Rondacce

febbraio 25, 2009

News

20090206_ronde1Il controllo del territorio ed il monopolio esclusivo della forza sono prerogative essenziali  dello Stato di Diritto. Questo dovrebbe essere il punto fermo su cui  dovrebbero convergere le diverse  posizioni  dei cittadini, e delle forze politiche che li rappresentano, sul tema della sicurezza. Non percepire la pericolosità di legittimare gruppi di cittadini a svolgere una funzione esclusiva delle forze del’ordine, è preoccupante. Lo è ancora di più  ascoltare membri del governo rassicurare , dopo l’aprovazione del provvedimento,  sul fatto che le ronde non sarebbero state armate. Perchè c’era anche il dubbio che lo fossero? Ma la cosa ancora più disarmante,  se possibile, è leggere sui giornali che molti di questi gruppi di rondisti saranno emanazione diretta di partito. Dunque credo sia chiaro che vi siano tutti i presupposti per l’aumento  della tensione, e per la diffusione nella popolazione della tentazione di farsi giustizia da sola. Chiudo con una osservazione  di qualche giorno fa di Michele Serra,  che ritengo molto realistica e che penso vada sottolineata. Egli rifletteva sul fatto che in gran parte del Sud saranno ovviamente le cosche a ricoprire questo ruolo.

Be Sociable, Share!

15 Responses to “Rondacce”

  1. portela Says:

    Milizie Pericolose

    Un provvedimento ambiguo e in contraddizione con l’ordinamento della pubblica sicurezza, “perchè i sindaci potranno avvalersi di milizie che non rispondono in termini di coordinamento al questore”. Giovanni Aliquò, presidente del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale funzionari di polizia, esprime forti perplessità sul decreto del governo che legalizza le ronde: “Esporre dei cittadini al rischio di trovarsi dinanzi a pericoli non altrimenti valutati significa creare più aggravio che beneficio alla pubblica sicurezza”. Senza contare “il rischio di una deriva xenofoba” e che si creino “organismi paralleli la cui affidabilità dovrà essere attentamente vagliata caso per caso”.

    Reply

  2. TylerDurdan Says:

    Una ronda non fa primavera.

    Reply

  3. anonimo Says:

    tyler vuoi spiegare agli altri componenti del collettivo che si può pensare ed agire senza i soldi di papà?

    Reply

  4. TylerDurdan Says:

    Nono,spiegaglielo tu,io mo sto scendendo,mi devo comprare un jeans della Richmond troppo fashion

    Reply

  5. anonimo Says:

    dai, in fondo è simpatico

    Reply

  6. albertk Says:

    Sono molto d’accordo con agostino e con chi è contrario a tali ronde, che inevitabilmente rappresentano da una parte una sconfitta per lo Stato di diritto e dall’altro una mera propaganda in stile leghista.

    Tali ronde, come anche un bambino di 5 anni potrebbe comprendere, verranno effettuate al Centro-Nord e solo per colpire immigrati.

    Al Sud di certo non andranno a Scampia, o a Casavatore, o nel quartiere Zen o tantomeno a Bari Vecchia.

    E’ una vergogna e il messaggio che quel Berlusca ha fatto passare è che le ronde saranno composte da ex-poliziotti o carabinieri muniti solo di passione civile e un telefonino per chiamare le forze dell’ordine.

    E poi io non mi riesco a spiegare : abbiamo diverse forze di polizia e dobbiamo affidarci ed essere vigilati da quattro vecchi pagati dai partiti per essere più sicuri quando poi è accertato che le maggiori violenze e i maggiori omicidi avvengono in casa e peraltro commessi da italiani.

    Se dovessi acchiappare uno di sti city angels in mezzo alla città, non un vocione ma di più…

    Tanto non hanno alcuna facoltà di arresto nè posso essere andare incontro ad oltraggio a pubblico ufficiale.

    Vi invito a farlo, anche se a Napoli andranno solo nel quartiere Chiaia e Vomero….E grazie al cazzo !!!!

    Reply

  7. mezzalasinistra Says:

    Vi ricordate il “poliziotto di quartiere”? Lo slogan recitava: “Un nuovo amico, il poliziotto di quartiere, un amico a cui rivolgersi con fiducia, che si incontra quotidianamente passeggiando sotto casa, un volto familiare”. Adesso avremo altri volti familiari che passeggiano per le nostre strade e combatteranno camorristi e malviventi. O no?

    Reply

  8. TylerDurdan Says:

    Ma poi quando camorristi e ex poliziotti assoldati dallo stato si incontreranno con camorristi e ex poliziotti “a piede libero” che succederà?

    Chi offrirà il caffè a chi?

    Si accettano scommesse…

    Reply

  9. anonimo Says:

    Siete tanto bravi …quanto mocciosi,i vostri commenti ne sono la prova,vi perdete nelle banalità

    Reply

  10. anonimo Says:

    PERCEZIONE……..

    Tutto in Italia,non è : ” E’ percepito ”

    La gestione della cosa pubblica non è affidata a statistiche o a progetti da realizzare,ma alla percezione che quel dato problema ha sull’opinione pubblica.

    In Italia oltre il 60% delle violenze su donne e minori è commesso in famiglia,mentre per la Tv solo i Romeni violentano,quindi lo Stato non può tutelarci e i cittadini si devono ” organizzare”

    Questa mattina a RadioAnchio un sindacalista delle forze di polizia ha pregato il Parlamento di non votare questa Legge,perchè oggi non si è in grado di soddisfare tutte le chiamate,domani con tutti questi ” osservatori” in giro il numero di chiamate salirà a livello esponenziale impedendo la gestione tecnica delle forze in campo.

    Nonostante tutto il sindaco di Verona ( ex picchiatore di forza nuova ndr ) ha detto che da quattro mesi nella sua città tutto fila liscio.Sapete qual’è l’impegno dei suoi volontari:3 ore il mercoledi e tre il sabato principalmente sui mezzi pubblici con una forza complessiva di 25 unità e una spesa per il comune di 10.000 euro.Come al solito sicurezza percepita.

    Questa gente dimentica che il crimine è attivo h24 e non part time,i loro interventi sono solo palliativi giusto per portare qualche voto a questo o a quel gruppo politico.

    Ha ragione Agostino,quando prevede che nel sud a gestire il ” servizio ” saranno chiamati gli uomini delle cosche,così come fece Garibaldi quando arrivò a Napoli nel 1865 e assegnò l’ordine pubblico ai camorristi.

    Il tempo per questa gente non sembra mai trascorso.

    MIMMO RUSSO

    Reply

  11. anonimo Says:

    io stà storia delle ronde la vedo talmente fuori dalla realtà, talmente tragicamente comica che mi trovo d’accordo con i commenti di derisione piuttosto che con gli approcci apocalittici. Voglio veramente sperare che il tutto si risolverà nella solita sparata propagandistica a cui ci hanno abituato questo geoverno e questa maggioranza. Ecco, per usare una frase fatta, voglio proprio sperare che una risata li seppellirà!

    antonio ambrosio

    Reply

  12. anonimo Says:

    “Se la ronda è pagata dal privato”

    di Francesco Merlo, Repubblica – 26 Febbraio 2009

    Farci giustizia da soli, praticare la giustizia privata, è una pulsione che tutti proviamo e tutti nascondiamo. Tutti tranne i siciliani, che hanno sempre avuto le ronde dei picciotti e dei carusi, dei «volontari pagati dai privati» in difesa delle sorelle, dei cantieri, dei condomini, dei quartieri. E dunque è in Sicilia che bisogna andare ad imparare non solo l´arte del reclutamento, ma anche quella del pattugliamento. E´ in Sicilia che “il volontario della sicurezza” può apprendere la speciale camminata del protettore di strada che si sente “una carogna perbene”, quell´”annacamento” che è il massimo del movimento con il minimo dello spostamento.

    La presenza che rassicura perché spaventa, la mezza parola, i baffoni a cespuglio o magari la loro variante padana, vale a dire il ciuffo manzoniano, quello dei bravi, tra i quali forse, all´inizio, c´era anche gente brava, di quella che vuole andare sino in fondo, sino a farsi cattiva per bontà.

    E´ vero che mai in Sicilia le ronde dei picciotti erano state così apertamente legalizzate. Mai l´antistato aveva ricevuto il battesimo dello stato come è avvenuto ieri sulla Gazzetta ufficiale che ha pubblicato il decreto. Di sicuro, però, le ronde dei volontari della sicurezza hanno la stessa origine delle ronde dei picciotti. Con la differenza che, in Sicilia, le autorità solo fingendo di non vedere le aiutavano, anche perché davvero i picciotti allora, proprio come oggi i volontari delle ronde, rispondevano ad un reale bisogno di ordine: eliminare l´irrequietezza contadina che alimentava il delitto grave, spesso brutale; tenere a bada la rabbia dei braccianti e dei senza terra che facilmente si mutava in violenza.

    Si sa che gli eredi di quelle ronde di gabellieri e di campieri sono le bande dei picciotti che si disputano il controllo del territorio: ronde contro ronde. Insomma, sia pur schematicamente, è così che è nata la mafia secondo molti storici. Il piemontese Diego Gambetta, forse il più accreditato, la definisce «l´industria della protezione privata» che «produce, promuove e vende fiducia alla stregua di una qualunque azienda, attraverso l´uso di un marchio».

    Anche adesso, nelle città italiane dove si concentra l´immigrazione, il deperimento della fiducia pubblica sta generando l´incontro tra la domanda e l´offerta di protezione privata. Non è la prima volta che la Lega coglie il disagio, ma anziché risolverlo lo aggrava. E´ infatti sicuramente vero che tra gli immigrati ci sono uomini famelici che vanno in giro per il mondo non portando con sé mogli e famiglie. E spesso vivono di espedienti, in baracche e in comunità di soli maschi. Per alcuni la sessualità può diventare il luogo dove si ricovera tutta la deiezione e il senso della sconfitta: nella libido si concentra la voglia di promozione, l´insoddisfazione, la rabbia. Insomma c´è purtroppo una cultura di sinistra che si ostina a negare il rapporto tra immigrazione e criminalità e a non vedere che alcuni di questi uomini, stranieri e predatori, utilizzano l´organo sessuale come una pistola o come un coltello da piantare nel corpo delle nostre donne, per rivalsa inconsulta.

    Ecco perché la Lega, razzista per vocazione, ha l´occhio lungo. Le ronde, che anche i privati – in base a questo decreto – hanno il diritto di organizzare a pagamento, sono un altro dei prodotti della sua inesauribile creatività malefica. Con il risultato paradossale di uno stato che organizza l´antistato. A partire dal reclutamento che, Sicilia docet, avviene sempre tra gli spostati, i disoccupati, gli arrabbiati oltre che «in via prioritaria, tra gli appartenenti, in congedo, alle Forze dell´ordine, alle Forze armate e agli altri Corpi dello Stato», che sono gli ex in cerca di soprassoldo e di sopragloria.

    Gli uomini vengono messi in congedo perché hanno già dato e dunque non sono più adatti. Spesso i migliori di questi uomini d´ordine in pensione sono chiamati dalle università per raccontare quel che non possono più fare, si dedicano alla testimonianza e alla memorialistica, magari solo con i figli e i nipoti. Ebbene, adesso torneranno in servizio, con l´antiacido in tasca e con la prostata infiammata e la voglia di dimenticare d´essere logorati. Non è da loro che viene il pericolo, anche se l´inadeguatezza comica è spesso all´origine di grandi tragedie. Il pericolo maggiore viene dai giovani energumeni che certamente li affiancheranno con l´idea mitica che si può anche diventare gangster al servizio della legge. Chi, infatti, è disposto ad arruolarsi nelle ronde, a iscriversi, come dice la Gazzetta Ufficiale, «nell´apposito elenco tenuto a cura del prefetto, previa verifica da parte dello stesso, sentito il Comitato provinciale per l´ordine e la sicurezza pubblica, dei requisiti necessari»? Disturbati, arditi civili, picciotti. Grazie alla legge daranno concretezza al mito della giustizia privata che viene prima del monopolio della forza, la giustizia che precede l´intervento dello Stato e salta i processi, le leggi, i tribunali, un mito ambiguo perché sempre accanto alla ripulsa c´è pure l´attrazione.

    E cosa significa che non sono armati? I pugni non sono armi?. E i piedi non sono armi? E se dovessero prenderle e magari pure farsi male, non diventerebbe naturale tenere, nascosti ma a portata di mano, qualche corpo contundente, o qualche arma più propria? Ed è ovvio che tutte le piccole comunità che si sentono in pericolo – e chi oggi non si sente in pericolo? – cercheranno di farsi la ronda privata, e un giorno ci saranno magari in giro anche le ronde di sinistra contrapposte a quelle di destra, e sempre le ronde coveranno gli estremismi. E quando le ronde si imbatteranno nel crimine davvero riusciranno a fermarlo in tempo senza produrre altro crimine?

    Insomma tutti capiscono che è stata attivata una mobilitazione di violenza, dove le ronde di popolo si organizzano e si sostituiscono allo Stato e agli specialisti di Stato che sono appunto poliziotti e magistrati, detentori di un sapere e di una tecnica – e anche di una speciale umanità – che nessuno può surrogare se non a rischio di creare appunto un antistato, fatto di mille ronde diverse in concorrenza tra loro, ronde che inevitabilmente degradano l´idea stessa di polizia, proprio come i guaritori di strada degradano la medicina. Non arriviamo a negare che qualche volta non ci sia dignità di giustizia anche nella giustizia privata. Ci spaventa l´idea che l´Italia diventi il paese delle ronde contrapposte. Dietro le tapparelle, al di là dei gerani ai balconi, protetto dai cortili vuoti, ribolle il magma dell´astio italiano: in questo momento due milioni di vicini di casa si stanno azzuffando e sempre per futili motivi. A riprova che la futilità in Italia è la cosa più seria del mondo.

    Reply

  13. anonimo Says:

    rondacce, squadracce, punizioni, rigori, calci nell’angolo, manganellacci,fischiacci,uccellacci e uccellini del male augurio, propagandacce pseudofascistacce, duci e ducetti, sputi e stupretti, strumenti e rondacce.

    correctstyleO

    Reply

  14. anonimo Says:

    Come potete voi giudicare l’iniziativa in via sperimentale delle ronde? sbaglio o siete proprio voi a celarvi dietro questo modo di fare, avete creato bande, avete avuto sempre un approcio sbagliato non solo con i politici ma anche con i cittadini, come fate a realizzare nel vostro pensiero che sia una scelta sbagliata? rammentate che avete fatto medesime cose durante molte manifestazioni almeno le ronde hanno il fine di proteggere gli indifesi. My M.A.

    Reply

  15. albertk Says:

    Non capisco sinceramente il commento sopra di M.A.

    Tralasciando tutte le valutazioni fatte dai commenti su,

    caro/a M.A. ti spieghi mai come tutti i sindacati di polizia e carabinieri da sempre divisi e schierati si rtirovano uniti nel controbbattere questa misura???

    Caro M.A. lo sai che i concorsi nella polizia sono fermi dal 1997 ??

    Lo sai che le volanti (sia di PS che CC) a volte rimangono a terra senza un goccio di benzina.

    Lo sa che alcune caserme sono ancora dotate della vecchia macchina da scrivere???

    Allora smettiamola con questa demagogia di basso livello e leghista. Siamo realisti e obiettivamente diciamo che ste ronde so na strunzat !!!!

    Reply

Leave a Reply to anonimo