Da LP n. 27 : “Il Comune spende per tutto tranne che per lo scuolabus”

febbraio 11, 2016

Laboratorio Pubblico

In attesa della prossima uscita del 1° numero del 2016, da Laboratorio Pubblico n. 27 (clicca sul link per il download gratuito), pubblichiamo l’articolo :

Il Comune spende per tutto tranne che per lo scuolabus. 

Gare di bellezza, consulenze e balli di piazza: ecco dove finiscono i soldi dei cittadini.

Il 9 ottobre scorso abbiamo appreso dal sito del Comune che il servizio di trasporto scolastico non è stato attivato e che dovrebbe essere ripristinato soltanto nel 2016. Pertanto, il servizio oggi non c’è e, quando e se ci sarà, sarà a pagamento (100 euro per ogni studente delle medie, 90 per quelli delle elementari), perché il Comune non riesce a farsi carico del costo. Abbiamo quindi provato ad analizzare le spese dell’Ente, provando a capire se una più oculata gestione delle risorse pubbliche possa consentire al Comune di dare ai cittadini un servizio completamente gratuito per l’intero anno scolastico.

Chiariamoci: tutte le spese possono avere una propria utilità. Ma un’amministrazione responsabile ha il dovere di agire con coscienza, selezionando progetti e servizi secondo priorità. Solo nell’ ultimo mese sono stati finanziati diversi eventi di intrattenimento, ai quali non siamo affatto contrari, ma che hanno sottratto fondi che si sarebbero potuti utilizzare per migliorare, seppur di poco, la vita dei cittadini.sprechi

Citiamo alcuni esempi. Il 2 ottobre, il Comune finanzia l’associazione Sviluppo per l’Italia con 4.500 euro, quale contributo per l’organizzazione di “Miss grand prix e Mister italia”, una gara di bellezza. Alla stessa associazione erano stati concessi ulteriori 3.000 euro nel 2014 per lo stesso evento. Inoltre, il 7 Ottobre scorso, sono stati liquidati 1.000 euro per il noleggio di strutture e attrezzature utilizzate in agosto per una serata di balli in piazza. Altri 3.500 euro sono andati alla Associazione San Francesco d’Assisi onlus come rimborso di parte delle spese effettuate per l’organizzazione della festa in onore del santo. Ben vengano le feste di quartiere e le serate di ballo, che servono anche a cementificare il senso di appartenenza alla comunità, ad avvicinare le persone ed a sviluppare un senso di solidarietà che tende sempre più a sgretolarsi nella nostra società ormai proiettata verso l’individualismo, ma finanziare eventi andati quasi deserti a causa della loro mancata pubblicità è alquanto inutile, se non addirittura sbagliato, soprattutto quando non ci sono fondi per le scuole.

Scorrendo l’albo pretorio, veniamo a sapere che il Comune ha affidato alla Vinny Max Animation negli ultimi due anni circa 10.000 euro per l’organizzazione di eventi di varia natura  (Natale, carnevale, spettacoli estivi) e 6.000 euro (3.000 nel 2014 e 3.000 quest’anno) per due corsi di animazione di 14 lezioni, della durata di 2 ore, per 10 ragazzi residenti a San Giuseppe Vesuviano. Ed 19 Ottobre il Comune pubblica un ulteriore impegno di spesa del valore di 3.660 euro a favore della stessa società, la Vinny Max Animation, per la festa di Halloween prevista per la sera del 31 Ottobre.  Ben 12.000 euro sono invece stati impegnati per la Lab srl, incaricata lo scorso anno di gestire la comunicazione finalizzata alla sensibilizzazione ambientale. E se a qualcuno dovesse servire una shopping bag in tessuto, il Comune ne ha comprate 6000 alla modica cifra di 10.174 euro nell’ ambito della campagna “io amo la mia città”. E andrebbe anche bene se queste buste in tessuto fossero state utilizzate per sostituire quelle in plastica. Invece, sembrerebbe che le stesse siano state solo distribuite in minima parte, mentre il grosso sarebbe ancora nei magazzini comunali.

Naturalmente si tratta di associazioni, aziende, esperti che hanno svolto in maniera legittima il proprio lavoro. Lungi da noi l’idea di considerare di poco conto o in qualche maniera irregolare il lavoro di persone o aziende che offrono un servizio richiesto.

Crediamo fortemente nell’ associazionismo e sappiamo bene quanto sia duro portare avanti delle attività con pochi fondi. Ma un ente pubblico deve necessariamente programmare le proprie spese sulla base delle disponibilità di cassa, avendo bene in mene quali siano le priorità. La domanda è: un comune che non trova risorse per finanziare il servizio di trasporto pubblico che accompagni i bambini a scuola, può permettersi gare di bellezza, consulenze, corsi di animazione ed eventi vari?

Siamo sicuri che molti genitori sarebbero d’accordo con noi. Si sentirebbero di certo più rappresentati da una classe dirigente vicina ai problemi quotidiani delle persone, perché è giusto finanziare con soldi pubblici serate di svago, ma solo dopo aver pensato alla scuola, alla sanità, al verde pubblico, alle famiglie ed alle imprese. Insomma, ai pilastri su cui si fonda una Comunità.

Solo quando il nostro paese avrà scuole sicure, con stabili ristrutturati, mense e servizi di trasporto garantiti, strade più pulite ed illuminate e magari uno sportello che supporti le imprese nelle loro attività di sviluppo del territorio, potremmo pensare di destinare risorse pubbliche per attività di secondaria importanza. Fino ad allora saremo sempre qui a chiedere che i nostri soldi vengano spesi per migliorare i servizi essenziali che un comune può e deve offrire ai suoi cittadini.   

#primaidiritti #bastasprechi

basta-sprechi

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