Beirut

luglio 4, 2009

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scoppio11

3 luglio 2009, una bomba (probabilmente innescata a distanza) esplode alle 11,29 in pieno centro ferendo seriamente 1 persona e riportando danni ad automobili ed edifici vicini. Non siamo a Beirut, ma a San Giuseppe Vesuviano. Dopo l’intimidazione di qualche settimana fa ad un vigile urbano, dopo i colpi di pistola sulla saracinesca di un esercizio commerciale, ancora un’altro episodio di violenza. Viene da chiedersi: "Cosa fanno i nostri amministratori?". La camorra spara, la politica tace.

Foto da unapagina

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23 Responses to “Beirut”

  1. anonimo Says:

    ho sentito in un bar una improbabile lettura del fatto: “sono stati i talebani; con tutti questi marocchini in giro che ne sai.” Forse l’avventore non sapeva delle intimidazione al vigile nè degli spari alla saracinesca (poco compatibile con i talebani).

    O forse perchè è molto più conveniente e tranquillizzante dare la colpa ai talebani. O forse perchè tutta la ragioneria prevalente spinge ad andare lontano, anche se non spiega niente; così non ci poniamo problemi che dovremmo vedere appena apriamo gli occhi.

    Sono stati i cinesi a rovinare il commercio a S. Giuseppe; il sindaco ci fa godere con le zeppole e i ciucci; berlusconi dice che la crisi è frutto della paura, un po’ di coraggio e tutto passa; gli immigrati vengono per stuprare, rubare, togliere il lavoro; il superenalotto può risolvere i miei guai e farmi diventare arcimiliardario.

    Un po’ di certezze e tutto passa.

    Ma dove sta quel vecchietto che ci pone il problema: popolo, po’ questo è un chiodo o una …. costringendoci a ragionare (ammetto che è un po’ faticoso ma, penso, necessario)

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  2. anonimo Says:

    Penso che sia arrivato il momento di formare una forza civica democratica, liberale e politcamente capace, che sia libera dai soliti giochi politici locali e clientelari.

    Una forza che sia capace di proporre e realizzare un credibile progetto orientato allo sviluppo questo paese.

    E il collettivo Voce nueva? cosa vuole fare grande? Vuole assumersi qualche responsabilità oppure si limiterà a fare “informazione” e proporre concerti?i

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  3. anonimo Says:

    Sono d’accordo con mezzala che la politica tace mentre la camorra spara. Una intimidazione del genere non si vedeva dagli anni di fuoco fine anni 80-inizio anni90.

    Il momento per formare una forza civica e liberale, noi lo abbiamo sentito circa 3 anni orsono. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti affinchè questo progetto dia i suoi frutti.

    Aiutateci a continuare diceva lo slogan dell’ultima festa di autofinanziamento.

    Innanzitutto ringraziamo coloro i quali hanno creduto, hanno sostenuto e continueranno a sostenere questo progetto, ma non basta !!! Dobbiamo essere in tanti e per questo abbiamo bisogno dell’aiuto concreto e delle idee di tutti quelli che hanno a cuore le sorti del proprio paese.

    Stay tuned on !!!!

    Albert_k

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  4. mezzalasinistra Says:

    Caro commento n.2, noi siamo da sempre disponibili ad un dialogo con la parte sana del paese. Da “grandi” vorremmo essere partecipi di un cambiamento e di uno sviluppo di San Giuseppe Vesuviano, se voi ci siete, battete un colpo 😉

    Reply

  5. anonimo Says:

    si. ma vogliamo andare avanti o ci crogioliamo nella sentita esigenza di un “nuovo progetto”. Vogliamo comiciare a dire in cosa di sostanzia il nuovo progetto; chi peniamo sia la parte sana del paese? dove sta? cosa dice? su cosa si impegna?

    Non si muove mai un cazzo se non passiamo alla articolazione dei contenuti del progetto.

    Certo che possiamo essere rozzi, sbagliare campo di intervento, riceve più rampogne che apprezzamenti. Ma se non si comincia non si pocede nè si arriva.

    Anche questo commento si limita a porre una esigenza, ma se la si eccita, la fantasia può certamente sbizzarrirsi sui contenuti.

    Uno dei motti del maggio francesce fu “l’immagination au poivoir”.

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  6. anonimo Says:

    Ciò che posso dirvi è di guardarvi intorno, sia a destra che sinistra, dove ci sono persone valide, con principi e valori radicati, che vogliono seriamente contribuire a cambiae le cose. Se posso…Mi sembrate troppo chiusi nel vostro gruppo….Cmq vi ripeto che nel paese ci sono menti in fermento..

    Reply

  7. anonimo Says:

    AL MIO AMICO DAI COMMENTI ANONIMI

    Le tue parole non sono solo condivisibili,sono musica,suonano come una carica di cavalleria in grado di scuotere le coscienze del nostro Paese.

    Peccato che dette in forma anonima non valgono niente.Come ho già scritto più volte quell che io apprezzo di questi ragazzi (Vocenueva) è che ci mettono la faccia,e nella terra dell’abusivismo selvaggio e delle lettere anonime vale tanto,anzi tantissimo.

    Invece Tu dici delle cose importanti ma poi non gli dai valore,Ti nascondi dietro una tastiera e sproni gli altri a fare la rivoluzione.

    No,non va bene!A San Giuseppe abbiamo bisogno di gente coerente con la faccia pulita e non di cattivi maestri.Abbiamo bisogno di persone di cultura come Te che spiegano al popolo che mettere l’auto sul marciapiedi è un’atto deprecabile,che andare dal politico Pingopallino ( come dice Agostino ) per fare lo scrutatore è eticamente sbagliato,che andare a casa dell’assessore XY per costruire la casa abusiva è un reato penale oltre che un’abuso nei confronti della società civile,anche a San Giuseppe che è tutto abusivo.

    E’ giusto che la società civile si deve unire per mandare a casa questi signori che gestiscono la cosa pubblica come un’affare privato,ma per

    farlo bisogna creare un’alternativa,bisogna essere propositivi.Io propongo di cominciare a fare una seria raccolta differenziata e richiamare gli operatori ecologici quando mischiano i rifiuti ( il martedi,giovedi e sabato che sono i giorni dell’indifferenziato)presentandoci in massa al comando Polizia Locale a denunciare per iscritto il fatto.

    Immaginate lo shock di questi apprendisti stregoni che vogliono assumere le guardie zoofile per multare i cittadini inadempienti?Non potrebbero più dire che il fallimento della R.D è colpa dei VV.UU che non fanno le multe.

    Quando cominciamo?

    MIMMO RUSSO

    Reply

  8. anonimo Says:

    non colgo la differenza di valore tra il firmare o limitarsi a non firmare.

    Mi pare molto più importante il contenuto (se c’è) che il soggetto.

    Se l’autore dei rilievi critici non fosse il conosciuto personaggio direi che qualcuno si muove; invece sono costretto a registrare un silenzio un po’ assordante sulle provocazioni che ho lanciato.

    Al momento ciò che mi piacerebbe cogliere non è tanto il nome di chi le raccoglie, ma il senso delle sue (meglio: se loro) posizioni (positive o negtive che siano).

    Al noto amico (e a chi ha interesse) voglio solo dire: non conosco maestri nè buoni nè cattivi.

    Ma solo cose condivisibili, apprezzabili o meno. Per quanto mi riguarda abolirei i maestri, lasciando solo quelli che non si limitano a trasferire conoscenze ma sono capaci di eccitare curiosità e voglia di saperne di più, e instillare un senso critico da rendere il discepolo un capace contraddittore.

    A mia opinione, le rivoluzioni non si fanno perchè qualcuno sprona gli altri ma solo se matura una diffusa coscienza della necessità del cambiamento. Ed è anche vero che tutti i movimenti di cambiamento originano da posizioni minoritarie che, se condivise con l’animo del discepoli di cui sopra, diventano fiumi inarrestabili (biondi o meno davanti).

    Il cammino è ancora a timidi tentativi se penso alle recenti elezioni proprio qui nella nostra collettività.

    Due gli aspetti che mi hanno colpito: un capopopolo può disporre di un gregge fatto di molte migliaia di giovani, commercianti (di ogni peso e dimensione), lavoratori, donne, professionisti, insegnanti ecc. che può indirizzare dove vuole. Ed il gregge è pronto a votare per la DC il PCI, il PSI la lista dell’orgoglio sangiuseppese, o dei cavoli sfioriti; e non importa per chi.

    Basta il fischio del pecoraio ed il gregge si muove.

    L’altra cosa rimarchevole è la miriade di ringraziamenti del dopo elezioni; spesso è solo un grazie, generico ed onnicomprensivo, qualche volta è quantificato e limitato ai soli suoi elettori (grazie 328 volte). In entrambi i casi ciò che emerge, ma non suscita commenti, è che il rapporto elettorale è solo di gratificazione: tu mi fai un piacere votandomi ed io ti ringrazio. Chi sei, cosa fai, cosa vuoi, tutto ciò non interessa. D’altra parte quasi tutti quelli che chiedono di essere votati non perdono molto tempo a dire cosa vogliano fare. L’unica cosa cui sono interessati è mettersi in contatto con i vari pecorai per definire il prezzo delle pecore da indirizzare.

    E le pecore felici vanno in attesa di un qualche favore per mangiare anche l’erba della compagna.

    E capitano le cose più strane e trampalate: eletti che non si vedono mai nei posti in cui sono stati mandati a furor di popolo, che non parlano mai, che non propongono mai niente lasciandoci il penoso interrogativo: ma perchè l’hai fatto?.

    Tra i tanti mi è capitato di leggere come slogan elettorale: sarò la voce dei sangiuseppesi (più o meno così). Nessuno delle migliaia di rispettabili cittadini che lo hanno votato si è mai chiesto: ma se io non ti ho sentito mai parlare; che cazzo vorrai dire a nome mio?.

    Voglio solo segnalare il lungo cammino di degradazione della pratica elettorale in una democrazia:

    da mezzo per partecipare, nel proprio piccolo, alle scelte di politica e di gestione della comunità, con ciò rivendicando il diritto e la pratica di cittadino, ad occasione per favorire e ricevere ringraziamenti; pera il mondo.

    E così notori ladri goverano e fanno le leggi, condannati governano comuni, province e regioni.

    E non per reati politici ma per profitto personale illecito.

    Solo piccole osservazioni per richiamare l’attenzione sui gravi pericoli cui è esposta la stessa democrazia, intesa come istituzione e pratica sociale.

    Reply

  9. albertocatapano Says:

    No no assolutamente ….sicuramente il contenuto è apprezzabile, ma dillo firmandoti…Il commento anonimo per me non ha nessun valore, se non di lettura !!!

    Cmq giusto per correttezza di informazione, il Collettivo ha sempre espresso a carattere anche cubitali le proprie idee (e non ideologie) e le azioni concrete. Più volte abbiamo proposto all’amministrazione (invano) azioni contro l’illegalità, contro il sacchetto selvaggio, contro l’abusivismo. Ci siamo confrontati su più temi dalla sicurezza stradale ai rifiuti, dalla gestione della macchina burocratica alla tutela dei cittadini. Insomma, un “programma” elettorale è venuto fuori dall’esperienza in questi 3 anni e mezzo e continuerà a crescere, se noi e voi lo vogliamo e lo sosteniamo.

    Reply

  10. mezzalasinistra Says:

    Non vedo la differenza tra una buona idea (o un buon spunto di riflessione) firmata o no. Purtroppo spesso si usa l’anonimato per offendere e delegittimare, ma non mi sembra il caso dei commenti sotto questo post. I commenti quando sono costruttivi (anche di critica) possono essere anonimi o meno ma personalmente li apprezzo lo stesso.

    Reply

  11. anonimo Says:

    falso problema per chi lo ha sollevato; nell’elenco degli autori dei commenti vi sono più anonimi che manifesti (posto che i manifesti rispondano effettivamente ad un nome).

    Ma a parte gli anonimi, su cui registro anche una posizione convergente con la mia, andiamo al sodo.

    Non ho dubbi che il collettivo sia, nel suo insieme, quanto di meglio offra la miseranda realtà locale.

    Se volessi elogiarvi partirei dalla mostrata sensibilità sui temi dell’etica politica (materia del tutto oscura nella ragioneria corrente), sull’esercizio dei diritti e doveri del cittadino (figura piuttosto marginale in una vasta platea di sudditi), sulle questioni che attengono al nostro sedere che vogliamo preservare distinguendoci da quanti lo offrono facendo finta di niente; ma potrei allungare di molto la lista.

    Ciò non toglie la necessità di interloquire, criticare, dissentire, proporre.

    A naso: il problema che vedo più urgente è certamente quello di fare battaglie sui temi che a mo’ di esempio catapano indica, ma credo che sbagli interlocutore. E’ del tutto inutile proprre alcunchè al sindaco se questi fonda le sue fortune elettorali su una gestione che tutti critichiamo. Vi è altro lavoro più lungo ed improbo da fare: rivolgersi ai cittadini sollecitandone una diversa qualità del rapporto con i pubblici poteri. Nessun padreterno ha messo tizio a fare il sindaco e se non riusciamo a modificare i criteri di scelta (e per il momento mi astengo dal contenuto per mere ragioni dialettiche essendo irreealistico scindere le cose) avremo, con il consenso elettorale dei cittadini (ma il termine è improprio), lo stesso sindaco o soggetti analoghi.

    E nessun intervento è sostitutivo di quello che propongo.

    Come attesta il fatto che amminstatori sciolti per infiltrazioni comorristiche sono stati di nuovo gratificati dal consenso elettorale.

    E qui ognuno potrà fare le proprie osservazioni.

    Ultima osservazione: attenti a non buttare a mare le ideologie distinguendole dalle idee. Mi rendo conto che il discorso è piuttosto complesso e deve partire dalla precisazione dei concetti di ideologie e idee. Constato soltanto che la ccdd fine delle ideologie ha prodotto disgregazione sociale, individualismo sfrenato e rampante, mortificazione dei diritti dei deboli, ideologizzazione della diversità e della diseguaglianza.

    Ootrebbe essere un buon argomentodi riflessione.

    Reply

  12. anonimo Says:

    MAMMA MIA CHE BELLO!!!!!

    Ma come è possibile che a San Giuseppe Ves. abbiamo simili cime di cultura,autentici soli del sapere,fiumi di conoscenza,oceanici di scienza……e poi il Paese è ridotto che manco gli stranieri più poveri e disperati vogliono viverci.

    Egregi signori anonimi,sono deluso da tanta scienza,personalmente non so che farmene,è come avere un cubo di ghiccio al’equatore:è impossibile metterlo fuori dal frigo.

    Detto questo basta con le polemiche da masturbazione mentale,vorrei portare la discussione sull’argomento del post.

    Il nostro Paese non ha mai brillato per cultura della legalità,c’è stato un tempo che la gente l’ammazzavano per strada,che le bombe scoppiavano alle nove di sera,poi una cappa di pax mafiosa è calata sulle nostre teste e ci ha impedito di respirare.Ci siamo illusi di vivere nell’agiatezza mentre sotto terra si perpetrava ai nostri danni ogni crimine:politico,amministrativo,ambientale e umano.

    Oggi che la crisi economica ha portato allo scoperto tutto il marcio che era sottoterra non ci possiamo perdere in considerazioni filosofiche,abbiamo il dovere morale e civile di essere presenti nella gestione della vita comune.

    Abbiamo il dovere di indignarci se chi amministra usa tecniche mediovali da Intuito Personam,dobbiamo interessarci su come vengono gestiti oltre 2 milioni di euro della 328 ,fondi che garantiscono l’assunzione di un centinaio di persone al comune.

    Desidero che i signori dalla grande scienza ( io sono un povero ragioniere) scendano dal loro olimpo e ci indichino la strada da seguire su questi temi ( ne ho segnalato solo due per non annoiare).

    Desidero che i ragazzi di Vocenueva continuino sulla strada che hanno aperto un paio di anni fa:MOLTO LAVORO E POCA FILOSOFIA!

    Chiedo troppo?

    MIMMO RUSSO

    P.S. Il mio nome è vero

    Reply

  13. anonimo Says:

    ma perchè tanta necessità di sfogarsi? perchè prendere le distanze da una additata e supposta scienza o filosofia? perchè continuare a reclamare qualcuno che indichi la strada da seguire? Tutto sommato basta poco per passare da ragioniere a filosofo; basta ragionare più che menare fendenti in aria.

    Per quanto mi riguarda non ho strade da indicare ed aborro quelli che pretendono di farlo; non ho nulla da insegnare; ho solo voglia di discutere con chiunque.

    Senza contare che la categoria dei ragionieri gode della mia stima nella stessa misura che quei medici, insegnanti e ingegnieri che che non vanno a bussare alle porte dei potenti per un posto in ospedale, per un permesso (illecito) di costruire, per un trasferimento ai danni di qualche altro sfornito di santi o, più semplicemente, cittadino.

    Tano Rosso

    P.S. Il mio nome no; e allora?

    Reply

  14. anonimo Says:

    Ah,ah,ah…VoceNueva sul Comune, canne libere per tuttti, poi ci vediamo insieme i film di Oliva e qualche volta ce ‘amm a sballa in discoteca. TUNZ TUNZ TUNZ….

    che tog…

    Docboy85

    Reply

  15. anonimo Says:

    Cari Mimmo e “Tano Rosso”, intervengo brevemente nella disputa per dire la mia su 2 punti:

    A) l’anonimato sul web, fosse anche per una questione di privacy, non lo ritengo scorretto. Detto questo, al fine di distinguere un commentatore dall’altro, un nickname al posto del completo anonimato può essere una soluzione accettabile.

    B) Non importa chi sia la persona che scrive, l’importante è che, al momento di impegnarsi attivamente e mettere in pratica quello che dice, non si defili.

    Scusate l’intrusione.

    Biagio Ammirati

    Reply

  16. anonimo Says:

    post 14 ma ki 6 coe ti permett di usare ilmio nick doc BOY985

    Reply

  17. anonimo Says:

    Ah,ah,ah…VoceNueva sul Comune, canne libere per tuttti, poi ci vediamo insieme i film di Oliva e qualche volta ce ‘amm a sballa in discoteca. TUNZ TUNZ TUNZ….

    che tog…

    Docboy985

    Reply

  18. albertocatapano Says:

    Tralasciando la questione degli anonimi che come scrive mezzala fin quando sono costruttivi vanno bene, mi riallaccio a quanto scritto da Mimmo ed esorto tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro paese a : MOLTO LAVORO, POCA FILOSOFIA !!! Rimbocchiamoci le maniche e scuotiamo queste c..o di coscienze che alimentano questo sistema di potere illegale e corrotto.

    P.S. oramai il nick docBOY985 è un acronimo di tutti gli imbecilli che continuano a non voler comprendere lo stato attuale che c’è a sangiuseppe.

    A questi imbecilli ci penserà il tempo e la storia !!!!

    Reply

  19. anonimo Says:

    Stop. Rischiamo il corto circuito, con la concreta evenienza che il solito imbecille sfoghi la sua impotenza (di articolare un ragionamento anche il più semplice).

    Il problema dell’anonimato non ha alcuna importanza e poco ne comprendo la strumentalizzazione ai fini di mera polenmica verbale.

    Vorrei avere la sensazione che siamo pronti per una iniziativa, ma, senza smorzare gli entusiasmi, vorrei che centrassimo l’obbiettivo che non è ovviamente quello di dimostrare che esistiamo quanto spostare conoscenze e sensibilità.

    Tiriamo fuori proposte da discutere.

    Io no. Altrimenti coro il rischio di fare il maestro (mestiere che aborro).

    Tanino (mi sento più leggero).

    Reply

  20. mezzalasinistra Says:

    Il sindacato di polizia, in una lettera indirizzata al questore di Napoli, chiede più mezzi e uomini per contrastare la criminalità a San Giuseppe Vesuviano e paragona il nostro paese a Baghdad o Nassiriya. Evidentemente noi del collettivo vocenueva non siamo i soli a percepire questo disagio. Ancora di più oggi mi viene da rilanciare: “la politica come pensa di risolvere il problema criminalità a San Giuseppe Vesuviano?”.

    O forse pensiamo che solo l’azione delle forze dell’ordine può contrastare il fenomeno?

    Reply

  21. albertocatapano Says:

    Ecco la prova del 9.

    Ora anche la polizia chiede più mezzi a disposizione su San Giuseppe.

    La politica dal canto suo continua a demandare e soprattutto a soprassedere.

    Faccio una previsione: l’Amministrazione ora chiederà al Prefetto di installare telecamere su tutto il territorio cittadino, così per rendere più sicuri i cittadini.

    La cosa che non riescono a comprendere è che la sicurezza e la legalità la si predica tutti i giorni (e non solo alla Fiera del Libro,caro sindaco, in cui invita i ragazzini con le domande da Lei validate a parlare di legalità) : si deve lottare contro l’abusivismo, contro i favoritismi ad aziende in odor di camorra, contro il sistematico non-rispetto delle regole del convivenza civile, contro la poca trasparenza degli atti pubblici, contro la cultura della furbizia e dell’arroganza sociale,valori condivisi dalla quasi totalità dei sangiuseppesi.

    Noi come Collettivo non stancheremo mai di dirlo, anche pubblicamente.

    Reply

  22. anonimo Says:

    ……………

    Contro i concorsi ad Intuito Personam

    Contro gli appalti a trattativa privata

    Contro gli incarichi a ex candidati o comunque supporter politici.

    Contro l’arroganza di un consiglio comunale totalmente appiattito sugli ordini dei capocorrente

    A favore di una vera trasparenza degli atti amministrativi,non è possibile aspettare 2o giorni per avere la copia di una delibera.

    Caro Alberto la Legalità è uno stato mentale,quando il sindaco sbandiera che si costituisce parte civile nei processi per camorra,e poi non dice in quali processi,prende in giro tutta la comunità.

    Vi invito a verificare il rispetto dell’ultima ordinanza sindacale riguardo Piazza E.D’Aosta la n. 131,sembra che i due cartelli di divieto sono un’incentivo a fare peggio per molti giovani centauri.

    Però come dici Tu ” la furbizia,valore condiviso dalla maggior parte dei Sangiuseppesi” è uno scoglio difficile da superare,come disse il Vecchio ” Nè dovete mangiare forni di pane….”

    MIMMO RUSSO

    Reply

  23. anonimo Says:

    Sapete solo parlare niente fatti solo seghe

    Reply

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