Digitale Terrestre: proviamo a fare un bilancio?

gennaio 20, 2010

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 Da più di un mese ormai è avvenuto in Campania il fatidico switch-off, e cioè il passaggio dalla tradizionale tv analogica alla moderna e interattiva tv digitale terrestre.
Moderna e interattiva tra virgolette, perchè i problemi legati al passaggio sono stati, sono e saranno numerosissimi.
Un elenco dei principali problemi lo si può trovare qui: www.corriere.it/economia/09_gennaio_30/grasso_433b436a-eea1-11dd-ba39-00144f02aabc.shtml.

Due sono, secondo Grasso, i problemi di fondo connaturati alla tecnologia stessa:

1)La tecnologia del Dtt è una tecnologia pesante, ha bisogno di molti trasmettitori, più potenti e più capaci dei mille e mille vecchi tralicci con cui, in cinquant’anni di storia, la Rai è riuscita a «illuminare» l’intero Paese.
2)Per mantenere attivi i trasmettitori ci vuole un enorme impiego di energia in un paese dove l’energia si compra a caro prezzo.

Io aggiungerei altri due problemi, un pò più legati alla quotidianeità di ogni singolo cittadino:

1) Quanto avete speso di tasca vostra per avere un miglioramento tecnologico che non avete richiesto? Decoder, antennisti, schede mediaset premium, la 7, dahlia, comportano delle spese, che non tutti erano pronti ad affrontare.

2) Siete soddisfatti di questo presunto miglioramento tecnologico?

Per quanto mi riguarda, ho notato solo una pletora di canali locali assolutamente inutili, neomelodici a gogo, televendite, film di Totò (rispettabilissimi) e tanta feccia mediatica, Oltre a ciò. i soliti canali Rai e Mediaset più qualche aggiunta interessante ( …Raistoria…) che sicuramente non sarebbe stata sufficiente per spingermi all’acquisto di un decoder DTT senza che ne fossi stato obbligato.
Nel frattempo ho dovuto acquistare tre decoder, uno per ogni stanza, per una cifra vicina ai 100 €.

Tutto ciò ha un nome, determinismo tecnologico.

Negli ultimi trent’anni la specie umana è stata protagonista di uno sviluppo tecnologico rapidissimo e sempre più diffuso.
Ad ogni esaltante novità tecnologica, e soprattutto nel caso di quelle legate alla comunicazione, ne è seguita un’altra ancora più sorprendente.
E questo ha convinto molti del fatto che è la tecnologia stessa a spingere in avanti il progresso umano; così come sempre la tecnologia, o meglio il suo continuo sviluppo, costituisce l’obiettivo principale di questo progresso.
Questo è quello che si chiama ‘determinismo tecnologico’. E cioè asserire che la diffusione della tecnologia è arrivata a tal punto da essere la causa delle trasformazioni più evidenti ma anche più profonde della nostra società.
E se questa interpretazione della realtà contemporanea è esatta allora non è più l’uomo a scegliere la direzione del suo progresso, bensì è la tecnologia stessa a scegliere per lui.[www.mediamente.rai.it/home/TV2rete/mm9899/aforismi/990511.htm]
E’ esattamente quello che il nostro governo ha fatto: ci ha detto che la tecnologia avanzava e noi non potevamo fare altro che adeguarci, a spese nostre.
Dimenticando [è un eufemismo, ovviamente lo sanno benissimo, perchè il loro interesse è un altro]che sono gli uomini che fanno avanzare le tecnologie, sono loro che decidono se, quando e come usarle. 

Sarei molto grato ai lettori del blog se rispondessero alle due domande poste sopra in merito alla spesa sostenuta e al grado di soddisfazione percepita. 


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10 Responses to “Digitale Terrestre: proviamo a fare un bilancio?”

  1. merkio5 Says:

    Io effettivamente ho speso circa 130 euro per i digitali.
    In più, dopo pochi giorni, gli apparecchi non funzionavano bene ed ho dovuto chiamare un’antennista che ha riparato l’antenna ad un costo di 30 euro. 
    Oltre a questi 160 euro ho dovuto acquistare anche un televisore nuovo (il vecchio aveva la presa scart difettata)

    Che dire una vera e propria rapina "legale".

    Oltre al danno c’è anche la beffa
    in quanto   il nostro tanto amato premier ha fatto "sfondare" aziende alquanto sconosciute come "DIKOM, TELESYSTEM, XDOME, ITEK e tante altre" con un quasi palese conflitto d’interesse.

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  2. anonimo Says:

    Sconosciuta? Telesystem? Ma dove vivi? Guarda sui tetti e troverai "qualche" parabola…
    E cosa ha a che vedere il conflitto di interessi con queste aziende?

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  3. anonimo Says:

    per qualsiasi problema relativo alla digitalizzazione rivolgersi al muflone

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  4. anonimo Says:

    io ho dovuto montare la Megatron con sistema Step. Per prendere altri canali, come Bento channale, che sono più sfartapioli, ho dovuto chiamare un jembo specializzato. Per farlo salire sul tetto, ho duvuto fittare un Plestamer automatico. Un’avventura costatami € 20,00.

    pace, faire

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  5. anonimo Says:

    Quattro ipotesi sull’autore del commento #2, che in tutta la faccenda non ci vede nessun conflitto di interessi:

    – E’ un antennista simpatizzante del PDL.
    – E’ un dipendente Telesystem simpatizzante del PDL.
    – E’ semplicemente un salame simpatizzante del PDL.
    – E’ Gasparri.

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  6. anonimo Says:

    per me e’ o frat!

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  7. anonimo Says:

    Ma quale frat? O frat ro…

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  8. anonimo Says:

    o’ frat e l’atennist cioe’ e Berlusconi    babb!!

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  9. TylerDurdan Says:

     Bella chiavica di discussione, utenti anonimi, complimenti.


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  10. anonimo Says:

    Olloc, o frat ha rispost…

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