il made in China: lo si può regolamentare nel migliore dei modi, evitando gli effetti distorsivi, ma non lo si può evitare. Non esistono soluzioni semplici e quando sembrano tali sono mera propaganda. L’unico percorso possibile è quello dell’integrazione, della razionalità democratica che va oltre le illusioni di certa parte politica. Un percorso difficile, complesso, che impone sacrifici economici e culturali, ridefinizione dei nostri canoni educativi ed etici.

L’unico vero imperativo, oggi, è scegliere. E la scelta, al contrario della soluzione, è chiara, semplice, cristallina. E’ tra vivere asserragliati in città bastione, focolai di tensioni e faide intestine, di paure liquide e violenza. Oppure ripensare il nostro modello sociale, ripartendo dagli errori, offrendo possibilità di crescita e benessere per chi decide di unirsi alla nostra collettività. Chiedendo rispetto della legge e dei principi democratici, per affrontare al meglio, insieme, le dinamiche del secolo che ci sta davanti. Tertium non datur.

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87 Responses to “Tertium non datur.”

  1. mezzalasinistra Says:

    Ottimo ritorno al post di Agitprop. Davvero una lucida analisi della situazione.

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  2. albertocatapano Says:

    Grande agitprop bel post…

    Ogni giorno ci propinano, ci bombardano di immagini e notizie tese ad alimentare quest’odio sociale e razziale contro i Rom e contro tutti i “clandestini”.

    Ciò che è avvenuto al campo nomadi di Ponticelli e ieri anche a Barra, è sintomo di un’atteggiamento xenofobo e davvero razzista del nostro Paese…In questo mi sento molto vicino alle dichiarazioni dei ministri spagnoli, i quali, anche se smentiti dal premier Zapatero, hanno lanciato un segnale all’attuale governo italiano di cambio di rotta sulle politiche dell’immigrazione.

    Non credo che si tratti di ingerenza, anzi, queste esternazioni europee dovrebbero essere più frequenti e invasive, soprattutto su questi temi..

    E’ un falso dato quello che l’informazione prezzolata sta facendo girare nelle nostre case…Il 90% dei delitti sono commessi da italiani, una buona percentuali di stupri viene effettuata stesso dai familiari delle povere vittime, le rapine avvengono ogni ora ma quelle effettuate nelle ville di ricchi padani ad opera di bande di albanesi fanno più notizia e servono al partito del Senatùr per alimentare l’odio…

    La stessa vittoria di Alemanno, a Roma, (come affermava anche Travaglio), è stata supportata da uno stupro durato mediaticamente 5 giorni, il tempo necessario a spaventare gli elettori e a far cavalcare la destra sui vecchi temi della sicurezza e della TOLLERANZA ZERO…

    E’ questa la parola che contraddistingue l’Italia in questo momento : Tolleranza Zero verso i clandestini, Tolleranza Zero contro i Rom, Tolleranza Zero contro chi “diffama” pubblicamente un mafioso o un ex-mafioso, Tolleranza Zero contro chi fa uso di droghe leggere, Tolleranza Zero verso chi manifesta senza autorizzazzione…

    Oltre alla regressione e stagnazione economica, siamo in preda ad un’inarrestabile regressione sociale e cuturale, sostenuta ogni giorno dall’informazione di “regime” !!!

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  3. anonimo Says:

    ROM FUORI DALLE PALLE

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  4. anonimo Says:

    MA NN VI RENDETE CONTO CHE SN DELLE XSONE SQUALLIDE RICORDATEVI IL ROM AMETOVIC CHE HA UCCISO 4 RAGAZZI , RICORDATEVI DEL ROM A TOR DI QUINTA CHE HA VIOLENTATO E UCCISO UNA DONNA RICORDATEVI DI UNA ROM CHE VOLEVA RUBARE UNA BAMBINA DI 6 MESI ORA BASTA FORSE A VOI ANCORA VI DV CAPITARE X QUESTO PARLATE COSI FATE SCHIFO

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  5. albertocatapano Says:

    “Ci pisciano addosso e ci dicono che sta piovendo”…un detto catalano che riassume la situazione italiana…

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  6. anonimo Says:

    Se la logica fosse quella del commento 4, allora tutti gli italiani dovrebbero essere sterminati o espulsi dai paesi esteri in cui si sono stabiliti. Perchè alcuni, pochi, italiani mafiosi hanno fatto centinaia di migliaia di morti.

    Ma poi perchè si parla senza nemmeno conoscere i fatti. Per l’omicidio a Tor di Quinto (non Quinta!!!), non si parla di rom, ma di rumeno. Due cose molto diverse. E sul presunto rapimento (tutto da dimostrare), perchè Berlusconi è innocente fino al terzo grado di giudizio e tutti gli altri invece li processiamo in piazza?

    Le soluzioni semplici non esistono. Vanno bene giusto per gli ignoranti.

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  7. anonimo Says:

    GLI ITALIANI SN STATI GRANDI LAVORATORI L’ AMERICA DV RINGRAZIARE I MAFIOSI ITALIANI NOI ABBIAMO FATTO LA STORIA CN LA GERMANIA

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  8. ollimac Says:

    caro n°4 i tuoi occhi e le tue orecchie percepiscono solo quello che ti fa comodo?

    ti ricordo che anche concittadini sangiuseppesi hanno +volte causato incidenti mortali per non parlare delle rapine (sopratutto di motorini) e altri reati compiuti da nostri connazionali nel mio e nel tuo paese.

    E’ troppo chiederti di essere meno ipocrita e + tendente verso la tolleranza e l’ integrazione?

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  9. ollimac Says:

    ah dimenticavo….

    se stai pensando di reintrodurre la legge del taglione guarda che la usavano circa 3000 anni fa….

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  10. ollimac Says:

    ca stamm rann e nummr!!!!

    7 fai ridere

    anzi spero che tu stia scherzando

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  11. anonimo Says:

    come al solito!!!

    E’ per questo che gli Italiani vi hanno chiuso le porte del Parlamento.

    La politica è una cosa seria, non è per voi.

    Fate i concerti, divertitevi a giocare con la vostra ideologia, altro non fate, quando crescerete ne parleremo.

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  12. anonimo Says:

    A proposito di campi di concentramento, come vi permettete di nominarli proprio voi che con i vostri compagni vorreste la cancellazione di Israele, di cui bruciate le bandiere in piazza?

    Vergognatevi per quanto è successo a Torino.

    Siete solo IPOCRITI!!!!!!!!!!!

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  13. mezzalasinistra Says:

    Che bello ragionare per stereotipi. Non si affatica il cervello e si sparano cazzate a raffica.

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  14. ollimac Says:

    parlano senza ragionare e sparano cazzate ….figurati se mettessero in moto i neuroni….

    probabilmente si sentirebbe solo un rumore si ferraglia arrugginita e nessuna frase o pensiero degno di lode!

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  15. albertocatapano Says:

    Mi dispiace che escano fuori sempre i pregiudizi della gente…e che gente !!!

    Ritorniamo al post di agitprop, dite qualcosa di serio…

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  16. anonimo Says:

    secondo me alcuni commenti sono solo degli sfottò e voi ci cascate dritti dritti dentro!

    io li lascerei perdere…anche se non condivido affatto ciò che ha riportato agitprop direttamente da sansonetti.

    Io preferirei che ragionaste con le vostre menti.

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  17. anonimo Says:

    + RUM – ROM

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  18. anonimo Says:

    non ROMpete i coglioni

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  19. catuccio Says:

    Bisognerebbe conoscere un pò più a fondo la cultura e la morale zingara per capire quanto siano stupidamente e inispiegabilmente intolleranti quanti si ostinano a riproporre il presunto primato della razza e della cultura discriminando(senza ri-conoscere)secoli di usi e costumi antichi che ora vengono minacciati dall’arroganza soldatesca di una destra xenofoba e reazionaria.

    Bisognerebbe capire quanto è diversa e affascinante la morale zingara..da secoli infatti (con le dovute differenze tra le tribù)praticano il nomadismo.la oro esistenza non è legata ad una fissa dimora e alla proprietà privata in generale.Essi sono cittadini del mondo; ” la loro casa è lo spazio compreso tra la terra che calpestano e i cieli che guardano”.

    D’altra parte è vero anke che,con il progressivo disfacimento delle loro tradizionali attività produttive(pastorizia e allevamento del bestiame in primis) si sono dedicati con il passar del tempo a pratiche diffuse di accattonaggio e artigianato.Cmq trattasi nella maggior parte dei casi “di furti di galline”.La nostra cultura invece dall’alto del nostro assolutismo etico “lava con il fuoco” il ladro di galline ma non adotta lo stesso comportamento con i furti tipicamente locali,più sofisticati e quindi più redditizi e perciò più dannosi per l’intera collettività(leggi reati contro la pubblica amministrazione,truffe alle assicurazioni,peculato, fallimenti etc etc etc).Non mi risulta ke in italia queste pratike siano mai state punite con le molotov…. ciò nonostante la nostra cultura si dedica nel frattempo al culto della sicurezza,alla difesa della nostra identità cristiana e all’individualismo sfrenato e al consumismo indifferenziato.Senza dolore abbandoniamo valori come la fratellanza,pur sempre pilastro del cristianesimo e della rivoluzione francese.

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  20. anonimo Says:

    Se si votasse per l’espulsione dei rom credo che ci sarebbe un bel 99,99% pro espulsione..Ragioniamo sull’utilità di queste persone,non vengono in Italia per lavorare e per vivere civilmente, ma solo per rubare e delinquere, dunque ne facciamo volentieri a meno. Sono dei parassiti! Non bastavano quelli Italiani. cambio idea e divento rosso se mi portate un Rom lavoratore serio e pulito

    Reply

  21. anonimo Says:

    Ollimac, mezzalasinistra a proposito di neuroni contate quelle poche decine di neuroni che avete e, prima di offendere, non vi chiedo di pensare, non voglio essere ridicolo, ma almeno chiedete consiglio per non cadere nel ricolo.

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  22. anonimo Says:

    Si parla di Rom, non di Rum, epuure ollimac e mezzalasinistra sono presi dai fumi dell’alcol e sparano “cazzate”.

    Reply

  23. anonimo Says:

    Al post num.20

    …coglione…

    lavora con me da 15 anni un rom serio e pulito e mi ha aiutato + d quanto il tuo cervello arruginito immagina…se immagina…..

    ..Quelli come te dovrebbero essere sbattuti in romania, schiavizzati a fare i lavori + massacranti e dopo assersi fatto un culo così, sentirsi coinvolti in mezzo ad una purtroppo gran fetta di persone che nn vivono civilmente………

    e parli proprio te….

    che lontano già 750 KM d considerano un ROM a tutti gli effetti………….alias terrun’….

    Guarda che è la stessa cosa………. Anche lì ALCUNI stentano a credere che c sono Napoletani che s alzano da 30 alle 6 d mattina x lavorare….pensano che son tutti sfaticati e figli d camorristi…..

    mamma mia…..che pena che mi fai….

    leggi e viaggia un pò…..che t servirà tanto…..

    Reply

  24. anonimo Says:

    Post 23

    sei solo un banale qualunquista.

    Risparmaci questa predica prefabbricata

    Reply

  25. anonimo Says:

    Finché sei in tempo tira

    e non sbagliare mira

    probabilmente il bersaglio che vedi

    è solo l’abbaglio di chi da dietro spera

    che tu ci provi ancora

    perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa

    la fregatura è che è sempre un altro che paga

    e c’è qualcuno che indaga per estirpare la piaga

    però chissà come mai qualsiasi cosa accada

    nel palazzo lontano nessuno fa una piega

    serve una testa che cada e poi chissenefrega

    la prima testa di cazzo trovata per strada

    serve una testa che cada e poi chissenefrega

    la prima testa di cazzo trovata per strada

    se vuoi tirare tira

    ma non sbagliare mira

    probabilmente il bersaglio che vedi

    è solo l’abbaglio di chi da dietro giura

    che ha la coscienza pura

    ma sotto quella vernice ci sono squallide mura

    la dittatura c’è ma non si sa dove sta

    non si vede da qua, non si vede da qua

    la dittatura c’è ma non si sa dove sta

    non si vede da qua, non si vede da qua

    il mio nemico non ha divisa

    ama le armi ma non le usa

    nella fondina tiene le carte visa

    e quando uccide non chiede scusa

    il mio nemico non ha divisa

    ama le armi ma non le usa

    nella fondina tiene le carte visa

    e quando uccide non chiede scusa

    e se non hai morale

    e se non hai passione

    se nessun dubbio ti assale

    perché la sola ragione che ti interessa avere

    è una ragione sociale

    soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare

    non farla nel mio nome

    non farla nel mio nome

    che non hai mai domandato la mia autorizzazione

    se ti difenderai non farlo nel mio nome

    che non hai mai domandato la mia opinione

    finché sei in tempo tira

    e non sbagliare mira

    (sparagli Piero, sparagli ora)

    finché sei in tempo tira

    e non sbagliare mira

    (sparagli Piero, sparagli ora)

    il mio nemico non ha divisa

    ama le armi ma non le usa

    nella fondina tiene le carte visa

    e quando uccide non chiede scusa

    il mio nemico non ha divisa

    ama le armi ma non le usa

    nella fondina tiene le carte visa

    e quando uccide non chiede scusa

    il mio nemico non ha nome

    non ha nemmeno religione

    e il potere non lo logora

    il potere non lo logora

    il mio nemico mi somiglia

    è come me

    lui ama la famiglia

    e per questo piglia più di ciò che da

    e non sbaglierà

    ma se sbaglia un altro pagherà

    e il potere non lo logora

    il potere non lo logora……………

    Reply

  26. anonimo Says:

    post 23

    anche tra i nazisti vi era qualche brava persona, per questo non assolviamo i nazisti.

    Reply

  27. anonimo Says:

    x il post 25:

    hai ragione, come recita la canzone, il tuo nemico non ha divisa, ma, purtroppo per te, si chiama STORIA.

    Reply

  28. anonimo Says:

    catuccio

    ma di cosa parli?

    parli di reati e fai una confusione incredibile tra reati patrimoniali, contro la persona e reati di allarme sociale (scusa, ma in Italia abbiamo un codice cui attenerci )

    Parli di cristinesimo e rivoluzione francese come un salumiere parlerebbe di mortadella come fulcro dell’economia nazionale (senza offesa ai salumieri che non lo farebbero mai).

    Catuccio, taci, rifletti e taci.

    Reply

  29. anonimo Says:

    lasciate stare la mortadella sennò Prodi avrà paura di Gramazio!

    Reply

  30. anonimo Says:

    Per il post N 23 …E che lavoro fate? Ricordo che l’elemosina nn è ritenuto tale

    Reply

  31. mezzalasinistra Says:

    Ecco il vostro dialogo ed il vostro apporto al dibattito. Catuccio ha fatto un intervento serio e voi come controbattete? “taci, rifletti e taci”. Vedo che siete pieni di argomentazioni.

    Reply

  32. mezzalasinistra Says:

    Cmq voi la camorra ve la meritate.

    Reply

  33. ollimac Says:

    e ti offendi per così poco….

    come sei permaloso!!!

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  34. TylerDurdan Says:

    Sono appena tornato e leggo il post di agitprop e relativi commenti.

    Nel frattempo oggi ho assistito a una bella manifestazione di Alleanza Nazionale a Bologna che ha deciso di fare delle belle ronde per cacciare via gli zingari e,magari,qualche meridionale come me.

    Ultimamente alcune persone che stimo molto mi hanno confidato di avere paura che un regime autoritario possa ritornare in Italia.

    Che è più o meno ciò che si augurano in molti,ad esempio i simpaticissimi autori dei commenti anonimi che continuamente appestano questo blog,senza portare nessuno spunto di discussione,senza dire niente.

    Io non so se devo avere paura,non so se magari con qualche anno di nazismo questi giovani bricconi destrorsi potranno capire davvero cos’è la mancanza di libertà di espressione,di democrazia..io questo non lo so.

    E non so nemmeno cosa diceva van dijk(perdonami agitprop..) ma so che aveva fottutamente ragione.

    Perchè alla maggior parte della gente non gliene frega niente se i politici gli fanno pagare più tasse,se i sindaci fanno affari con la camorra,non si sentono presi per il culo sapendo che le loro scarpe della nike costano 3 euro e sono state prodotte da bambini,non gliene frega che rubano,uccidono e stuprano tutti,italiani,rom,marrocchini e norvegesi.

    No,a loro non gliene frega un cazzo di niente.

    E’ che se la tv gli dice che i rom sono cattivi,che le città non sono sicure,che non devono mangiare il pollo,che devono dare 2 euro per i bambini poveri con un sms,loro lo fanno.

    Perchè non abbiamo tempo per pensare,per riflettere su ciò che è giusto o ciò che non lo è.

    Reply

  35. anonimo Says:

    condivido fortemente ciò che dicono Tyler e Agitprop…ragazzi ma se avete questa comune linea di pensiero perchè non fondate un movimento POLITICO?

    Pugni Chiusi

    Reply

  36. anonimo Says:

    Vedo che alcuni hanno colto il senso del mio modesto intervento. Altri meno, dando fondo al solito armamentario, a tratti xenofobo, ad altri di pura offesa. Mi pare giusto, d’altronde, che non vi siano opinioni comuni. Ma spero almeno si voglia argomentare nel merito.

    Due precisazioni. Leggo nei commenti ancora troppa confusione. E disinformazione. Il fatto è che alla base di tutta la questione c’è proprio questa asimmetria informativa. Leggiamo dentro al problema. In Italia gli individui nomadi sono, secondo gli Interni, circa 200.000. Ammettiamo pure che altri non rientrino nei censimenti, diciamo nell’ordine di 50.000 individui. Vi sono allora, ipoteticamente, 250.000 nomadi. Sempre per gli Interni, ben 100.000 sono italiani. Gente che vive qui da sempre o che ha acquisito cittadinanza. Contro di loro, cosa si vuol fare, espellerli? E per mandarli dove? Dalle periferie del Nord a quelle del Mezzogiorno e viceversa?

    Punto secondo. Degli altri 150.000 sono una parte sono di etnia rom. Altri sono sinti, altri, ancora, provenienti dall’implosione balcanica ai tempi delle persecuzioni serbe di fine anni ’90 (kosovari, macedoni, montenegrini, bosniaci, etc) e dalla Romania-Bulgaria dopo il 2005. La maggior parte di questi non sono rumeni, dunque. E’ inutile costruire un caso senza conoscere il dato certo. Buona parte dei rumeni vive (non nei campi) e lavora (spesso a nero) in Italia, soprattutto come collaboratore domestico e nel settore edile. L’incidenza dei reati composta da rumeni è quindi non totalmente imputabile ai campi nomadi. Questo non significa che bisogna disinteressarsi al controllo e, se possibile, al recupero di certe zone degradate in cui lasciamo morire intere famiglie tra i topi. Significa solo correggere questa asimmetria informativa. E conoscere il problema per affrontarlo meglio.

    Il problema, così come lo intendono certi commentatori rabbiosi, è invece proprio la Romania. Ma la Romania è paese dell’Unione e, non da ultimo, un nostro partner commerciale. Nel 2006, l’Italia aveva il primato europeo di scambi commerciali con Bucarest. Oggi è al secondo posto, dopo la Germania (dati I.C.E.), ma resta avanti per numero di imprese costituite ogni anno. E i sangiuseppesi dovrebbero saperlo, visto che i maggiori gruppi tessili della zona hanno delocalizzato proprio in Romania.

    Quindi la domanda è un’altra. Vogliamo chiudere con la Romania, espellerla dall’Unione? Vi pare una prospettiva possibile? Chi ha un minimo di conoscenza delle dinamiche comunitarie si rende conto di quanto sia grossa tale idiozia. Oltre che economicamente sconveniente. Il problema, allora, resta quello di gestire certe situazioni di degrado che possono favorire la criminalità sul suolo nazionale. Ma siete sicuri che siano fattibili le espulsioni? I dati dicono il contrario.

    Sia chiaro, io credo che la regola debba essere l’accoglienza e l’integrazione, perchè resto convinto che tra una casa, un lavoro onesto, una scuola per i tuoi figli e le latrine a cielo aperto delle baraccopoli urbane, tutti sceglierebbero la prima ipotesi. C’è, ovviamente, anche un elemento di ordine pubblico relativo a sacche minoritarie di criminalità. E quelle vanno combattute. Quello che contesto è che siano una priorità, un’emergenza nazionale. Perchè così non è. Lo negano le statistiche e persino il buon senso. La verità è che si è costruito, mediaticamente e da parte di una componente trasversale della politica (il tandem Galan-De Luca di ieri a Matrix è esemplare in tal senso), un nemico perfetto con cui raccogliere voti, tenere accese le paure sociali. Perchè un popolo che ha paura è meglio controllabile, agisce per induzione più che per deduzione propria. Perchè parlando dei “rom che rubano bambini”, non si parla della perdita del potere d’acquisto dei dipendenti e degli operai, non si parla della crisi del nostro sistema scolastico-universitario, dello scempio a cui è ridotta la ricerca, della difficoltà per il meridione di uscire dall’assistenzialismo e avviare uno sviluppo stabile, dei 1200 morti all’anno sul lavoro. Si parla solo del mostro, si fanno le ronde contro il mostro.

    Si costruisce un mostro per chiedere a tutti di combatterlo. Anche se poi, infondo, questo mostro non esiste. E nemmeno lo si può eliminare del tutto. Non è possibile fermare l’immigrazione. La si può regolare, più o meno bene, ma non la si può arrestare. Oggi, gli immigrati regolari costituiscono il 9,8% del PIL (fonte UnionCamere), oltre che l’unica centrale di sviluppo demografico. Significa che a 10 pensionati italiani su 100 la pensione è pagata da immigrati. Si ipotizza che almeno altrettanti siano costretti a lavorare in nero: il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di far emergere il sommerso, imporre doveri fiscali al lavoratore, concedere diritti, punire chi delinque. Che sia il ladro immigrato o il datore di lavoro italiano.

    Agitprop.

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  37. anonimo Says:

    stamattina ascoltavo quella specie di opinionista da 4 soldi di nome Paolo del debbio. Il quale ha chiuso il suo discorso xenofobo con ” questo non vuole dire che sono razzista”. Cioè sono pure vigliacche queste persone, non li potete vedere i rom, i neri, i”diversi” come li chiamate voi, AMMETTETELO. Vigliacchi vigliacchi come i fascisti di un tempo

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  38. anonimo Says:

    contro lo spettro fascista che aleggia ci sarà sempre una soppressione rossa!!!

    Pugni Chiusi

    Reply

  39. anonimo Says:

    pugni chiusi ma che parli a fare proprio tu che siete fuori dalle scene politiche io nn sn vigliacco e ammetto che sn fascista a tutti gli effetti e nn ho vergogna a dirlo cn le buone maniere si ottiene tutto quindi tutti fuori coloro che nn hanno documenti e xmessi di soggiorno basta clandestini forza nuova

    Reply

  40. ollimac Says:


    sei 2 volte vigliacco dici di non aver vergogna di essere fascista però hai vergogna di firmarti!!

    devo dedurre che hai vergogna di te stesso e di quello che la tua mente marcia pensa!!

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  41. anonimo Says:

    Non abbiamo mai perso tempo appresso ai fascisti. Con loro c’è un solo modo per ricacciarli nelle fogne e per fortuna dell’Italia e della democrazia l’abbaiamo gia usato tra il 1943 e il 1948.

    Piuttosto vorrei sottoporvi una cosa che a me sconcerta. Hanno introdotto il reato di “immigrazione clendestina”.

    Aiutatemi a capire. Adesso gli immigrati non saranno accompagnati alla frontiera e rimpatriati così come in tutti i paesi civili (magari schedati e segnalati in modo che se ci ritentassero sarebbero immediatamente riconosciuti aggiungo io) ma immediatamente arrestati o no?

    Quindi i clendestini che arrivano sui barconi sulle nostre coste dovranno essere arrestati sul posto, magari dopo averli rifocillati e assistiti. In galera quindi senza aver commesso crimini. Scusate c’è qualcuno che abbia voglia di spiegarmi la parola “razzismo”?

    Reply

  42. anonimo Says:

    ollimac xchè mi dv firmare ogni xsona ha le sue idee quindi nn offendere se no ti metti tu in difetto c’è qualcuno che abbia voglia di spiegarmi xchè i ragazzi di vocenueva appena gli dici qualcosa che va contro la loro volontà ti attaccano ? se siete democratici cm dite voi dovete accettare tutto grazie antonio a. contento ollimac

    Reply

  43. albertocatapano Says:

    Prevedere un ulteriore reato nel codice penale, vuol dire innanzitutto aumentare costi e tempo ad una già ingolfata macchina giudiziaria…

    Questi incompententi che stanno al governo non hanno previsto alcuna di queste ipotesi e credo che a breve si faranno sentire anche le associazioni di categoria (quali Anm e l’ordine degli avvocati)…

    Mi associo ad agitprop quando scrive che la paura rende un popolo più controllabile e schiavo…Esempi dalla storia sono molteplici, non ultimo quello sull’attacco alle torri gemelle dopo il quale gli americani hanno accettato misure di sicurezza oltre qualsiasi concetto di privacy e di libertà…

    Mi associo anche quando si scrive che molte imprese di San Giuseppe hanno delocalizzato in Romania e per anni hanno fatto affari sfruttando la manodopera rumena…

    Alcuni hanno sfruttato non solo la manodopera ma anche qualcos’altro di più di una mano..(ehehehe)!!!

    A mio avviso,l’introduzione come reato penale dell’immigrazione clandestina è una delle tante trovate politico-pubblicitarie che farà (fesso)e contento il popolo della Lega e del Pdl e sarà un altro dato da urlare nelle piazze del Nord e nelle prossime campagne elettorali…Oltre che valerci GIUSTAMENTE, l’accusa da parte della Spagna di razzisti e xenofobi…

    Concludo dicendo che firme come agitprop, mezzalasinistra,Tyler,ollimac e tanti altri rendono questo blog di “spessore” e non due fascistelli di Forza Nuova che sono sempre gli stessi…

    Ciao

    Reply

  44. anonimo Says:

    veramente ne siamo 10 alberto sei informato male chissà chi ti dice quese cose

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  45. ollimac Says:

    antonio a. o come ti chiami

    posso restare dell’ idea che le tue idee possano essere spazzatura, marciume? o questo significa non essere democratico?

    Reply

  46. ollimac Says:

    per il 44

    che culo…

    apparat na partit e pallon!!

    Reply

  47. anonimo Says:

    complimenti ollimac alberto se i xsonaggi di spessore sn questi allora il blog di vocenueva sta inguaiato antonio ambrosio

    Reply

  48. ollimac Says:

    grazie per i complimenti….

    ricevere complimenti fa sempre piacere

    Reply

  49. anonimo Says:

    ollimac e fa n’de pacc

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  50. anonimo Says:

    PER IL 47

    E PERCHE’ CI SCRIVI SCUSA?

    nosense

    Reply

  51. anonimo Says:

    secondo me ollimac è un rom

    Reply

  52. anonimo Says:

    per il 47

    e xchè ci scrivi scusa?

    sicuramente sono altri i contesti che la tua mente malata reputa di “spessore”, xche perdi tempo co sto blog?

    !nosense!

    Reply

  53. anonimo Says:

    il tuo parere qualsiasi esso sia e sempre accettato!

    sei tu che hai detto che sto blog sta inguaiato, non ti rigirare la cosa con la scusa che il blog e libero!!!

    !nosense!

    Reply

  54. anonimo Says:

    dio perdonali non sanno quello che fanno….

    !nosense!

    Reply

  55. ollimac Says:

    vorrei ringraziare tutti questi anonimi per l’ affetto che dimostrano nei nostri confronti….

    se veramente ci odiassero o reputassero a loro inferiori non sprecherebbero il loro tempo per scrivere su questo blog.

    GRAZIE DI CUORE

    Reply

  56. anonimo Says:

    Ma i ragazzi di vocenueva ce l’hanno il permesso di soggiorno?

    Reply

  57. anonimo Says:

    camillo ma lo sai che ti vogliamo bene….sei un pacioccone

    Reply

  58. anonimo Says:

    Wa devo vincere a tutti i costi!!!! mi serve il califfone devo andare a jettare la verderama ….

    Reply

  59. ollimac Says:

    cmq per chiarezza io non ho la tessera dell’ msi ma del aprtito monarchico

    Reply

  60. mezzalasinistra Says:

    Un piccolo suggerimento:

    fatevi un blog tutto vostro: forzanuovasgv.splinder.com o anche .blogspot.com.

    Scrivete le vostre idee, confrontatevi con la popolazione, magari scendete in piazza e mostrate i vostri volti. Magari riempite il vostro blog con le vostre idee e le vostre firme di “spessore”.

    Saluti

    Reply

  61. anonimo Says:

    Lo stipendio che paga un’azienda italiana delocalizzata in Romania, come la De Longhi, Benetton e tante altre, ad un’operaio locale è di circa 100 – 130 Euro, senza contributi, perchè li non esistono e possono licenziare da un giorno all’altro, giudicate voi. Se questo non è sfruttamento.

    Reply

  62. anonimo Says:

    l’unica tessera che hai è l’abbonamento da nas e can a mergellina….nient di meno se fatt i miliard co tutt i tarall e le birre ca ta fatt!!!!!

    Reply

  63. anonimo Says:

    Un consiglio ai ragazzi di Vocenueva: non rispondete alle provocazioni di certi individui, è solo tempo sprecato, sono tutte cap è cazz.

    Reply

  64. mezzalasinistra Says:

    “A’ lavà à cap ò ciuccio se perd’ tiemp è sapone…”

    Reply

  65. anonimo Says:

    #73 anche l’acqua!

    Reply

  66. anonimo Says:

    ma quali provocazioni?? stiamo semplicemente elogiando i ragazzi di vocenueva e in particolare il pacioccone di camillo che è l’unico a conoscere la ricetta del ratto arrostuto!!! siamo solo invidiosi delle sue qualità culinarie e non smetteremo fino a quando nn confesserà il segreto della tanto decantata ricetta segreta!!!!

    Reply

  67. VoceNueva Says:

    “L’indifferenza è il maggior disprezzo…”

    Reply

  68. anonimo Says:

    Ma della nuova piazza non avete più parlato? Non interessa a nessuno?

    Reply

  69. anonimo Says:

    Scusate ma cosa intendete per mecioni?

    Reply

  70. anonimo Says:

    ma xche mecioni?

    Reply

  71. anonimo Says:

    che significa mecioni?

    Reply

  72. anonimo Says:

    Che fantasia! Ma tenit à capa fresc?

    Reply

  73. anonimo Says:

    E’ un bel problema. Si è apprestato, al di là delle buone intenzioni, uno sfogatotio per repressi incapaci di articolare un pensiero o un ragionamento, pefettamente consapevoli delle loro qualità; anche se, debbo riconoscerlo, lo stesso intervento nel blog denunzia una certa voglia di farsi notare. E di dire a se stessi, data l’icapacità di comunicare con altri, che qualche cosa ce l’hanno per la testa.

    Non credo che sarebbe utile cacciarli via o ignorarli. Se scrivono forse anche leggono, ed a furia di esaurirsi nelle cazzate, qualchuno pure tenterà di articolare un pensiero, comunque sia; non foss’altro per dire a se stessi che, tutto sommato, vivono.

    Almeno la speranza è l’ultima a morire.

    E’ però interessante notare che qualcuno si ferma alla soglia di quel sangiuseppese, un po’ classico, che quando non regge il ragionamento, per limiti di conoscenza, rovescia il tavolo e se ne esce con una battutaccia. Non ammetterebbe mai di non andare nella lettura, e nella conoscenza, oltre le pagine del pallone.

    Ma c’è anche qualcuno che si nasconde dietro una etichetta “sono fascista” per darsi una identità di cui dubita egli stesso.

    Bisogna favorire ogni possibilità di rottura di corazze, costringendo tutti a misurarsi con cose interessanti (se siamo capaci di proporle come è accaduto in questa, e non solo, occasione).

    Va anche osservato che il tema all’attenzione non è di facile accesso perchè rimanda a valori rari e peregrini nel nostro contesto: solidarietà, rispetto per gli uomini, per i diritti di mangiare, di muoversi, di VIVERE, anche in un tempo in cui molte certezze appaiono sempre più traballanti.

    E’ molto facile trovarsi un nemico, magari vicino, per sfogare il disagio dovuto a questioni che non è facile comprendere, ma che si sentono come pericolose per la ccdd propria sicurezza.

    Più forte è la sensazione di pericolo più aumenta lo sbandamento, favorito anche da chi ne trae profitto per vincere le elezioni e far passare di soppiatto una leggina che possa sistemare, ancora una volta, le proprie pendenze giudiziarie che, in paesi appena decenti lo terrebbero a casa sua, e qui da noi lo fanno diventare presidente del consiglio dei ministri (cazzo!).

    Un piccolo suggerimento per quello che parla di topi arrosto: provi a ragionare come ciò possa accadere, come sia pregiudicato il livello minimo di moralità pubblica e se, per caso, non ne abbia colpa egli stesso quando non va oltre il focarone ed i topi arrosto.

    A meno che non sia uno di quelli che rovesciano il tavolo.

    Reply

  74. anonimo Says:

    L’unico fascista buono è quello morto…state per raggiungere i vostri antenati…

    Pugni Chiusi

    Reply

  75. anonimo Says:

    Esatto, però mo sbrigati.

    Reply

  76. anonimo Says:

    mamma mà.. a sti cumbariell e forza nuova e facess proprio na bell facc e paccher!

    Reply

  77. anonimo Says:

    Vi abbiamo già cacciato 60 anni faLo faremo ancora e per sempre

    Ogni punto nero va schiacciato

    Pugni Chiusi

    Reply

  78. anonimo Says:

    per anonimo 92 e 93, capisco le vostre risposte, ma verament va voless fà na bell facc e paccher, però non vi conosco e ne tanto meno voi volete farvi conoscere , forse perkè come dite voi, non avete le palle di esporre il vostro viso! Magari poi papino vostro vi sculaccia, oppure vi fa quella bella faccia di paccher che io tanto desidero farvi! A quel punto darò la mano ai vostri genitori, e non mi sporcherò nemmeno le mani!

    p.s. invece di scrivere su questo blog ed aggiornare la pagina ogni 30 secondi , perkè non vi andate a fare un bel giretto?? Cazzo è na bellissima giornata!

    Reply

  79. anonimo Says:

    TACI

    Reply

  80. anonimo Says:

    sembrate tanti galletti in un pollaio sapete solo beccarvi.A me questo blog piace ma quando leggo tutti quesi battibecchi perdete punti

    Un consiglio:il miglior disprezzo è la non curanza!!NON RISPONDETE ALLE PROVOCAZIONI.

    Reply

  81. TylerDurdan Says:

    Che scemitorio

    Reply

  82. anonimo Says:

    Avete visto c’è un nuovo video su YouTube su San Giuseppe, da titolo fogna a cielo aperto.

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  83. anonimo Says:

    sì sì c’è il sindaco nudo..

    Reply

  84. albertocatapano Says:

    Nel video in questione si vedono cose già viste, riviste e straviste…Cmq bene che ne parlino !!!

    C’è un buon intervento di Mimmo Russo …

    Reply

  85. anonimo Says:

    Entro nel dibattito con un pò di ritardo e me ne dispiace. Purtroppo impegni imminenti mi hanno tenuto lontano dal blog per un pò. Sono felice che antonio abbia affrontato questa questione e che lo abbia fatto in modo eccellente, era necessario.

    La ricerca che ho condotto in questi ultimi mesi incentrata sul fenomeno migratorio, dagli aspetti globali a quelli locali, mi ha ulteriormente confermato la mole di false credenze e infondate paure che vengono alimentate. Un piccolo esempio: in questo periodo ho chiesto ad un ampio numero di perone, di diverso livello di istruzione, età , sesso ecc., se conoscessero alcune informazioni basilari sul fenomeno come: quanti immigrati regolari ci sono in Italia?qual’è la percentuale di irregolari?

    Beh il risultato è stato sorprendente, quasi nessuno aveva una percezione almeno prossima alla realtà. Ovviamente questo dimostra quanto i media rincorrono il senzazionalismo e non informino nemmeno sugli aspetti più elementari per sviluppare nella popolazione una percezione quanto meno realistica del fenomeno. Ovviamente a questo va aggiunto la totale irresponsabilità di politici e di partiti interi che hanno costruito la loro vittoria elettorale sulla diffusione della paura. Quando la gente ha paura è facilmente disposta a barattare diritti e libertà in cambio di una presunta sicurezza.E poco importa se statistiche e studi, come sottolineava giustamente antonio, dimostrino l’infondatezza di tali paure.

    Sono, ovviamete, anche io preoccupato per il crescente razzismo, perchè è giusto chiamarlo così (anche su questo concordo con antonio), e soprattutto dalla tranquillità con cui si fanno affermazioni e si sostengono tesi palesemente xenofobe.

    La gestione della diversità culturale è la sfida del XXI secolo. In tutto ciò entrano in gioco, ovviamente, questioni identitarie. Tuttavia la costruzione delle identità può basarsi sull’individuazione dell’ altro, del diverso, ma non è necessariamente così.

    L’integrazione dei popoli europei, per esempio, dimostra come in un mondo sempre più interdipendente, popoli molto diversi possano avviare processi di costruzione di identità multiple (identità “con” e non “contro”).

    Dunque è necessario resistere a questa intolleranza galoppante. Le più grandi tragedie del mondo sono iniziate con l’individuazione di un gruppo come portatore delle peggiori pusioni umane. L’interculturalismo è l’unica soluzione!

    Reply

  86. anonimo Says:

    ho dimenticato di firmarmi.

    Agostino

    p.s. volevo soltanto esortare tutti a non dare seguito agli interventi di chi si diverte a a spostare la discussione sul binario della stupidità. Ho aperto il blog ed ho iniziato a leggere ,dopo il bel post, degli interventi seri e riflessioni interessati. Dunque rispondiamo con la riflessione ai corto circuito cerebrali di qualcuno, forse lo aiuteremo.

    ciao a tutti!

    Reply

  87. anonimo Says:

    che bel video tonino è proprio un mago

    Reply

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