Repetita iuvant.

marzo 9, 2010

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56-Vincenzo-Catapano“Non intendo la politica come scontro personale, quindi il mio ragionamento è semplice: non temo assolutamente che un tribunale dello Stato possa sovvertire la decisione del Consiglio dei Ministri. Al di là del ricorso al Tar, il discorso è che con Ambrosio dal 1985 abbiamo ingessato questo paese. Non abbiamo avuto più progettualità né nulla che facesse decollare questo paese. Nel frattempo, è arrivato il CIS, nel frattempo è arrivato il mercato europeo. Addirittura adesso abbiamo il mercato africano (sic! ndr) e San Giuseppe è risultata sempre fuori da questi meccanismi. Si tratta di un fatto ineludibile ed incontestabile. Non abbiamo avuto che clientelismo. Sembra quasi che il progetto sia quello di ‘depauperare’ i cittadini. Ciò che la gente di qui deve sapere è che noi non vogliamo porre dei limiti, bensì vogliamo mettere le ali ai piedi dei sangiuseppesi per farli ritornare in Europa”. (Vincenzo Catapano, ex capogruppo PDL in Consiglio comunale, il Gazzettino Vesuviano.com)

Giuro. Non ce l’ho con Catapano. Non mi danno fastidio certe interviste combinate, il lessico da azzeccagarbugli infarcito di brocardi latini di cui spesso fa sfoggio e neppure la terribile cravatta azzurro Napoli che indossa in questa foto presente su molta stampa locale. Certo, un po’ intimorisco di fronte all’arcano che forse si cela dietro le potenzialità del fantomatico "mercato africano". Sicuramente non nego – ci mancherebbe! – il suo diritto a raccontarle grosse quanto gli pare. Catapano è un uomo politico di primo piano a San Giuseppe, gode di un certo seguito elettorale e controlla in modo egregio la sezione locale del primo partito italiano: ha quindi tutti i titoli per parlare di politica. Ma ogni volta che leggo le sue interviste e ascolto le sue parole avverto un certo fastidio. Perché in quello che afferma manca sempre qualcosa. Una parte, a mio parere, fondamentale. Indimenticabile. Posto che non si sia viziati da faziosità, da forti amnesie volontarie che tramutano l’interpretazione parziale in Verità rivelata.

Catapano, nel dire – a ragione, certo! – tutto il male possibile del’ex amministrazione Ambrosio, dimentica il suo passato. Anche nell’intervista da cui traggo la citazione, si parla di lui come di un "Avvocato penalista, (che) ha sempre militato nelle fila di An, prima di confluire all’interno del Pdl. E’ stato assessore alle politiche sociali e alla pubblica istruzione nonché presidente dello stesso consiglio comunale." Ecco, è qui che scatta l’amnesia. Perché Catapano è stato per anni parte integrante del potere biondista. Presidente del Consiglio comunale nella giunta del Grande Capo precedente allo scioglimento, l’attuale leader del PdL era un perno fondamentale di quella maggioranza. Un’alleanza poi sgretolatasi per effetto di ambizioni contrastanti, di protagonismi troppo marcati per non essere contrapposti. Un particolare forse insignificante per la Politica della memoria corta, eppure essenziale per offrire uno sguardo realistico sul personaggio. Catapano era ed è stato fino a pochi anni fa un alleato solido del Grande Capo ed è quindi, a mio modesto avviso, responsabile anche’egli del disastro in cui oggi versa il nostro paese.

Niente di più, niente di meno. Parole al vento che forse nessuno ricorderà nella prossima cabina elettorale. Eppure, direbbe il Catapano, repetita iuvant.

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42 Responses to “Repetita iuvant.”

  1. anonimo Says:

    Caro Agitprop l'Avv. Catapano non nasce presidente del consiglio comunale dal nulla.
    Vincenzo Catapano nel periodo 1997/2002  è stato assessore della giunta di Ivan Casillo,insieme a qualche altra dozzina di nostri compaesani, perchè il dott. Ivan cambiava assessori quasi come le camice.
    Alle comunali del 2002 era candidato per AN e fu eletto consigliere comunale,solo che per il sindaco bisognò andare al ballottaggio fra Casillo e Ambrosio dopo 14 giorni.Bene in quelle due settimane l'Avv. Catapano incontrò San Paolo sulla via di Damasco che gli consigliò di appoggiare il dott. Ambrosio,ed egli che è molto credente,si fidò della celeste indicazione fornendo ad Ambrosio quella manciata di voti per permetterne l'elezione.
    Il dott. Ambrosio aveva da poco risolto i suoi problemi giudiziari provocati dallo scioglimento e dal crak ITALGEST,ma forse l'avv. Catapano si era distratto e non ricordava più queste vicissitudini che erano costate ad Ottaviano ben 19 miliardi di lire dell'epoca,25 a Pompei e in totale si parlò di oltre 100 miliardi fatti svanire dai fratelli Chiacchio proprietari della ITALGEST.
    Solo per dovere di cronaca San Giuseppe Ves. si salvò grazie all'intuito di due eroi normali : i revisori dei conti Ambrosio  Antonio e Pippo Virzo che convinsero il sindaco Massimo Ambrosio ad uscire giusto in tempo dalla trappola ITALGEST.
    Ma l'avv. Catapano era troppo preso dai faraonici progetti di Ambrosio e Co.: Zeppolate – Viaggi all'Estero – Gita a New York – Contributi a destra e sinistra e sperpero dicendo.
    Si arriva quindi all'epilogo della fine del 2006,quando per misteriosi motivi,l'idillio si rompe e comincia la guerra senza quartiere.
    Una cosa va riconosciuta all'avv. Catapano: dal 2006 ad oggi è stato coerente con se stesso e con le sue idee,non si è spostato di un millimetro nonostante l'ondivagare di tutti i personaggi politici sangiuseppesi.
    Giuste o sbagliate le sue tesi bisogna fargli tanto di cappello,bravo Avvocato!
    Non è mai troppo tardi per cambiare idea,l'importante che lo si faccia.
    Che la prossima mossa sia mollare il Berlusca nazionale? Io già faccio il tifo.Auguri.
    MIMMO RUSSO

    Reply

  2. anonimo Says:

    Sottoscrivo ogni parola. Aggiungo solo che tutta l'opposizione in consiglio comunale è stata inesistente e chiacchierona, sia quella rumorosa ed ipocrita degli ex An, che quella flebile e timida del Pd. Resta un fatto, ad esempio: la parola camorra non è  mai stata pronunciata in quel consiglio comunale, come non si è parlato di abusi edilizi, di smaltimento dei rifiuti, di come il comune ha assunto per anni lavoratori ex LSU o della Protezione Civile, e addirittura ne ha fatto una lista elettorale. E' o no vergognoso tutto questo? Dalle opposizioni ho sempre sentito parlare di festa della zeppola e di strade scassate, al massimo la solita litania del "rilanciamo la città del commercio" (che poi qualcuno dovrebbe spiegarmela questa frase…). Lo sfascio di questo paese è anche responsabilità di tutti quelli (e questa è anche un'autocritica)  che dovrebbero ribellarsi e non lo fanno, non solo di chi è deputato a farlo perchè eletto. Possiamo consolarci solo del fatto di essere molto meglio dei fascistoni di cui parla agitprop… ma è una consolazione troppo misera. Svegliamoci, alziamo il culo e lottiamo!

    Salvatore Sorace

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  3. anonimo Says:

    tra l'altro: ritornare in Europa vuol dire Sangiuseppese in coppa Uefa? Se sì l'avv. Catapano si è guadagnato il mio voto. Vogliamo Ronaldinho allo stadio Bonagura di  via Mattiuli! 
    sempre Sasà

    Reply

  4. AlbK Says:

    Premesso che mi trovo molto d'accordo con Salvatore (nei consigli comunali si parlava- parlavano solo due persone, gli altri erano mummie viventi per alzata di mano solo ed esclusivamente di cavolate del tipo zeppolate, gite, manifestazioni, fossi e regole democratiche sovvertite)  e con Agitprop (organicità dell'avv. al progetto rivelatosi fallimentare di Ambrosio), vorrei sapere da Mimmo quando scrive :

    "Si arriva quindi all'epilogo della fine del 2006,quando per misteriosi motivi,l'idillio si rompe e comincia la guerra senza quartiere ".

    Questi misteriosi motivi, forse nascono- come ha scritto Agitprop- per contrastanti ambizioni, protagonismi marcati oppure l'avv. da calcolatore politico sapeva – come poi ha fatto –  di dover abbandonare la barca prima che affondasse ??
    Certamente, non è mai troppo tardi per cambiare idea e sicuramente l'avv. rispetto ai signorsì coltivati e cresciuti da Ambrosio si distingue con una certa facilità, ma credo che la coerenza -caro Mimmo tu lo sai bene – soprattutto in politica non si vede e si giudica dagli ultimi 1 o 2 anni, ma in tutta la storia, attraverso le azioni intraprese, le uscite pubbliche e quant'altro.
    Coerenza vuol dire credere in un progetto per il paese da circa 3 anni e mezzo, vuol dire credere in un' Amministrazione collusa e colpevole di questo disastro, vuol dire prendersi tutte le cattiverie di un paese tacciati come terroristi e sovversivi, vuol dire diffondere una certa cultura dell'anticamorra, della trasparenza, dell'etica di essere cittadini onesti e amministratori capaci, vuol dire rinunciare alle sirene venute da destra e da sinistra per strumentalizzare le nostre azioni.
    Usiamo quindi terminologie diverse, aggettivi diversi quando si parla di certi personaggi politici.
    Ciao

    Reply

  5. anonimo Says:

    Senza nulla togliere a tutti gli altri che scrivono su questo blog, devo dire che l'articolo in questione è il migliore che sia mai stato postato da queste parti, sia per lo stile che per le argomentazioni.
    Potrebbe benissimo figurare su una testata nazionale, se solo non si occupasse di un politico di scarsissimo profilo, i cui risultati elettorali sono sempre stati mediocri (tipicamente racimola la metà dei consensi di un suo ex compagno di partito, rivenditore di acqua minerale nonchè illetterato).
    In compenso c'è una qualità che possiede in abbondanza: la vanagloria.

    Reply

  6. anonimo Says:

    Caro Alberto io ho voluto solo dare il mio contributo a quanto scritto da Agitprop ( che brutto pseudonimo, ma non potresti firmarti con il Tuo nome?) rafforzando quando da egli scritto nell'ultima parte del post.
    La coerenza dei componenti il Collettivo non mi era sembrata in questione e  penso che non sia argomento di discussione.
    Bisogna però sottolineare che nel quadro ondivago Sangiuseppese dove uno che lo lasci a Dx la sera lo trovi a Sx il giorno dopo,l'Avv. Catapano ha dimostrato di stare saldamente da una parte.
    Ora giusta o sbagliata questa parte,Lui ci sta.Sarà per opportunismo o per Berlusconi o per la Carfagna è un problema suo,l'importante è che da 4 anni occupa lo stesso spazio.
    Al signore anonimo che mi ha preceduto vorrei dire che se il Sig. Santorelli ha preso 700 voti e domani ne prende pure 70.000, secondo me non valgono niente rispetto ai 400 voti scarsi di Catapano. In certi situazioni i voti vanno pesati e non contati.
    MIMMO RUSSO

    Reply

  7. AlbK Says:

    Come ho scritto nel commento precedente, l'avv, rispetto ai suoi colleghi "politici" (se si possono definire così le mummie viventi per alzata di mano presenti nell'ex consiglio comunale) sicuramente si distingue, sia per argomentazioni che per "carriera" politica.
    Di certo, meglio un dialogo con Catapano che con altri del tipo Menzione, Santorelli e quanti altri.
    Cmq caro Mimmo, non santifichiamo politicamente quest'uomo…Nè come eroe, nè come ribelle, nè come futuro chairman cittadino. 
    Noi facciamo le giuste valutazioni in merito a tutta la sua storia politica, recente e passata. 
    Ciao

    Reply

  8. anonimo Says:

    -Di certo, meglio un dialogo con Catapano che con altri del tipo Menzione, Santorelli e quanti altri.-

    Quindi vocenueva apre o aprirà a un dialogo con Catapano ?

    Reply

  9. anonimo Says:

    Sicuro come domani è primo maggio.

    Agitprop

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  10. TylerDurdan Says:

    Sicuro come il miele che sgorga dalle viole.

    Reply

  11. AlbK Says:

    Il dialogo a cui mi riferivo è saper mettere soggetto, predicato verbale, compl. oggetto in italiano. Non dialogo come "inciucio".

    Reply

  12. mezzalasinistra Says:

    Sicuro com'è certo che faremo la rivoluzione 😛

    Reply

  13. DerDirektor Says:

    Volevo solo fare qualche precisazione  a Sorace, che scrive "non si è parlato di abusi edilizi, di smaltimento dei rifiuti, di come il comune ha assunto per anni lavoratori ex LSU o della Protezione Civile, e addirittura ne ha fatto una lista elettorale" bhe? caro amico se non vivi + qui prima di scrivere in un blog a te amico almeno informati, non solo se ne è parlato ampiamente ma addirittura fu fatta una bella interrogazione parlamentare "Nespoli", in campagna elettorale addirittura se ne è parlato dai palchi e mi riferisco in particolare alla camorra, quindi senza prolungarmi, partecipa di + ai consigli comunali tu e forse dovrebbe farlo anche tuo padre che se non erro era un politico. Per l'altro che parla del mitico "gassosaro" oppure mr. 700 voti, oggi si trova a casa con i mal di testa e non solo, corre corre sta correndo non sa dove aggraparsi, mentre l'avv. è con il vento in poppa, e volevo ricordare a tutti che grazie agli sforzi e …. degli ex di AN, ora PDL, il nostro paese è libero o quasi, ciao.  

    Reply

  14. TylerDurdan Says:

    X mezzala: 4 di voi sono dei chiachielli.
    Li scoverò prima o poi!

    Reply

  15. anonimo Says:

    Derdirektor sai qual è la differenza tra me e te? E' che io metto nome e cognome sotto quello che scrivo, e quindi ogni fesso può venire a buttarla sul personale e sulla famiglia invece di rispondere sulle questioni. Chi sei tu? Scommetto che se ci mettiamo a parlare di te o di tuo padre la cosa comincia a bruciarti… 

    Poi: è  vero che non vado a sentire i consigli comunali, embè? Per capire che stiamo in mano a gente che fa schifo e che chi finge opposizione è uguale a loro c'è bisogno di andare a quelle pagliacciate di consigli comunali o ci vuole semplicemente un po' di intelligenza?
    Terzo: andare via da un posto che offre zero è un demerito per chi se ne va o una vergogna per chi ha reso quel paese un deserto dal quale uno appena può farlo scappa?

    Reply

  16. anonimo Says:

    il commento di sopra è di Salvatore Sorace, avevo dimenticato di firmarmi

    Reply

  17. anonimo Says:

    Allora
    1) Il post è su Vincenzo Catapano e non credo che abbia fatto una finta opposizione, forse ti riferivi a Duraccio
    2) ho nominato tuo padre non per offenderti anzi se lho fatto mi scuso, ma solo perchè tu parli di politica e lui è un ex che non vedo si è mai visto in consiglio comunale
    3) tu sei andato via e parli male di quelli che sono rimasti qui e cercano di fare qualcosa
    questo è il tipico atteggiamento di chi va via e poi ……..
     

    Reply

  18. anonimo Says:

    La discussione è sempre possibile, anche aspra, ma chi attacca personalmente un utente è un codardo. Quindi, ragioniamo nel merito.

    Nessuno ha negato che il PDL si sia battutto per la fine dell'esperienza Ambrosio. Ma il senso del post è un altro. Al centro del ragionamento c'è la sensazione che troppo spesso Catapano, o chi gli cura (male, malissimo) la comunicazione, voglia dimenticare che nell'amministrazione precedente a quella appena conclusa AN e lo stesso Catapano erano cuore pulsante della maggioranza. In pratica, per lungo tempo i nazionalalleati ed il loro leader hanno lavorato insieme al Grande Capo per affossare questo paese. Ed il Grande Capo era già il Grande Capo. Tutti conoscevano la sua storia, i suoi metodi, i suoi obiettivi. Nonostante ciò, Catapano & friends decisero di partecipare al'ennesima epopea biondista. Questo è un fatto. Come un fatto è lo stato di degrado che quasi venti anni di governo delle stesse persone e degli stessi partiti (con una piccolissima parentesi progressista) hanno garantito a questo paese. Ora, è possibile che Catapano e PdL siano diventati antibiondisti. Ma da qui ad arrogare il diritto di essere "storicamente" avversi al biondismo, ci passano un mare di case abusive, viabilità a pezzi, disinvestimenti in servizi per i giovani e gli anziani, burocrazia ingessata e tante altre belle storie contro cui l'oppositore pidiellina oggi combatte. Insomma, sono al massimo i giovani del PdL, non compromessi con certi personaggi e certe forme di politica, che potranno nei prossimi anni dimostrare di essere diversi e, spero, migliori dei leader che li hanno preceduti.

    La credibilità è qualcosa di più della battaglia del momento.

    Agitprop

    Reply

  19. anonimo Says:

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    Reply

  20. agostinocasillo Says:

    Condivido pienamente le parole di agitprop. Vincenzo Catapano viene fuori dalla stessa melma che ha prodotto il sistema di potere di cui il biondo è stato, ed in parte è ancora il padre padrone. Fino a quando quello che aveva in cambio per la sua dedizione gli è andato bene, ha sempre chiuso entrambi gli occhi. Il modo di intendere il potere e la cosa pubblica è lo stesso, gli obiettivi da raggiungere sono uguali, cambia solo la giacchetta e la cravatta al posto del maglioncino rosa. Come dice bene agitprop parlano i fatti.
    Caro avvocaticchio solo chi ha la memoria corta ci può cascare!

    Reply

  21. anonimo Says:

    Vedo in questo forum scritto spesso "abusivismo edilizio", come fosse il peggior male del paese, in un paese che non si è mai dato le regole affinchè i suoi abitanti potessero essere tali e non abusivi. Chi scrive "abusivismo edilizio" probabilmente non è residente a San Giuseppe Vesuviano ma  posta da Riccione, dove gli alberghi a 20 metri dal mare non rappresentano un disagio ambientale, perchè hanno le regole, quelle che mancano agli abusivi sangiuseppesi.
    Quelli, i scrittori di "abusivismo edilizio" sono gli stessi che scendono in piazza per tutelare la foresta amazzonica, affinche i suoi animali la possano abitare, ma dimenticano gli uomini di queste terre, che a loro dire sono dei disonesti che fanno gli abusivi (e non si parli di speculazione, tutti noi sappiamo che il 99% delle case abusive di San Giuseppe Vesuviano hanno scopi familiari). Intanto a San Giuseppe Vesuviano il Comune ha proceduto all'acquisizione di circa 20 case, ed io, in modo cattivo, voglio sperare che tra quelle ci sia anche la casa di chi scrive con spregio "abusivimo edilizio", perchè, ne sono sicuro, se è di San Giuseppe Vesuviano,  abita in una casa abusiva.  
    Mi firmo, come l'amico sopra : ProprioAgitato.

    Reply

  22. anonimo Says:

    Le regole sono fatte per essere rispettate. Chi non le rispetta non è un UOMO CIVILE  così come non lo è chi deve vigilare per far si che le regole si rispettino e non lo fa!!!!
    Se ci sono regole anzi leggi da rispettare si DEVONO rispettare. Ciò accade in tutto il mono, non vedo perchè a San Giuseppe le cose dovrebbero andare diversamente.
    Chi ha costruito una casa abusiva è e resterà UN ABUSIVO  non ci sono scuse ne giustificazioni. Le leggi ci sono e si rispettano. Non siamo in regime di anarchia. Nel bene e nel male in Italia e quindi anche a San Giuseppe c'è una democrazia. In democrazia ogni libero cittadino ha dei diritti e dei doveri. Il suo primo DOVERE È RISPETTARE LE LEGGI.

    camillo nappo.

    Reply

  23. anonimo Says:

    ah mi dementicavo… la mia casa non è stata aquisia dal comune perchè non è abusiva.
    IO NON SONO ABUSIVO

    camillo nappo

    Reply

  24. anonimo Says:

    @ commento 21.

    E' vero: lo sviluppo edilizio nel nostro territorio è avvenuto in assenza di regole. Pertanto, ha indotto a pratiche illecite. Spesso le strutture abusive avevano scopo abitativo per famiglie (prima casa) e non fine speculativo. E' quindi possibile che molte delle abitazioni siano state costruite abusivamente per l'impossibilità dei cittadini di agire all'interno della legalità. A sanare questa situazione, poi, sono intervenuti vari condoni, come quello dell'85, del 94 e quello ancora "sospeso" dei primi del duemila. Il risultato di questa rapida e disordinata crescita del cemento è sotto i nostri occhi. Oggi avremmo pure tutti (o quasi) un tetto di proprietà, ma il prezzo che il nostro paese ha dovuto pagare è altissimo. Quelli in cui abitiamo sono luoghi schifosamente brutti, squallidamente antiestetici, spesso pericolosi e antieconomici (zero antisismicità e tecnologie sostenibili). Non di rado, si è costruito più del dovuto, lasciando fabbricati incompiuti a vista, pensando magari al figlio appena nato che domani, chissà, potrebbe aver avuto bisogno di completare il terzo, il quarto, il quinto piano. Un problema reale (l'abitazione) è stato gestito in modo deviante (la costruzione bulimica e abusiva). A mio parere, tutto ciò non è avvenuto per l'assenza di regole. Non solo. L'abusivismo bulimico è stato possibile per la deliberata volontà a non fissare le regole. Nessuno degli amministratori passati ha dato priorità all'approvazione di un piano urbanistico. Farlo avrebbe significato scontentare qualcuno, elettori e no, con il risultato di veder compromesso il proprio consenso. E la rielezione. Da parte loro, i cittadini hanno preferito continuare ad abitare in paesi fatiscenti e disordinati, coscienti della possibilità di poter fare "di necessità, virtù" nello stato d'illegalità. Perché gli amministratori sono eletti dai cittadini: ne sono lo specchio.
    Per questo noi chiediamo e crediamo in una politica diversa. In una classe dirigente nuova, con una mentalità nuova. Crediamo in una Politica che sia capace di garantire servizi e soddisfare bisogni (la casa, ma non solo) nel rispetto delle regole. Ma una politica del genere ha bisogno di cittadini rinnovati, di una cultura del senso civico ben salda fra i principi della Collettività. Noi crediamo che questi cittadini esistano nel nostro paese, che siano una minoranza, stanca di sentirsi amalgamata all'indistinto che se ne fotte delle regole, se ne fotte degli altri e delle norme più elementari di "bello" e "vivibile". Come Collettivo, lavoriamo da anni per diffondere una cultura radicalmente alternativa a quella oggi imperante a San Giuseppe Vesuviano. Ci crediamo, continueremo a crederci, nonostante gli attacchi e le critiche. Nonostante le sconfitte. Perché ad imporcelo è la nostra coscienza e il nostro spirito libero. 

    Reply

  25. anonimo Says:

    sopra, Agitprop.

    Reply

  26. anonimo Says:

    Si! Camillo Nappo, lo so.
    Sei in affitto in una casa abusiva.
    ProprioAgitato.

    Reply

  27. anonimo Says:

    AgitProp a chi ti riferisci quando parli dei giovani del PDL???

    Reply

  28. anonimo Says:

    A nessuno in particolare. Mi riferivo semplicemente alle nuove leve che hanno ancora tutto il tempo di sbagliare, percorrendo le orme di chi li ha preceduti, o di fare bene.

    De libero arbitrio, ribadirebbe il Catapano.

    Agitprop.

    Reply

  29. anonimo Says:

    siete tutti in giro per le votazioni?

    Reply

  30. anonimo Says:

    Perche' vi brucia che catapano sia il prossimo sindaco di S.G.V.?

    Reply

  31. anonimo Says:

    Catapano sindaco?E' po' l'acqua to tiro co panaro.disgom

    Reply

  32. anonimo Says:

    GIURO, AGITROP??? ALIAS ALBERTO CATAPANO (BEL NOME, SUL COGNOME NON MI ESPRIMO) MI SEI SIMPATICO.
    PER PIU' MOTIVI. QUALCUNO , NE SONO SICURO, LO PUOI AGEVOLMENTE INTUIRE.
    RINGRAZIO IL COLLETTIVO DI VOCE NUEVA PER AVER DATO A ME L'OCCASIONE DI ESPRIMERE QUALCHE CONCETTO.
    DESIDERO, PERO', CHIARIRE UN ASPETTO CHE RITENGO FONDAMENTALE NELLO SVILUPPO DI OGNI NATURALE E CIVILE DIALETTICA.
    AVVOCATICCHIO ED ALTRI CONCETTI OFFENSIVI NON DEVONO CARATTERIZZARE LA VOSTRA AZIONE POLITICA.
    DENOTANO SCARSA PROPENSIONE AL GIUSTO RISPETTO CHE MERITA CHIUNQUE NON LA PENSI COME VOI.
    E, COSA ANCOR PIU' GRAVE, VI FA APPARIRE ARRABBIATI..
    CHI ODIA NON E' LUCIDO.
    ED ALLORA, CARO CATAPANO!
    NON COMPRENDO LE MOTIVAZIONI PER LE QUALI PROVI  TANTO ODIO PER IL LATINO!!
    TI VORREI TRANQUILIZZARE: NON USO IL LATINO PERCHE' AZZECCAGARBUGLI….. MA PERCHE' AMO LE NOSTRE MILLENARIE RADICI. E NON SOLO.
    COMUNQUE, SE VUOI, PUOI INTERROGARMI E VERIFICARE SE LE MIE CONOSCENZE SONO FRASI FATTE….! A PARTE GLI SCHERZI, NON CONDIVIDO QUANTO DA TE E DAI TUOI AMICI SOSTENUTO!!

    LA MIA STORIA POLITICA E' FATTA DI COERENZA AVENDO MILITATO IN UN UNICO SOLO PARTITO, DA SEMPRE.
    ABBIAMO PARLATO DI CAMORRA DAI PALCHI ED IN CONSIGLIO COMUNALE, ABBIAMO PARLATO DI POCO SVILUPPO,  DISORDINATO, DI ABUSIVISMO EDILIZIO E DI OPPORTUNITA' PERDUTE, DI VIOLAZIONI DI LEGGE E DI TANTO ALTRO.
    SOPRATTUTTO IN CONSIGLIO COMUNALE, NEL CORSO DI QUEI CONSIGLI NEI QUALI I COMPAGNI DEL TUO PARTITO FACEVANO POCO.
    MOLTO POCO.
    ANZI DI PIU'!!
    SI ACCORDAVANO CON  IL SINDACO AMBROSIO PER ESSERE ELETTI NELLA COMMISSIONE ELETTORALE.
    E' PIU' FACILE O E' PIU' DIFFICILE ACCORDARSI CON IL TUO AVVERSARIO A LIVELLO NAZIONALE? MA VALGA IL VERO!!
    ABBIAMO AVUTO CORAGGIO!  ABBIAMO RISCHIATO  E QUESTO MERITEREBBE UN PO' DEL VOSTRO AVARO RISPETTO.
    COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE  IL CONSIGLIERE DORA FRANZESE CHE, CON NOI, HA AVUTO UN OTTIMO RAPPORTO DI COLLABORAZONE E CON NOI HA FATTO OPPOSIZIONE.
    A PRESCINDERE DAI COLOR POLITICI E DALLE APPARTENENZE.
    SONO STATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE NEL 2002 CON IL SINDACO AMBROSIO. CERTO. IL MIO PARTITO AVEVA CHIESTO UNA UNIONE CON FORZA ITALIA ED AVEVA CHIESTO DI SUPERARE OGNI DIVISIONE.

    ABBIAMO CAPITO E NOTATO CHE UN MODO  DI FARE POLITICA NON ERA POSITIVO PER IL PAESE.
    MENTRE TANTI TREMAVANO DALLA PAURA AL SOL  NOMINARE L'INNOMINATO NOI ABBIAMO CAPITO CHE NON ERA GIUSTO CONTINUARE A SOSTENERE UN MODO DI AMMINISTRARE CHE RITENEVAMO SCELLERATO. GRAZIE MIMMO RUSSO ANCHE SE IO NON SONO MAI STATO A NEW YORK

    MI AUGURO CHE QUALCUNO NEL COLLETTIVO SI INFORMI SU CHE COSA E' LA BANCA MEDITERRANEA.
    SU CHE COSA E' IL MERCATO AFRICANO, SULLE MIGLIAIA DI KM DI STRADE FERRATE CHE SI STANNO REALIZZANDO NEL NORDAFRICA E SUGLI SFORZI CHE L'EUROPA E L'ITALIA STANNO FACENDO PER APRIRE NUOVE FRONTIERE AL FINE DI LIMITARE LA TIGRE CINESE E CREARE  UNO SVILUPPO PRODUTTIVO IN AFRICA DEL NORD.

    LO DICO SENZA ESSERE SACCENTE:INFORMATEVI E NE PARLIAMO.

    INFINE: OGNUNO DI VOI APPARTIENE AD UN MONDO CHE NON E' TANTO LONTANO DAL MIO. IL PAESE E' PICCOLO E SAPPIAMO CHE VIVIAMO IN UN MONDO CHE SPESSO CI STA STRETTO E , TANTE VOLTE, NON CI PIACE.
    PERO' DOVETE CREDERMI E LO DICO CON TANTO AFFETTO: NON E' FACILE RITIRARSI DI SERA A CASA E PENSARE CHE , CON I TUOI ESPOSTI , CON I TUOI ATTACCHI ,  HAI DI CERTO DATO FASTIDIO E HAI LESO  E CONTRASTATO INTERESSI  PARTICOLARI.
    IO, GRAZIE ANCH E AGLI AMICI DEL MIO PARTITO ED ALLA MIA FAMIGLIA CHE MI HA SEMPRE SOSTENUTO L'HO FATTO.
    NON SONO DI FERRO E NE' VANAGLORIOSO, COME QUALCUNO HA SCRITTO: HO AVUTO PAURA, HO TEMUTO REAZIONI, ANCHE E SOPRATTUTTO PER I MIEI FAMILIARI, MA HO SEMPRE PENSATO CHE SE QUALCHE ERRORE AVEVO COMMESSO, ERA STATO IN PERFETTA BUONA FEDE. HO CREDUTO DI ESSERE NEL GIUSTO E NON MI SONO PIEGATO.TUTTI SBAGLIANO ED IO PIU' DEGLI ALTRI.
    MA, CREDETEMI, HO AVUTO RISPETTO ANCHE PER I VOSTRI SFORZI , PER LE VOSTRE IDEE CHE SEBBENE DIVERSE DALLE MIE ,SONO ALTRETTANTO PULITE.
    CON L'AUGURIO CHE TUTTO CIO' CHE NOI, ED IO IN PARTICOLARE, NON SIAMO STATI CAPACI DI FARE, POSSA ESSERE REALIZZATO DA VOI. SE  SARETE IN BUONA FEDE( NE SONO SICURO) AVRETE IL MIO APPOGGIO.
    SE IN BUONA FEDE IL PAESE NE BENEFICIERA'.
    POST SCRIPTUM: ALBERTO CATAPANO, IL LATINO E' TUTTO CIO' CHE PENSI , LE TUE REGOLE, IL TUO MONDO, LA TUA LEGGE , I TUOI USI, I TUOI COSTUMI. ANCHE IL TUO COGNOME!!(GRECO PER L'ESATTEZZA!!)
    CHE PIACCIA O NO A TE ED AL BUON  MARX. 

      SENZA RANCORE!
     IN BOCCA AL LUPO!
       

     

     

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  33. anonimo Says:

    POST PRECEDENTE:VINCENZO CATAPANO

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  34. AlbK Says:

    Scusa Vincè, ma Agitprop non è il mio Nome utente. Il mio è questo con cui ti scrivo.

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  35. anonimo Says:

    Mi dispiace deludere Catapano, ma non sono Alberto. Agitprop è il nickname che uso su questo blog. Il mio vero nome è Antonio Borriello.

    Mi complimento con Catapano per il suo intervento. Per la pacatezza delle parole, al di la delle posizioni non proprio condivisibili. Preme anzitutto chiarire un punto, che speravo fosse leggibile nel post e nei commenti che l'hanno seguito. Non ho alcuna avversione personale verso Catapano. Nessuna. La mia è stata, e sarà, sempre una valutazione politica.

    Come spesso avviene su questo blog, e come per attitudine capita di fare nella vita, il mio modo di ragionare è sempre alla ricerca di un profilo di leggerezza, da cui derivano le affermazioni ironiche più o meno riuscite rintracciabili in quanto scritto. Da qui, la provocazione sul latino e quella che confermo sul colore tremendo della cravatta (de gustibus, direbbe Catapano). Spero che non si voglia togliere al sottoscritto ed al Collettivo una delle poche armi dialettiche rimastaci: l'artificio goliardico, la provocazione, la battuta. Soprattutto, come in questo caso, quando questi strumenti sono utilizzati in modo non volgare, né offensivo.

    Detto ciò, ribadisco il mio giudizio politico. Ritengo Catapano corresponsabile per la situazione di degrado amministrativo, economico, culturale e politico di questo Paese. Nel ribadirlo, sottolineo un dato di fatto: l'apporto numerico e qualitativo che Catapano ed AN a suo tempo hanno dato al ritorno in auge del Grande Capo. Per anni, AN ha sostenuto la maggioranza e Catapano ha ricoperto il ruolo politico più alto all'interno del Consiglio comunale, quello di presidente. E siccome né Catapano, né i dirigenti ex nazionalalleati comunali, provinciali e regionali sono nati ieri, sapevano all'epoca quello che ben sanno oggi, ovvero che il sistema di potere e costruzione del consenso biondista è geneticamente dannoso per la collettività. Un sistema noto a tutti. Ora, Catapano e la fu AN poi PdL si sono ricreduti? Confermo e mi compiaccio. Ma il punto è un'altro. Perché il post criticava il vuoto di memoria, l'assenza totale a questo riferimento storico recente nella comunicazione politica del leader pidiellino. Un dato che considero poco rispettoso verso gli elettori ed i cittadini.

    Per quanto concerne simmetrica corresponsabilità di alcuni dirigenti e consiglieri del PD, in particolare Duraccio, mi pare che questo blog e questo Collettivo non abbiano mai lesinato critiche. Al contrario, più volte hanno portato all'attenzione della cittadinanza l'incoerenza comportamentale di certi personaggi, troppo inclini alla tutela dei propri interessi, piuttosto che a quelli della collettività. Una critica che abbiamo mosso sempre da posizione esterne al Partito Democratico perché, come Catapano forse non ignora, nessuno dei membri del Collettivo è tesserato o militante attivo di alcun partito politico italiano. 

    Personalmente, ritengo che la Politica sia il più nobile dei gesti, il mezzo migliore per dare un senso alla propria esistenza. Sono portato, pertanto, a considerare in modo tendenzialmente positivo tutti quelli che vi si dedicano con passione ed onestà. Gli indifferenti mi provocano fastidio e rabbia. Di pari passo, però, ritengo che le scelte di vita, ideali e di prassi, lascino un segno indelebile nella rispettabilità e nella storia di ognuno. Per questo, pur apprezzando la "conversione antibiondista" di Catapano e del PdL, continuo a credere che questa sia meramente strumentale, funzionale cioè alla sostituzione di un sistema di potere dannoso con un altro. Una convinzione radicata nel profondo della mia coscienza, supportata dall'evidenza empirica, dalla constatazione della prassi politica che caratterizza il PdL nazionale e locale. Un partito che, forse al netto della buona volontà e della buona fede di militanti e dirigenti di base, non ha ancora avvertito l'esigenza di esautorare, almeno temporaneamente, un personaggio come Cosentino da tutti gli incarichi esecutivi e politici. 

    Pertanto, caro Catapano, io non la odierò mai e dispiace che abbia colto astio nelle mie parole. Non la odierò mai, fin tanto che si continui entrambi a dialogare nel rispetto reciproco. Ma non per questo rinuncerò alla critica verso la gravissima azione di devastazione che il suo partito sta attuando contro questo Paese e questa Regione. Non rinuncerò mai alla difesa di alcuni principi sacri della Costituzione e dell'Etica che storicamente la sua parte politica (MSI, AN, PdL) ha calpestato. E questo perché, detto molto francamente, ritengo che la storia politica dei movimenti e partiti in cui ha militato sia geneticamente e culturalmente incompatibile con la mia coscienza e con tutto ciò che considero importante a questo mondo.

    Senza rancore, Agitprop.

    PS: sul passaggio rispetto al "mercato africano" mi premeva soltanto mettere in luce l'inutilità totale del concetto nel contesto dell'intervista. Pur non essendo un esperto, come forse nessuno fra gli scriventi, non ignoro le potenzialità dei mercati emergenti del Maghreb e del Mashrek, che d'altronde sono naturali e storiche estensioni strategiche di politica estera e commerciale del nostro Paese. O meglio, lo sono state fino a poco prima che i governi Berlusconi cominciassero a fare a pezzi quel poco di credibilità internazionale che l'Italia aveva in quel versante del mediterraneo (situazione certamente non attenuata dal disastroso accordo siglato di recente con la Libia, né dalla relazione energetica che ci lega da sempre all'Algeria). Per quanto riguarda la situazione più strettamente locale, relativa cioè al settore del tessile ed alle sue possibilità di sbocco nei mercati emergenti suddetti, mi pare ancora davvero prematuro considerare l'area nordafricana e mediorientale un atout commerciale per il nostro malandato distretto. Soprattutto perché i dati parlano di una regione molto poco export led e, quando possibile, orientata verso tutt'altri mercati (ovviamente quello europeo). Insomma, per contrastare la superpotenza cinese mi sembra davvero poca roba (e perché mai poi dovremmo farlo? E perché proprio in un settore a forte impiego di manodopera non qualificata come il tessile? Per amore delle cause perse, immagino). In realtà (e questo era il cuore della battuta), non vedo cosa c'entri tutto questo con le priorità politiche per SanGiuseppe Vesuviano, dove mi pare difficile strutturare  una rete di relazioni commerciali con l'altra sponda del Mediterraneo, se nemmeno riusciamo ad avere delle strade decenti, una rete fognaria funzionale, un livello pur minimo di servizi di assistenza, per non parlare di meccanismi di supporto alle PMI, soprattutto a quelle poche con vocazione internazionale. Quindi, bando alla sbagliatissima saccenza di entrambi, sarebbe meglio parlare d'altro, riservandoci il gusto del dibattito sui grandi scenari ad una chiacchierata privata in altra sede.

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  36. anonimo Says:

    Caro Catapano dimentichi che l'accordo con Ambrosio e la nomina a Presidente del Consiglio l'hai concordata con Tonino prima del ballottaggio e senza consultare ne quelli del tuo partito ne i vertici di Napoli. Hai tradito prima gli amici di A.N. poi il candidato sindaco Casillo e poi tutte le persone che ti avevano votato prima del ballottaggio;ora vuoi nasconderti dietro al fatto che era stato Napoli a chiederti di sostenere Ambrosio:BUGIARDO.   Se Ambrosio avesse vinto senza il tuo carognesco appoggio,col binocolo che avresti fatto il presidente del consiglio.   Hai spaccato A.N. lo hai portato ai minimi storici con il tuo spaurito gruppetto e ti vanti di tutto questo? Magra consolazione.Chissa' forse anche il ruolo di sindaco sara'per te solo una chimera.      

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  37. anonimo Says:

    Caro Catapano

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  38. anonimo Says:

    Caro Catapano

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  39. anonimo Says:

    Caro Agitprop non condivido molto di quello che hai scritto ma su un punto la vediamo allo stesso modo: Il paese è allo sfascio per colpa dell'Amministrazione Ambrosio, con la collaborazione non secondaria di Catapano!!!
    La redenzione Catapaniana non è basata su etici motivi che lo portano in contrasto con il modo di fare del grande capo, ma è semplicemente dovuta a voglia di protagnonismo, a lungimiranza sulla durata dell'amministrazione Ambrosio e tanto, ma tanto, opportunismo, vedi anche e soprattutto l'alleanza con Del Lorenzo, che durante la scorsa consiliatura ha fatto passaggi maggioranza-opposizione in base ai suoi personalissimi interessi!!!
    Abbiate bontà e bun senso, nessuno vi toglie i meriti della recente lotta all'amministrazione Ambrosio ma la vostra politica rimarrà per sempre segnata dall'opportunismo degli ultimi anni e sarà difficile capire fino a dove vi spingono gli ideali e dove iniziano gli interessi personali!!!

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  40. anonimo Says:

    Opportunismo degli ultimi anni?Ideali? Interessi personali?

    Ma che stai scrivendo sul blog del PD?

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  41. anonimo Says:

    Scusate ma perche' ve la prendete con Catapano visto che e' solo per merito suo se l'amministrazione Ambrosio e' caduta?Senza di lui saremmo ancora a subire la scellerata e allegra governabilita'BIONDISTA.

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  42. anonimo Says:

    caro avvocaticchio, dopo aver letto le prime tre righe del tuo banale concetto espresso mi sono riaddormentato.
    Buona notte

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