Ma in concreto di cosa parliamo? Un volantino per orientarsi nella questione #fanghitossici

marzo 18, 2011

Ambiente, News

Ma in concreto di cosa parliamo? Un volantino per orientarsi nella questione #fanghitossici L’Alto Commissariato per la bonifica del Sarno ha costruito in Via Martiri di Nassirya un’area di stoccaggio e trattamento fanghi provenienti dal bacino idrico del Sarno, il secondo fiume più inquinato d’Europa. Dall’esame della documentazione sono emerse gravi inadempienze tecniche e incongruenze nella progettazione dell’impianto e della filiera del trattamento dei fanghi inquinati.

Ma in concreto di cosa parliamo?
1. non è chiaro da quale area del Sarno questi fanghi siano originari, né cosa contengano.
2. i fanghi sono stati definiti come non pericolosi senza che questi siano stati analizzati. L'autorizzazione all’apertura del sito di stoccaggio e trattamento fanghi è quindi incompatibile con i sedimenti che si andrebbero a trattare.

Come si possono definire i fanghi “non pericolosi” se non si è stabilito da quale parte del fiume verranno prelevati, né si è potuto analizzare cosa questi fanghi contengano?

3. l'area di stoccaggio non è stata sottoposta a collaudo, obbligatorio per legge.
4. il piano di gestione del sito è incompleto e carente in tutte le sue componenti: dal prelievo dei fanghi al trasporto, dal trattamento al definitivo smaltimento in discarica dei materiali trattati
5. non sono stati accertati i requisiti antisismici del sito, nonostante il nostro comune ricada nell’area rossa per rischio vulcanico
6. nessuna informazione alla cittadinanza, come previsto per legge, è stata data
7. ad oggi non si dispone ancora della valutazione di impatto ambientale, documento essenziale ai fini della determinazione del rischio connesso all’attività che si vuole espletare

Il nostro paese rientra nel bacino idrografico del Sarno e crediamo sia un dovere di tutte le popolazioni residenti contribuire alla bonifica di questo fiume. Ma oggi la priorità è bonificare Vasca al Pianillo, che rappresenta un pericolo troppo grande per la popolazione residente e dei comuni limitrofi, un problema che non può più essere procrastinato e su cui l'Alto Commissario non ha fornito alcuna garanzia concreta.

I cittadini sangiuseppesi, con la manifestazione dell'11 marzo, hanno ribadito che nessuna decisione sarà tollerata se presa in contrasto con gli interessi della cittadinanza ed il diritto alla salute tutelato dalla Costituzione.

Per questo la mobilitazione continua!

In tutte le piazze, nei quartieri, negli esercizi pubblici, sono stati allestiti punti di raccolta firme. Nella prossima settimana si incontreranno i rappresentanti delle scuole del territorio comunale, dei medici, degli esercenti, in previsione della giornata del 26 marzo in cui si ritornerà in piazza insieme contro il progetto scellerato dell’Alto Commissario.

Il Coordinamento ambientale si riunisce tutti i lunedì e i giovedì sera, rispettivamente nelle sale parrocchiali del Santuario e dei Casilli. E’ fondamentale che tutti i cittadini prendano parte alle assemblee pubbliche, per informarsi e contribuire attivamente nelle iniziative che in questi giorni si intensificheranno se, come previsto, a partire dal 31 marzo cominceranno gli sversamenti di fanghi inquinati nel sito di Via Martiri di Nassirya.

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One Response to “Ma in concreto di cosa parliamo? Un volantino per orientarsi nella questione #fanghitossici”

  1. anonimo Says:

    tra poco dovranno cambiare nome a quella strada!
    Che storia paradossale…da martiri di una guerra infame a martiri (noi) di una questione estremamente fangosa…

    Reply

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