NAPOLI E PROVINCIA : SALE A 55 IL NUMERO DI OMICIDI NEL 2007

giugno 7, 2007

News

E’ avvenuto IERI pomeriggio intorno alle 18

Uomo ucciso in un agguato a Torre del Greco

 

Agguato mortale IERI pomeriggio a Torre del Greco.

La vittima si chiamava Giuseppe Terra e aveva 52 anni. L’omicidio è avvenuto intorno alle 18.Secondo quanto si è appreso, Serra stava percorrendo via Campania quando è stato affiancato da un ciclomotore con a bordo i due killer che lo hanno ucciso sul colpo. L’assassinio è avvenuto a poca distanza dalla caserma dei carabinieri.Serra era un affiliato al clan Falanga, attivo e dominante a Torre del Greco. Era uscito un anno fa dal carcere dopo aver trascorso 25 anni in cella.Con quello di oggi sale a 55 il numero degli omicidi commessi nel 2007 nel napoletano, già 4 le persone uccise in questi primi 6 giorni di giugno. Sui 55 omicidi, 47 sono maturati in ambienti di camorra.

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No Responses to “NAPOLI E PROVINCIA : SALE A 55 IL NUMERO DI OMICIDI NEL 2007”

  1. CorrectstyleO Says:

    Mentre si consumava l’ennesimo omicidio a Torre del Greco a pochi metri di distanza Gianfranco Fini e Luigi Bobbio parlavano di legalita’, in occasione del comizio elettorale del candidato a sindaco della loro coalizione!!!

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  2. locomotivando Says:

    PENSIERI

    UN ALTRO MORTO DI CAMORRA : NN SIAMO CARNE DA MACELLO!

    Ormai, gli omicidi sono entrati a far parte della nostra vita, sono una consuetudine.Per noi napoletani, o meglio noi vesuviani, il morto è cosa normale! Fa senso, ci provoca un colpo al cuore, quando ne vediamo di nuovi alla tv, ma un attimo dopo nn è successo niente, si ritorna alla vita di prima. Oramai, nessuno ci fa più caso, appartiene alla routine. Si spara per pochi soldi, la vita di un uomo la si può comprare facilmente. Ecco perchè tutti composti nella fila indiana, perchè si sa : la camorra vede e provvede, la camorra nn dimentica, ricordati che, prima di fare qualcosa, è meglio che ti guardi bene dal vedere se la tua azione è nel rispetto delle regole della criminalità organizzata.

    Oggi, tutto quello che noi chiamiamo libertà, nel vesuviano, è quanto ci viene concesso di fruire, con magnanimità, liberamente dalla camorra: liberi di fare tutto quello che lor signori ci permettono di fare. Qui, nel profondo sud, esiste la legge, una facciata elegante di una giustizia scadente, e il “codice della malavita”, questo conduce la società al severo rispetto di un numero corposo di regole che trovano una generale osservanza e severo asservimento del cittadino. Se la legge dice -Fai questo!- l’individuo nn avrà difficoltà a trasgredire il comando, ma se il dire -Fai…nn fai…- proviene dalla cultura camorristica, allora la pressione psicologica esercitata dal comando, che sembra avere provienza quasi religiosa, sarà talmente forte da muovere il soggetto verso la stella polare del rispetto.

    Riuscirà la politica e la società civile a distruggere questo male endemico che esaspera le nostre vite, che taglia i nostri futuri, che cancella le nostre speranze e ci priva dei nostri beni fondamentali?

    Ancora, oggi, nel 2007, a parlare del dir.alla vita in una società, che si definisce, democratica ed evoluta !?! Molti provano orrore e sdegno quando la tv ci presenta decapitazioni di guerra, ma questi morti di casa nostra come si commentano? Siamo davvero evoluti o quello osserviamo è solamente uno sviluppo frenetico senza morale e senza scrupoli?

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