RINVIATI A SETTEMBRE. Alcune precisazioni sulla questione scuole.

settembre 16, 2015

News, San Giuseppe Vesuviano

Il 12 febbraio scorso abbiamo scritto all’assessore ai lavori pubblici Luigi Miranda ed al responsabile dell’ufficio tecnico Vincenzino Scopa per chiedere un intervento immediato alla Scuola San Leonardo. Il muro perimetrale dell’istituto era franato: alunni, personale amministrativo e docente erano a rischio.

Il 9 marzo, l’ing. Scopa risponde (vedi foto) che, al momento in cui scrive, “è in corso la procedura per permettere l’eliminazione dell’inconveniente”. Sono passati sei mesi da quella lettera. I lavori sono partiti ieri (la commessa è stata assegnata con procedura diretta l’11 settembre, senza gara d’appalto), ma perché così in ritardo? Perché si arriva ad un intervento ad anno scolastico iniziato?risposta a nota_12022015

Nel frattempo, al plesso Rossilli, si verificano cedimenti dell’intonaco, fortunatamente senza provocare danni a bambini e docenti. Sollecitiamo un intervento immediato. Ci viene detto che, d’accordo con i dirigenti del plesso, i lavori di efficientamento e riqualificazione sarebbero partiti ad aule vuole, prima dell’estate, in modo da non creare disagi ed essere pronti per l’inizio del nuovo anno scolastico. Oggi, invece, i lavori sono ai primissimi passi e i bambini saranno costretti a trasferirsi al Seminario, con tutto ciò che ne consegue. Per fare fronte al trasporto, il Comune ha affittato per 25mila euro tre bus, stando ad un contratto stipulato con affidamento diretto il 10 settembre. Il contratto scade il 22 dicembre prossimo. Perché? Perché non si è fatto come previsto, avviando i lavori nei tempi più opportuni? Stando al contratto con la ditta di trasporti, si prevede il termine dei lavori entro fine anno. Ma visti i precedenti, il timore che le scadenze non siano rispettate è molto forte. Cosa succederà dopo? Quanto costerà alla collettività questo ulteriore ritardo?

Poi c’è l’’ex asilo Croce Rossa. Un edificio appena ristrutturato ma non adeguato per il rilascio del certificato di prevenzione incendi (CPI). Famiglie con più figli che dovranno recarsi in più di una scuola, perché parte delle classi sono state spostate al plesso Nappi, mentre altre restano al pianterreno dell’edificio. Una struttura che, immaginiamo, fosse stata dichiarata sicura alla sua apertura. Per questo non comprendiamo come si possa solo oggi essere a conoscenza della necessità di un’autorizzazione in deroga da parte dei Vigili del Fuoco. Perché solo oggi, a settembre, viene fuori che a fine luglio (così scrive l’assessore Miranda) il Comune abbia fatto richiesta del CPI ai VVFF? La struttura era stata dichiarata conforme alle attuali normative antincendio alla sua apertura per il numero di studenti che avrebbe potenzialmente ospitato (circa 300)? Perché alcune classi sono state spostate al plesso Nappi e non nel vicino Seminario? La struttura dei Marciotti potrebbe, con una rapida e adeguata sistemazione, essere una soluzione tampone nell’attesa che l’iter burocratico faccia il suo corso? Visto che l’assessore Miranda è stato operativo fino al 14 agosto, perché non ha sentito il bisogno di informare ufficialmente famiglie e cittadinanza che alcune scuole sarebbero state impraticabili e/o non sicure alla riapertura?

Sono domande che ci poniamo come cittadini, prima ancora che come forza di opposizione. E se per qualcuno sono solo critiche in cerca di spazio mediatico, rispondiamo che la democrazia è il luogo del confronto delle idee, così come della tutela dei diritti, soprattutto di quelli dei più deboli. E i bambini, in questa discussione “settembrina”, sono la parte debole della faccenda, l’unica che per noi conta. All’assessore Miranda consigliamo quindi di mantenere la calma, di abituarsi alle critiche e di rendere più produttivo il proprio tempo, perché i cittadini si aspettano soltanto questo dall’Amministrazione.

Nonostante tutto, ieri è ricominciato l’anno scolastico. Agli studenti di tutte le età facciamo gli auguri. La scuola, soprattutto quella pubblica, resta il luogo principale in cui si formano i cittadini. Lo spazio in cui si fa cultura, in cui si rendono i giovani di oggi le donne e gli uomini di domani. Per questo dobbiamo difenderla a tutti i costi.

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– Scuole insicure: infiltrazioni e amianto. Al plesso San Leonardo la protesta dei genitori (da LP n. 21 – Marzo 2015) 

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