CINEFORUM

ottobre 7, 2006

News

Circolo Vizioso RAnus

"Mimmo Beneventano"

in collaborazione con il collettivo "Voce Nueva"  

presenta

Ciclo di film a tema:

"FRAMMENTI DI STORIA ITALIANA, TRA VERITà E VERSIONI UFFFICIALI"

Programma:

12102006: SALVATORE GIULIANO, di Francesco Rosi

19102006: IL CASO MATTEI, di Francesco Rosi

26102006: IL MURO DI GOMMA, di Marco Risi

02112006: CENTO GIORNI A PALERMO, di Giuseppe Ferrara

Be Sociable, Share!

10 Responses to “CINEFORUM”

  1. anonimo Says:

    Che merde….

    Luigi

    Reply

  2. anonimo Says:

    Gente sporca dentro e fuori!!!!!!!!!!!!!!

    Boicottiamoli!!!!!!!!!!

    Propongo un iniziativa: un volantino su cui scrivere i prodotti che contengono metalli pesanti (la maggior parte di consumo diffussissimo) pubblicati da Beppe Grillo e rilevati dalle analisi del dottor. Montanari e da sua moglie dottoressa Gatti( ricercatori di fama mondiale)!

    P.S. Nessuna azienda ha replicato con lettere di chiarimento o azioni legali!!!!!!é troppo chiaro il perchè!

    Reply

  3. anonimo Says:

    NAPOLI – Mozzarelle di bufala agli steroidi. Migliaia di confezioni di anabolizzanti sono state sequestrate in nove allevamenti nel Casertano. Mille e cinquecento animali chiusi nelle stalle fino a nuovo ordine del magistrato. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Napoli hanno eseguito 36 decreti di perquisizione nei confronti di presunti appartenenti ai clan dei casalesi che rivendevano specialità medicinali illecitamente importate dall’Albania, dalla Spagna e dalla Corea.

    Pericoli per i consumatori dei prodotti “drogati”. In una nota dei carabinieri è scritto che sono state sequestrate centinaia di confezioni di somatotropina utilizzata per incrementare la produzione del latte e l’ingrasso degli animali destinati alla macellazione. “Questo ormone – è sottolineato in una nota dei Nas – è in grado di stimolare nell’uomo la replicazione di cellule tumorali della prostata, del colon e della mammella e può risultare pericoloso per la salute dei consumatori di latte, carne e loro derivati”.

    L’avvertimento dei carabinieri ha allarmato le associazioni dei consumatori. Il presidente di Adoc Carlo Pileri ha chiesto a gran voce “controlli urgenti e un pronunciamento chiaro ed inequivocabile del ministero delle Politiche agricole. Senza creare allarmismi – si legge in una nota – bisogna fare chiarezza in fretta su una vicenda dai potenziali danni ingenti per la salute dei cittadini e per la nostra economia”.

    Il gruppo criminale denunciato dai carabinieri del Nas era composto da grossisti di farmaci, veterinari e imprenditori agricoli; coinvolto anche il titolare di una piccola azienda farmaceutica campana. Nel corso dell’operazione, oltre agli allevamenti ed ai farmaci utilizzati per le bufale, sono stati sequestrati anche quattro litri di olio di hascisc e 687 confezioni di un farmaco ad azione analgesica classificato come stupefacente. Il valore complessivo dei beni sequestrati è di circa cinque milioni di euro.

    Il blitz dei carabinieri segue una simile operazione del febbraio scorso che portò alla cattura di 25 persone appartenenti ad un’associazione criminale che somministrava farmaci dopanti e Viagra ai cavalli da corsa per ottenere illeciti profitti sulle scommesse.

    da Repubblica.it

    prodotti D.O.C.

    Di Origine Controllata (o anche prodotti Di Origine Camorristica, fate voi)

    Reply

  4. albertocatapano Says:

    è vero che le mozzarelle….però lasciatemi dire : TOCCATEMI TUTTO MA NON LE MOZZARELLE…che ci siano steroidi o quant’altro ma chi cazzo se ne fotte…scusatemi ma non resisto a quella di bufala…ciao e nun ce pensa!!

    Reply

  5. anonimo Says:

    Albà nessuno vuole boicottare le mozzarelle di bufala… era solo un appunto su quello che succede in campania. Non si può criticare chi ci governa a livello regionale e poi non dire niente quando pezzi di merda come questi fanno quello che vogliono.

    Reply

  6. anonimo Says:

    Lettere, telefonate mute e anche un isolamento ambientale che mette paura

    Ora lo scrittore che con il suo best seller ha sfidato i clan deve vivere blindato

    Minacce camorriste a Roberto Saviano

    finisce sotto scorta l’autore di Gomorra

    NAPOLI – Minacce allo scrittore che ha raccontato la camorra imprenditrice e le storie della faida di Scampia. Lettere minatorie, telefonate mute. E anche un isolamento ambientale che mette paura forse più delle intimidazioni. Adesso dovranno essere adottate nuove misure di protezione per Roberto Saviano, 28 anni, l’autore del libro-inchiesta “Gomorra”, edito da Mondadori, da cinque mesi in testa alle classifiche e vincitore del premio Viareggio Repaci. Il prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, ha aperto un procedimento formale che passerà al vaglio del comitato provinciale per l’ordine pubblico.

    Lo rivela il settimanale “L’espresso”, con il quale Saviano collabora, nel numero che sarà in edicola oggi. Esponenti di primo piano della camorra campana come Michele Zagaria e Antonio Iovine, il più celebre Francesco Schiavone soprannominato “Sandokan”, “hanno mal tollerato – si legge nel lungo servizio – il successo di Gomorra, che ha imposto i loro traffici all’attenzione nazionale”.

    Non solo. I clan si sono anche “infuriati per la sfida che Saviano ha portato nel loro feudo, nella Casal di Principe che negli anni ’90 aveva il record di omicidi”. Lo scrittore, ricorda “L’espresso”, si è presentato sul palco della cittadina casertana il 23 settembre scorso, insieme al presidente della Camera Fausto Bertinotti, nell’ultima di quattro giornate di mobilitazione anticamorra aperta dal ministro della Giustizia Clemente Mastella.

    Saviano “ha chiamato i padrini per nome – scrive il settimanale – “Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra paura, se ne devono andare da questa terra””. Ma se l’ira della camorra poteva essere messa nel conto delle reazioni che un libro coraggioso come “Gomorra” e i reportages realizzati dal giovane scrittore avrebbero suscitato, altra cosa è l’emarginazione seguita alle sue denunce. “Colpisce il disprezzo delle autorità locali – accusa “L’espresso” – testimoniato dalle bordate di Rosa Russo Iervolino. Il sindaco partenopeo, nel consegnare a Saviano il premio Siani, lo ha definito “simbolo di quella Napoli che lui denuncia”, offendendo sia l’autore sia la memoria del giornalista ammazzato 21 anni fa”.

    Ma c’è anche chi si sta mobilitando per non lasciarlo solo. Un appello improvvisato in sostegno di Roberto Saviano ha raccolto, evidenzia il settimanale, “firme di scrittori e lettori: tra i primi Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Poche righe che denunciano “un isolamento fatto da ciò che non ti fanno e che vogliono farti credere ti faranno. Ma intanto ti fermano, creano diffidenza intorno, screditano, insultano, allontanano tutti dalla tua vita perché mettendo paura ti creano attorno il deserto. A questo punto devono venire fuori altre voci”.

    Intanto a Napoli la camorra continua a colpire e a fare soldi. Il Viminale lavora a un piano per la città. I firmatari dell’appello non vogliono fermarsi alle parole. Pensano a una grande manifestazione che dovrebbe svolgersi proprio in provincia di Caserta. Nella terra d’origine dello scrittore, e di quella camorra che vorrebbe mettere a tacere chi ne ha denunciato pubblicamente gli intrecci e gli inganni.

    da: http://www.repubblica.it

    ciccio turchetti

    Reply

  7. anonimo Says:

    15 ottobre 2006

    STAND UP

    CONTRO LA POVERTA’.

    ALZATI PER GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO

    L’appello STAND UP! verrà lanciato in tutto il mondo dalle 12.00 di domenica 15 alle 12.00 am di lunedì 16 ottobre

    x info:

    http://www.millenniumcampaign.it

    a.fenizipratesi@millenniumcampaign.it

    ciccio turchetti

    Reply

  8. anonimo Says:

    Ho comprato l’espresso, farò fotocopie dell’articolo su Saviano, in modo che potete dargli uno sguardo.

    Ps Ma che fine ha fatto Tyler Durden???

    Reply

  9. chuncho Says:

    è morto.

    Reply

  10. anonimo Says:

    Impossibile. Non si può uccidere il demonio.

    Reply

Leave a Reply