Quanto costa una spallata.

dicembre 14, 2007

News

economist-basta-berlusconi"Ogni tanto mi chiedo cosa ci faccio io qui, quando partecipo a riunioni politiche lunghissime nelle quali spesso non si decide nulla. La verità è che è difficile portare in politica la cultura del fare, la cultura del risultato. Io ci provo perché ho sempre contrastato i mestieranti della politica, e il primo modo di farlo è quello di mantenere la parola data" (Silvio Berlusconi, lectio inauguralis "Vent’anni di libertà guardando avanti", in occasione del ventesimo anniversario del master di comunicazione e marketing di Publitalia 80, tgcom. mediaset. it, 29 ottobre 2007).

La domanda è: quanto costa una "spallata"? Pare vada cara, molto cara. Tanto che manco il Singnor B. è riuscito a comprarla. E dire che ci aveva provato e come. Prima scelta: Sergio "world wild" De Gregorio. Cinque milioni di euro con tanto di contratto. In calce si legge: Finanziamenti al nuovo soggetto politico "Italiani nel Mondo", ovvero l’ennesimo "one man party" che bacilla tra la bancarotta e l’inagibilità politica. Buono per alimentare clientele da bottega e, magari, ritardare quel processo che mi vede inquisito per "riciclaggio e associazione a delinquere". Si, deve aver pensato proprio così il senatore De Gregorio. Cinque milioni, meno uno. Avanti Signor B., si passa allo straniero, al goleador di palazzo Madama. Si passa ai senatori dell’Unione eletti fra gli italiani all’estero. E lì si gioca pesante: 2 milioni subito, finanziamenti in seguito e pure un posto di sottosegretario nel Berlusconi IV. Con deleghe nel collegio continentale di provenienza, off course. Perchè le clientele non avranno colore, ma hanno fame. Poi si torna a casa nostra, nei vivai, tra le giovani promesse: i Liberaldemocratici. L’unico one man party guidato da un vecchio ultra-settantenne con tanto di moglie pregiudicata. Qui l’offerta è segreta e, pare, rimandata nel tempo. Un post-datato, massimo a 30 agiorni, mentre "l’amichetta" bisogna piazzarla subito, nella prima fiction spazzatura che produrremo con i soldi del contribuente Rai. Agostino Saccà è nu’ bbuon vaglione, lui ci aiuterà.
Insomma: una spallata costa parecchio, soprattutto quando non riesce. Ma intanto si mettono in moto le solite toghe rosse, che sentono puzza di corruzione, di politica marcia da basso impero. E dire che quel giornalaccio inglese "comunista" l’aveva gridato al mondo intero un anno fa: BASTA! Invece no, noi perseveriamo. Nuovi partiti, nuove alleanze, forse una nuova legge elettorale e una nuova costituzione. L’unica cosa che pare non cambiare mai è questa classe dirigente ed i suoi metodi da repubblica delle banane.

Be Sociable, Share!

2 Responses to “Quanto costa una spallata.”

  1. anonimo Says:

    GENOVA – Condannati a pene comprese tra i sei mesi e gli 11 anni di reclusione 24 dei 25 no global accusati di saccheggio e devastazione per gli incidenti avvenuti a Genova durante il G8 del 2001. Assoluzione per Nadia Sanna. E’ la prima sentenza pronunciata per i tragici fatti del luglio di sei anni fa, che culminarono nell’uccisione di Carlo Giuliani in piazza Alimonda. I pubblici ministeri Anna Canepa e Andrea Canciani avevano chiesto complessivamente 225 anni di carcere.

    Dopo quasi sette ore di camera di consiglio, il tribunale ha praticamente dimezzato le proposte dell’accusa comminando un totale di 102 anni di reclusione. Massimiliano Monai, il giovane sorpreso in una fotografia mentre insieme a Giuliani corre con una trave di legno all’assalto del fuoristrada dei carabinieri, è stato condannato a 5 anni solo per danneggiamenti. La Procura ne aveva chiesti 9. Contrariamente alle richieste dei pm, solo ad un terzo degli imputati è stato riconosciuto il più grave reato di devastazione e saccheggio che prevede una pena compresa tra gli 8 e i 15 anni.

    Per Marina Cugnaschi, che apparteneva ad un gruppo anarco-animalista ed è accusata di aver fatto parte del famigerato Blocco Nero, i pm avevano chiesto 16 anni. Il tribunale ne ha comminato 11. Quindici anni era la pena che laprocura aveva chiesto per Francesco Puglisi detto Molotov, che aveva confessato d’aver lanciato più bottiglie incendiarie di quelle che gli attribuiva la Procura. E’ sttao condannato a 10 anni e 6 mesi.

    Il tribunale ha pure inviato gli atti alla procura perchè valuti l’ipotesi di incriminare quattro ufficiali di polizia giudiziaria – un vice questore e tre ufficiali dei carabinieri – del reato di falsa testimonianza. Secondo i giudici, le loro deposizioni come testi durante il processo non sono state veritiere.

    Restano ancora aperti i dibattimenti negli altri due processi avviati dopo i tragici fatti del 2001. I procedimenti contro l’irruzione alla scuola Diaz e le violenze nella caserma di Bolzaneto, si dovrebbero concludere la prossima estate.

    Reply

  2. anonimo Says:

    de gregorio, berlusconi,mastella,dini,fini casini,tonino,BASTAAAAAA….yativenn….

    Reply

Leave a Reply