Le bugie hanno i capelli biondi (atto secondo)

L’amministrazione Ambrosio è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche, ma il suo fallimento politico era già nei fatti. Promesse, promesse e ancora promesse: il catalogo delle bugie raccontate da Tonino Ambrosio e dalla sua maggioranza è così vasto e potente da riuscire quasi a confondere. Piazza Garibaldi mai terminata, come l’ex Asilo Croce Rossa (nemmeno iniziato). Il gioco di prestigio della lotta all’abusivismo edilizio, mentre San Giuseppe si posiziona in vetta alla classifica dei fabbricati fuorilegge. Lo scempio ambientale della Vasca al Pianillo e l’eterno scaricabarile di responsabilità con altri enti locali. Il continuo cambio di partiti politici, per motivi esclusivamente legati alla contingenza, all’opportunità ed all’interesse personale.

l6apr

La campagna di manifesti che abbiamo messo in atto nelle ultime due settimana si pone in continuità con l’azione di denuncia che da tempo portiamo avanti su questo blog (1 – 2 – 3 – 4 – 5). Una montagna di palle che tutti i cittadini dovrebbero già conoscere, ma che pensiamo sia giusto riportare all’attenzione dei sangiuseppesi oggi. Dopo il secondo scioglimento in vent’anni, crediamo sia essenziale richiamare tutti ad un senso di responsabilità attraverso il “vizio della memoria”, avendo cioè chiare le colpe di Tonino Ambrosio e dei suoi accoliti, di chi negli anni ha condannato questo paese al degrado sociale, culturale ed economico. Quello stesso senso di responsabilità che ci saremmo aspettati dalle forze di opposizione locali, chiamate ad esprimersi pubblicamente sulla sentenza del Consiglio di Stato e che, se si esclude qualche timida dichiarazione sulla stampa locale, hanno fin ora mantenuto una linea di incomprensibile attendismo e silenzio sulla faccenda.

(clicca qui per scaricare i file della campagna)

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One Response to “Le bugie hanno i capelli biondi (atto secondo)”

  1. AlbK Says:

    Oramai le bugie, le promesse non mantenute, gli scandali sono sotto gli occhi di tutti e credo che peseranno non poco sull'immagine politica di Tonino &Co.
    Ma il fallimento (come stiamo ripetendo da anni) non è e non deve essere imputabile solo al capo supremo ma a tutta la coalizione vincente e quasi tutti i componenti del Consiglio Comunale. 

    Le opposizioni, qualcuna troppo sola e/o lasciata sola dal partito (vedi PD), qualcun'altra in maniera tardiva (vedi PDL o FLI, quello che è insomma…..), hanno tentato di scardinare questo sistema fallimentare, ahinoi non riuscendoci o riuscendo solo in parte.

    La parola ora passa a noi cittadini e il Collettivo sta già incominciando a prendersi le responsabilità di un'alternativa sociale. L'attenzione che stiamo dedicando all'intera vicenda è simbolo di questa responsabilità che sentiamo.

    Più volte abbiamo esortato tramite i nostri canali (blog, radio, facebook, twitter) per un patto "costituente" con la parte sana del paese, affinchè si vada OLTRE IL DECLINO (citazione non Bersaniana ma del Collettivo – manifestazione culturale con Nello Trocchia e Don Tonino Palmese).

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