YES WE CAN (Mi fido di te!?!)

febbraio 17, 2009

News

ROMA – "Mi assumo le responsabilità mie e non. Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto". Dopo sedici mesi Walter Veltroni getta la spugna…..Repubblica.it

 

Be Sociable, Share!

25 Responses to “YES WE CAN (Mi fido di te!?!)”

  1. anonimo Says:

    Checché se ne dica, Veltroni è un Uomo, e l’ha dimostrato ancora una volta.

    Reply

  2. anonimo Says:

    Nessuno mette in dubbio le qualità di Veltroni, per quanto sia in disaccordo sull’intera linea politica del PD. Queste dimissioni sono un errore. Non si lascia un partito alla vigilia di un importante test elettorale (europee-amministrative). Soprattutto, non si getta la spugna quando si prevede una dura sconfitta a giugno. Primo, perché deve essere il leader a farsene carico (perché, nel bene o nel male, rappresenta un epilogo di un progetto politico voluto proprio da quel leader). Secondo, perché nessuno dei pretendenti alla carica di Segretario vorrà “bruciarsi” con una sconfitta impellente. Il risultato è che avremo un PD senza una guida credibile e, quindi, con maggiori possibilità di un ulteriore calo elettorale.

    Quello che mi auguro, da non elettore del PD, è che il partito trovi la strada giusta, ridefinendo la strategia e la tattica. Allontanando gli elementi “tossici”, composti sia da opportunisti-farabbutti, sia da personaggi che niente hanno a che vedere con un progetto di ispirazione riformista e progressista (e questo vale sia per il livello nazionale che per quello locale). Soprattutto, il PD deve sciogliere il nodo delle alleanze, posto che l’idea della “vocazione maggioritaria” di matrice veltroniana sembra aver segnato il passo (come era prevedibile, data l’architettura istituzionale italiana e la stessa tradizione politica nazionale).

    Quindi, in bocca al lupo al PD, ai suoi militanti ed ai suoi elettori, perché dal loro successo dipende buona parte del futuro di questo paese.

    Agitprop.

    Reply

  3. albertk Says:

    Fassino e D’alema sono i veri protagonisti della disfatta di Veltroni..Non hanno mai appoggiato la sua leadrship anzi spesso l’hanno messa in dubbio.D’Alema-Violante impegnato a voler “dialogare” con Berlusconi, Fassino invece impegnato nell’ombra dell’europarlamento.

    A mio avviso, è stata perdente la scelta di Veltroni di voler virare al centro piuttosto che a sinistra,incolpando i partiti minori della caduta del governo Prodi.

    La mia rabbia sta nel fatto che la mediocrità di questo centrosinistra ha fatto avanzare il fenomeno Berlusconi. Ora la possibilità di vederlo sconfitto si allontana.

    Condivisibile a mio parere è stata la strategia di Di Pietro, il quale rimane l’unico a voler controbattere Silvio più dal punto di vista giudiziario e morale che dal punto di vista politico.

    Il caso Mills (ieri la condanna per 4 anni e 6 mesi) vuol dire tanto in tal senso(giudiziario) e la raccolta delle firme contro il Lodo Alfano rappresentò un’occasione persa per il PD e una buona iniziativa dell’IDV (appoggiata anche da Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi e Radicali), nonchè da una buona parte della società civile informata.

    A questo punto non ci rimane che sperare nella magistratura!!!!

    P.S. anche per quanto riguarda la situazione locale.

    Reply

  4. anonimo Says:

    Albé, secondo me è inutile guardare sempre a meccanismi dietrologici: si dipinge la politica come fatta solo (ed esclusivamente) da congiure di palazzo. Personalmente, ritengo sia un approccio sbagliato: le idee e il metodo sono ancora parte di un’etica politica posta a fondamento dei partiti. E si potrà dire tutto di Veltroni, tranne che nel suo operato per la nascita del PD abbia anteposto interessi personali ad un progetto culturale e politico di alto profilo. Il fallimento di quel progetto è, paradossalmente, la prova di quanto appena detto.

    Sugli errori del PD Veltroniano sono piene le pagine dei giornali, ma dubito che Di Pietro possa definirsi reale opposizione alla maggioranza berlusconiana. Anzi, dirò di più. La retorica dipietrista sarà pure valida per conquistare voti, ma nei fatti rafforza la destra. Non solo perché radicalizza l’elettorato berlusconiano, riportando sulla “retta” via anche gli scettici. Ma, soprattutto, perché pur parlandone male, mantiene un linguaggio che è proprio del berlusconismo (aule giudiziarie, sicurezza, antipolitica). In tal modo, alimenta l’immagine di martire che Berlusconi si è cucita addosso e che è grande parte del suo successo fra gli elettori.

    I problemi dell’IDV sono forse, nel lungo termine, ancor più gravi di quelli del PD: l’IDV manca di un’identità vera. Oltre la giustizia e la sicurezza – declinate in chiave antiberlusconiana, la prima, ed in salsa bigotto-cattolica, la seconda – cosa c’è? Tanto per chiarirci, dopo anni di osservazione, non ho ancora capito quale sia la “proposta generale”, l’orientamento dell’IDV in termini di politica economica, ovvero dell’argomento principe di qualsiasi attività politica. E’ palese, invece, che una certa chiarezza in tal senso sia ascrivibile a buona parte delle forze politiche italiane. Questo tanto per citare un esempio, ma potrebbe esserci ben altro. Il problema dell’IDV è che, per quanto in crescita, resta un one man party, con tutti i pregi (i.e. rapidità d’azione) ed i difetti (i.e. populismo) che questo comporta. Non a caso, troppo spesso e su troppi argomenti, la posizione del partito non è stata chiara (di solito quando l’idea di Di Pietro e del resto dei dirigenti non combaciava perfettamente). E spesso, invece, è stata troppo in linea con le posizioni della destra (e non parlo solo di “Genova”).

    Insomma, se Di Pietro continuerà a fare guerra al PD allo stesso modo in cui la fa al berlusconismo, la destra governerà questo paese. Così come si aiuterà la destra a vincere fin tanto che i maggiorenti del PD non avranno recuperato l’iniziativa politica, il coraggio di saper proporre una visione nuova di società, radicalmente diversa ed alternativa a quella che il centro destra sta plasmando oggi.

    Agitprop

    Reply

  5. anonimo Says:

    volendo parafrasare nanni moretti mi verrebbe da dire, con questa classe dirigente non vinceremo mai. Secondo me insieme a veltroni si dovrebbero fare da parte un bel po di dirigenti. Andrebbe proprio accantonata l’idea del dirigente politico come mestiere, si è leader se si proponongono idee vincenti e Veltroni ha perso, e insieme a lui la sua idea di riformismo. Bisognerebbe smetterla con i leader creati a tavolino, venuti fuori da congiure di palazzo, che si reggono su equilibri ed equilibrismi; è questo modo di intendere la politica che ha perso sintonia con il mondo. Viviamo problematiche che non si erano mai viste prime, piuttosto che consumarsi in tatticismi, vengano fuori con idee di società forti e convincenti e si queste si misurino.

    antonio ambrosio

    Reply

  6. anonimo Says:

    mi chiedo chi possa aderire al parito democratico e votarlo alle elezioni.

    1) un elettore di sinistra?

    2)un elettore centrista cristiano democratico?

    3)un elettore i destra?

    Non so darmi una risposta

    Reply

  7. Biaxxx79 Says:

    @Antonio Ambrosio

    Non so a chi ti riferisci quando parli di leader venuti fuori da congiure di palazzo. Veltroni è stato eletto capo del partito dalla base, non era uno sconosciuto e tutti sapevano che non è uno da scontro frontale con l’avversario. Probabilmente rappresentava la migliore sintesi possibile dei due partiti che stavano dando vita al PD. Veltroni ha le sue colpe sulla caduta del governo Prodi (di certo molte meno di quelle di Mastella e dei senatori che hanno tradito), ma delle sconfitte elettorali è l’ultimo dei responsabili. Ci ha messo la faccia, le dimissioni gli fanno onore.

    Sugli altri dirigenti sono in gran parte d’accordo con te, ma le primarie esistono per dare la possibilità di cambiare. Si pretenda di poter esprimere la preferenza e si votino personaggi nuovi. Lo strumento c’è, utilizziamolo bene.

    @ #6

    Non ti sembra di essere un po’ qualunquista? Pur con l’handicap di essere in netta minoranza in parlamento e non possedere televisioni, il PD, per citare alcuni casi recenti, ha:

    1) difeso Napolitano sul suo rifiuto di firmare i dl Berlusconi sull’alimentazione di Eluana Englaro (teodem esclusi, ma sono pochi, sebbene molto rumorosi)

    2) espresso contrarietà al lodo Alfano

    3) condannato la legge sulle ronde voluta dalla Lega

    Sarà anche poco, ma da qui a dire che sia un partito di destra o (solo)di centro ce ne passa.

    Reply

  8. acquadimarzo Says:

    In Procura Mills ha detto:

    “In aiuto del ducetto

    tricky corners, dei trucchetti,

    feci e i soldi benedetti

    mi arrivarono sul conto.

    Operai da finto tonto

    per tenerlo fuor dei guai…

    Falso testimone? Mai!

    Da avvocato competente

    l’ho protetto solamente

    con la mia riservatezza.”

    Poi, per metterci una pezza,

    David Mills, legale inglese,

    dai piemme di difese:

    “Quella confession fu estorta,

    io non presi alcuna torta!

    In quell’afternoon festivo

    in Procura io soffrivo

    peggio ancor che a Guantanamo:

    come un pesce preso all’amo

    io senz’acqua boccheggiavo.

    Da dieci ore ormai spiegavo,

    fra terribili torture,

    che dal Cavalier neppure

    mezzo pound avevo avuto.

    Mi han picchiato e son svenuto,

    hanno offeso il mio paese

    ed a me che sono inglese

    han mostrato Elisabetta

    nuda sopra una maglietta,

    mi han vestito di arancione

    e han chiamato Buttiglione.

    Il procurator Minale

    con Robledo e De Pasquale

    sono stati molto ostili

    coi sistemi più incivili.

    Dopo avermi denudato

    con violenza m’han stuprato

    proprio come il Cavaliere,

    grazie a Alfano, il suo scudiere,

    farà poi con la Giustizia

    con l’orribile nequizia

    di quel lodo cucinato

    per sembrar puro e illibato.

    Mi hanno appeso ad una trave

    e mi han detto: “Sotto chiave

    finirai se non confessi!”

    Confessai, i verbali lessi

    e, distrutto, li firmai

    sol per evitar più guai!”

    Ma quei guai non li ha evitati

    poiché i giudici gli han dati

    di prigion quattr’anni e mezzo.

    Il lacché a servire avvezzo

    ha salvato il suo padrone

    da un tot d’anni di prigione.

    C’è qualcuno che s’indigna

    mentre il premier se la svigna?

    C’è qualcuno che ne parla

    mentre Berlusconi ciarla

    con i preti e i cardinali?

    E’ un paese senza eguali

    questa povera Nazione

    dove c’è la corruzione,

    c’è il corrotto incassatore,

    ma ti sfugge il corruttore.

    Tutti san che grazie al lodo

    oggi è un uomo molto ammodo

    e che grazie ad Angelino

    sta col cul sul cadreghino

    con le chiappe ben protette.

    Proprio mentre si dimette

    il boss dell’opposizione,

    l’elettore credulone

    premia sempre più il caimano

    ed i preti in Vaticano,

    di Champagne pieno il bicchiere,

    lascian dire al Cavaliere:

    “Di vedute identità

    c’è fra me e Sua Santità!”

    Tutto è chiaro, amici miei:

    questa gang di farisei,

    che sol il poter arrapa,

    ha corrotto pure il Papa!”

    (20 febbraio 2009)

    Di Franco Cornaglia

    http://acquadimarzo.go.ilcannocchiale.it/

    Reply

  9. TylerDurdan Says:

    Avviso ai gestori del sito http://www.insomma.it:

    non spammate,è fastidioso e maleducato.

    Reply

  10. anonimo Says:

    uagliù è scoppiata la nuova moda:

    la 500 by Ammirati…comprala e sarai il più pazzo del paese..yeah!

    Reply

  11. anonimo Says:

    Te piacess, eh? 😀

    Luigi

    Reply

  12. anonimo Says:

    Antonio Ambrosio quando non insulta diventa coraggioso e si firma peccato che non è credibile. Perchè? Perche lo diventerà quando (chissa quando) avrà il coraggio di dirci cosa pensa del sistema di potere bassoliniano, dell’assessore regionale Andrea Cozzolino,e dei suoi capibastone locali e del loro mestiere (quello dei capibastone).

    Franzese Antonio

    neo iscritto al PD sangiuseppese

    Reply

  13. anonimo Says:

    ……e perchè no anche di Battista e di bambolella, al tempo Franco Duraccio.

    Reply

  14. anonimo Says:

    ragazzi spero non sarete capaci di fare chiudere anche questo blog! Ogni volta che mi è stato chiesto cosa penso, non mi sono mai sottratto, anche rispetto a situazioni più scabrose di battista, amico mio che saluto con affetto. Essendo notoriamente egocentrico, sono pure molto geloso di quello che penso e non riuscirei mai a contrabbandarlo. Alle persone a cui voglio bene ripeto sempre di rivendicare quello che fanno e di non fare cose di cui si vergognano, non perchè è peccato ma perchè ne va del loro equilibrio mentale. E qua tra anonimi, pseudonimi e sostenitori di signori delle tessere, mi dispiace vedere troppa gente che si vergogna di quello che fa e delle proprie frequentazioni.

    antonio ambrosio

    Reply

  15. anonimo Says:

    E’ vero posso testimoniare; Antonio Ambrosio è uno che non ha vergogna.

    Reply

  16. anonimo Says:

    ma chi è antonio ambrosio? specificatelo perchè non si capisce

    Reply

  17. anonimo Says:

    un appunto al commento 13, e perchè non ci da il suo parere anche di Vincenzo Speranza…..il vero mentore politico di antonio ambrosio?

    Reply

  18. anonimo Says:

    ma come vi permettete, veramente non avete vergogna, la famiglia chiodo è una gloriosa famiglia di san giuseppe vesuviano, vi denuncerò alla polizia postale.

    antonio ambrosio

    Reply

  19. anonimo Says:

    Io invece ti denuncerò alla neuro.

    Reply

  20. anonimo Says:

    secondo me le famiglie più gloriose di san giuseppe vesuviano sono i “ciore” (fiore) dei nappi e gli spalluzzella (che non so come cazzo si potrebbe tradurre)

    Reply

  21. anonimo Says:

    who are you and who am i

    Reply

  22. anonimo Says:

    Dalla lettura di questi commenti è evidente che è in atto una pantomimica resa dei conti fra teste più o meno pensanti che affollano la “sinistra” scena politica sangiuseppese.

    Non sapevo che esistessero maschere tipiche locali quali Spalluzzella, Ciore e Bambolella. Che dire? Non si finisce mai di aggiornare il proprio bagaglio culturale, seppure carnevalesco.

    Reply

  23. anonimo Says:

    fra teste pensanti, strateghi, uomini seri e uomini onesti

    Reply

  24. TylerDurdan Says:

    Dalla lettura di questi ultimi commenti è evidente che per questo paese ci vuole il napalm.

    Reply

  25. VoceNueva Says:

    E’ bene ribadire che i gestori del blog non sono responsabili per il contenuto dei messaggi anonimi e quelli non riconducibili agli account dei suddetti gestori. Come al solito provvederemo a cancellare i commenti eccessivamente volgari e/o offensivi per rispetto nei confronti dei lettori. Invitiamo questi ultimi ad evitare di cadere in sterili diatribe personali ed a partecipare alle discussioni in modo proficuo e costruttivo.

    Grazie

    Reply

Leave a Reply