A Peppino Impastato eroe della democrazia

maggio 9, 2008

News

9 maggio 1978 Peppino moriva ucciso dalla mafia,sono passati 30 anni e nulla è cambiato…..

 SerrandaCentoPassiI miei occhi giacciono
in fondo al mare
nel cuore delle alghe
e dei coralli.

Seduto se ne stava
e silenzioso
stretto a tenaglia
tra il cielo e la terra
e gli occhi
fissi nell’abisso.
Peppino Impasto


http://www.peppinoimpastato.com/

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No Responses to “A Peppino Impastato eroe della democrazia”

  1. anonimo Says:

    “Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto.. La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l’alba dei funerali di uno stato”. Con queste parole, scritte dal gruppo folk-rock dei Modena City Ramblers, viene fotografato il tragico attimo della morte di Peppino Impastato, ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio da Cosa Nostra su ordine del boss Tano Badalamenti.

    Una vita, quella di Peppino Impastato, dedicata alla battaglia contro la mafia, in anni in cui l’omertà e la paura dominanti, soprattutto in Sicilia, creavano un terreno fertilissimo per lo sviluppo e la crescita delle organizzazione criminali. In quegli anni, a cavallo tra gli anni 60 e la fine degli anni 70 solo in pochi ebbero il coraggio di denunciare e lottare attivamente contro lo mafia. Tra questi, il nome di Peppino Impastato, giovane militante di Democrazia proletaria, rimarrà per sempre impresso nell’olimpo dei martiri che hanno pagato con la vita il loro sacrificio per un Paese migliore.

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  2. albertocatapano Says:

    Bravo Brassen, è giusto ricordare chi ha sacrificato con la propria vita, la libertà e il coraggio di ribellarsi alle mafie….

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  3. anonimo Says:

    MA CHE PEPPINO OGGI DOBBIAMO RICORDARCI DI ALDO MORO QUESTE SN XSONE CHE CONTANO MA NN FATE SEMPRE LE BR ALDO MORO VIVE

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  4. albertocatapano Says:

    Ecco i revisionisti….Aldo Moro vive e lotta in FN !!!!eheheheheeh…

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  5. locomotivando Says:

    tratto da http://www.universostudenti.it

    vi riporto l’articolo di Valentina Maisto

    Peppino Impastato: c’è chi non dimentica.

    In occasione del trentennale della morte di Peppino Impastato,il circolo culturale Peppino e Felicia Impastato di Sanremo ha deciso di ricordarlo con una veleggiata antimafia in partenza da Sanremo e con arrivo a Cinisi.

    Nel percorrere la costa l’equipaggio si è fermato e continuerà a fermarsi in vari porti, consegnando le testimonianze di questa esperienza e raccogliendone delle nuove. Il 29 aprile la veleggiata è approdata in Campania, e il 30 aprile l’equipaggio ha partecipato ad una diretta radiofonica di radio onda pazza (ispirata a Radio Aut) made in San giovanni. Io,che ero presente in rappresentanza dell’UdU,posso dire di aver vissuto un momento molto toccante.In una stanza buia,con ottanta persone in ascolto,l’emozione di tutti era palpabile e la condivisione di valori era estremamente forte.Si è ribadito che l’antimafia non è solo morte e vittime,antimafia è anche entusiasmo e capacità di cogliere il positivo nel quotidiano..antimafia è anche organizzare una partita di calcetto in un quartiere disagiato,antimafia è la possibilità di scegliere un mondo diverso.Ed è necessario che tutte le istituzioni partecipino a questo processo senza più vigliaccheria o clientelismi.Non basta più gridare da un palco che la mafia,la camorra ci fanno schifo. E’necessario che i cittadini riprendano ad ascoltare la propria coscienza e che le istituzioni riprendano a parlare con il territorio.. quella comunicazione che Peppino Impastato non ha mai interrotto,al punto tale che dopo il suo omicidio avvenuto durante la campagna elettorale gli elettori di Cinisi votarono il suo nome,riuscendo ad eleggerlo al Consiglio comunale. Questa storia è da brividi,però ci insegna che non dobbiamo smettere di lottare e di ricordare,perché la lotta e la denuncia possono essere la reale svolta.E noi, come UdU non possiamo che chiedere con insistenza che anche l’università si faccia portatrice di un nuovo indirizzo culturale,di un nuovo modello sociale e che possa diventare effettivamente accessibile a tutti, dando a tutti la possibilità di scegliere cosa essere e diventare.Mi piacerebbe chiudere con una frase di Peppino Impastato divenuta simbolo di questa veleggiata:…“invece della lotta politica,la coscienza di classe,tutte le manifestazioni e tutte le fesserie..bisognerebbe ricordare alla gente cosa è la BELLEZZA,aiutarla a riconoscerla e a difenderla”..

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  6. mezzalasinistra Says:

    Un esempio da non dimenticare. Invece di pensare ad insultarci tra abitanti dei paesi vicini, dovremmo insultare e rifiutare tutti insieme i camorristi.

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  7. anonimo Says:

    Sono passati trent’anni e………come dice il detto la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

    Me ne ricordo bene, ero militare quando il “grande” Bruno Vespa diede la notizia al Tg delle 20 dicendo che un terrorista era saltato sulla bomba che stava preparando per un attentato. Proprio come volevano Tano Badalamenti e famiglia.

    A distanza di trent’anni, l’imbecille (il post 3) è cresciuto!!!!

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  8. anonimo Says:

    peppino è vivo e lotta insieme a noi le nostre idee non moriranno mai

    hurricane085

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  9. anonimo Says:

    Rimango davvero sconcertato quando anche difronte alla memoria di chi è morto nel nome della più nobile delle cause il cretino di turno non coglie l’occasione di stare zitto!

    Agostino

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  10. portela Says:

    Ricordo la prima volta che ho visto il film. Ricordo la prima volta che lessi la storia di Peppino Impastato. Ricordo tutte le volte che mi è capitato di leggere di storie di uomini e donne che si sono opposti senza se e senza ma alla dittatura della mafia sul territorio.

    Sono rimasto per ore senza parlare, senza avere la forza di urlare a tutti che quelle persone mi rappresentavano, che quelle vite strappate precocemente ai loro affetti sono una parte di me che muore, ogni giorno. Che quelle persone morte ammazzate per proteggere la mia libertà e la libertà di tutti, somigliano tanto al sacrificio di un certo uomo, che la storia racconta, sia finito in croce per gli stessi motivi, che quelle persone tanto somigliano ai BIMBI, ai NOSTRI FIGLI PICCOLI, ed alla loro voglia innaturale di VERITA’ e LIBERTA’.

    Ogni volta che i mafiosi hanno ucciso e uccideranno persone che hanno avuto il coraggio di gridargli in faccia il proprio NO, hanno ucciso o uccideranno un BAMBINO, un LORO FIGLIO.

    E se capitasse a me? Se IO mi trovassi di fronte al camorrista di turno che mi minaccia?

    Che mi mette la pistola alla tempia? Che mi telefona e minaccia di uccidere mia figlia?

    Cosa farei? Mi sentirei sicuramente solo! E potrei anche fare come hanno fatto tanti miei conoscenti, ARRUOLARMI nelle loro fila?

    Come potrei poi tornare a casa e guardare mia moglie, mia figlia e dirle che le amo.

    Mi sentirei solo se pensassi a Berlusconi, a Prodi, a Veltroni, a Bertinotti, a Schifani Presidente del Senato, a Miccichè, a La Loggia, ad Andreotti, al CSM, ai Processi di durata VENTENNALE, alle PROCURE lasciate senza NE RISORSE UMANE NE SOLDI. Mi sentirei sicuramente solo, come una particella di acqua che conoscete bene, se pensassi a De Gregorio, all’Impregilo, a Geronzi, a Capitalia, a Ligresti che va a braccetto con Veltroni Sindaco. Mi sentirei solo se penso a questa Ventata di Destra che vuole portare ORDINE e DISCIPLINA dimenticandosi del Clan La Torre, Nitto, Ascione, Birra, Bidognetti etc etc.

    Come fai a non sentirti solo leggendo oggi quella lettera sul BLOG di GRILLO di un Vigile Urbano, ve ne posto un pezzo: E’ vergognoso che gli accertamenti che la GdF svolge, una percentuale dei proventi della lotta alla evasione venga data al personale amministrativo dei vari ministeri e alla Guardia di Finanza niente, vero braccio esecutivo. Fare il lavoro di accertatore, faccia a faccia, sul campo è faticoso, le persone visto l’andazzo che c’è, si sentono sempre più in diritto di aggredire la divisa e le istituzioni. Come si può pensare che un finanziere che accerta milioni di euro, viva con stipendi da fame e possa continuare a svolgere il proprio lavoro? E’ molto più semplice licenziarsi e lavorare per il privato al quale si stava facendo l’accertamento. Con il “prestigio sociale” non si paga al supermercato.

    Quindi per non crepare nella solitudine e nell’angoscia dovrei sicuramente pensare ai MORTI, o meglio a chi è MORTO PER ME. Mi sentirei sicuramente meno solo se pensassi a Peppino Impastato, a Falcone, a Borsellino, a Peppino Diana, a Libero Grasso.

    Mi sento meno solo se penso a Roberto Saviano, Raffaele Cantone, a VOCENUEVA, mi sento meno solo se penso alla Speranza di Cambiare, flebile sicuramente come una piccola candela nella notte più profonda, ma ancora VIVA negli OCCHI di mia FIGLIA.

    Ragionando con Voi ad alta voce ho capito: per proteggere quella flebile speranza, quella piccola fiamma, l’unica soluzione è andarsene, si l’unica soluzione è andarsene, scappare per non trovarsi mai di fronte alla minaccia del mafioso di turno, sono troppo codardo per essere un altro EROE.

    Da : http://acquadimarzo.go.ilcannocchiale.it/

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  11. anonimo Says:

    Ciao Alfonso,non conoscevo il tuo lato da filosofo triste.

    Concordo con Te al 100%

    Nel Tuo elenco di Eroi hai dimenticato Placido Rizzotto,oggi in suo nome hanno fatto una Cooperativa ” Libera Terra ” composta da giovani e diversamente abili che cercano di fare impresa sulle terre dei mafiosi.

    Gliene hanno di tutti colori,ma loro sono ancora lì,irremovibili.Producono pasta,olio,verdure e vino in quelle terre che sono l’impero dei Riina e compagnia bella.

    Ma sono ancora là!

    E proprio sull’ultimo punto ti contesto fortemente:

    NO!NON SONO D’ACCORDO!NON NOBBIAMO FUGGIRE!

    Si,singolarmente siamo nulla,ma se riusciamo a fare fronte unito potremmo essere una forza.

    Non dimenticare che una valanga è fatta da tanti fiocchi di neve.

    Tu parli di guardare negli occhi tua figlia di avere il suo rispetto,come pensi di guadagnartelo questo rispetto se programmi di fuggire da questa nostra Terra martoriata?

    Io non ho la vocazione dell’eroe,penso solo che se abbandoniamo il campo perdiamo il diritto a dire la nostra opinione,forse rispetto le maggioranze bulgare di certi politici o le lupare di altri valgono ben poco,ma io mi accontento.

    Ti invito a riflettere com me su una cosa:

    I rifiuti sono il più grande affare del crimine organizzato,insieme ai politici locali ci hanno sommerso di monnezza per farsi finanziare il sistema con somme enormi,bene nonostante tutto tanta gente a S.Giuseppe fà la differenziata,basta vedere i bustoni davanti alle case non ritirati giovedi,venerdi e sabato.

    Forse questo non significa niente,ma per me è il segnale che certi sistemi di gestione danno il vomito sempre a più gente.

    Quindi la domanda è:” perchè non insistere?,invece di pensare di abbandonare?”

    Domani siamo in Piazza Garibaldi a distribuire il giornale,vienici a trovare.

    Da soli si è impotenti,in due possiamo fare una rivoluzione.Ricorda che Fidel e il Che erano meno di cinquanta e oggi Cuba è ancora là.

    Hasta la vista!

    MIMMO RUSSO

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  12. anonimo Says:

    attonito e fisso resto se scorgo la mediocrita’ che mi circonda

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  13. anonimo Says:

    bravi ragazzi fate bene a ricordare Peppino Impastato e non Aldo Moro ( ucciso dalla DC e non dalle BR )

    Pugni Chiusi

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  14. anonimo Says:

    pugni chiusi ha ragione

    DC=PDL

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