Una politica diversa.

novembre 9, 2012

News, San Giuseppe Vesuviano

Questa mattina il quotidiano Metropolis ha pubblicato una notizia falsa. In prima pagina si legge che Casillo avrebbe denunciato Vincenzo Catapano per motivazioni che, a chi interessano, possono essere lette sul giornale suddetto. L’articolo, a firma di Roberto Mazza, chiarisce a pagina 22 che il Casillo in questione è tale Antonio Casillo, niente a che vedere quindi con Agostino. Resta, però, l’equivoco creato in prima, dove si legge: “…l’avvocato Catapano, sfidante di Casillo alle elezioni di San Giuseppe, è stato poi avvistato in città a fare campagna elettorale. Motivo per il quale il suo rivale per la poltrona da sindaco lo ha denunciato ieri mattina infamando i giorni prima del voto”. La notizia è chiaramente fuorviante e, pertanto, abbiamo chiesto al quotidiano che l’ha pubblicata di rettificare in tempi brevi, informando correttamente i lettori dell’errore commesso.

La nostra campagna elettorale è stata altra cosa. Non condividiamo toni e metodo con cui i due avversari al ballottaggio hanno fatto propaganda negli ultimi giorni. E poco importa sapere chi ha cominciato, perché crediamo che il terreno su cui si è deciso di affrontare il ballottaggio screditi entrambi i candidati e la Politica tutta, allontanando ulteriormente i cittadini da un dibattito pubblico che, fino al primo turno, aveva appassionato molti intorno a proposte diverse ma rispettose l’una dell’altra. Crediamo che si renda un servizio migliore ai cittadini quando si esprimono programmi, si avanzano proposte, si trasmette passione e convinzione delle proprie idee. Invece si è deciso di lasciare campo libero alla diffamazione. Questa non è la politica che piace a noi, perché distoglie l’attenzione da problematiche che affliggono la collettività per focalizzarla su diatribe personali. Questa, ne siamo certi, non è la politica che meritano i sangiuseppesi.

La nostra posizione rispetto al ballottaggio è stata espressa da Agostino Casillo nei giorni immediatamente successivi al risultato del primo turno: non riteniamo opportuno sostenere alcuna delle due parti perché la proposta su cui abbiamo chiesto il consenso dei cittadini si configura, oggi ancora più di ieri, come alternativa sia alla coalizione di Antonio Ambrosio che a quella di Vincenzo Catapano. Questa proposta ha mosso i sui primi passi con la nascita del Collettivo Vocenueva, si è rafforzata con l’esperienza del Coordinamento Ambientale, ha trovato nuova linfa con l’impegno degli amici di Libera San Giuseppe e con il sostegno del Partito Democratico. Ha affrontato al meglio la sfida elettorale, una “tappa intermedia” che, pur mancando il ballottaggio, ha ricevuto il consenso di migliaia di cittadini. Cittadini verso cui abbiamo un vincolo di chiarezza e coerenza, perché questo è il nostro modo di intendere la politica. Una politica trasparente, in cui le idee contano più di qualsiasi poltrona, una politica che rispetta la democrazia, le sue istituzioni, che riconosce il ruolo essenziale della Maggioranza così come quello dell’Opposizione. Una politica che sa confrontarsi, anche duramente, su posizioni diverse, ma che non può trascendere nella guerra per bande a cui siamo stati costretti negli ultimi anni. Una politica diversa.

Preme perciò chiarire due ulteriori punti su cui pure si è voluto equivocare nelle due settimane appena vissute.

1. Non riteniamo che i due sfidanti al ballottaggio, le loro coalizioni, siano uguali. Non possono essere considerati allo stesso modo quelli che sono stati investiti di un provvedimento di scioglimento per condizionamento dell’attività amministrativa da parte della camorra e quelli che, invece, non erano parte di quella Amministrazione. Eppure non crediamo che questa evidenza possa annullare le differenze che intercorrono fra la nostra idea di paese e quella dei due schieramenti in campo al ballottaggio. Né deve far dimenticare le responsabilità di chi, a vario titolo, ha amministrato (male) questo paese negli ultimi venti anni. Esiste un diritto alla chiarezza a cui i cittadini sangiuseppesi non sono alieni e noi questo diritto intendiamo tutelarlo.

2. Non abbiamo invitato i cittadini all’astensione. Rispettiamo il diritto e la dignità di ciascuno, anche di quelli che decideranno di stare a casa domenica e lunedì prossimo, riteniamo però che il voto sia uno strumento democratico da esercitare. Per questo auspichiamo che i cittadini si rechino alle urne numerosi, scegliendo responsabilmente e in coscienza il candidato e la coalizione che riterranno più adatta ad amministrarli nei prossimi anni.

Il nostro ruolo sarà quello di Opposizione, perché così hanno deciso gli elettori. In Consiglio comunale, con i consiglieri eletti. Nel paese, con le attività, le iniziative, il presidio dei quartieri e del territorio, l’attenzione ai bisogni reali delle persone. Un’azione già messa in campo in questi giorni e che avrà ancora maggiore impatto nei prossimi mesi. Un’opposizione che intendiamo come costruttiva, per quanto determinata e coerente con il progetto di paese che abbiamo proposto in campagna elettorale. Quella stessa campagna costruita su un messaggio di rinnovamento della politica: nei volti, nelle prassi, nella sostanza. Rinnovamento che crediamo si declini anche nel rifiutare ipotesi che avrebbero come unico risultato quello di confondere gli elettori, incrementando il sentimento di disaffezione che, purtroppo, oggi caratterizza il rapporto fra cittadini e classe politica.

Continueremo a costruire la città di domani, ad immaginare una San Giuseppe che “cresce, guarda al futuro, pensa e si diverte, è più verde, solidale e partecipativa“. Una San Giuseppe di cui essere fieri, che abbia il coraggio di voltare pagina. Perché tutto cambia, basta crederci ed impegnarsi, fare in modo che il cambiamento avvenga. Oggi ancora più di ieri.

Collettivo Vocenueva – Libera San Giuseppe

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