La notte è bianca e… IL FUTURO E' NERO!

settembre 25, 2009

News

Mi permetto di integrare il post con un brano che mi ha particolarmente colpito, tratto dal libro “Da pochi a pochi” di Goffredo Fofi.

Spero possa far riflettere sul perchè non possiamo essere favorevoli alle varie notti bianche, fiere, sagre e feste che instupidiscono ulteriormente il nostro paese da tempo.

Nel suo canto alla festa Aldo Capitini ne proclamava l’importanza, la necessità, anzi la centralità, come momento massimo di esperienza della comunità.

Oggi noi pensiamo alla festa come a tutt’altro. Pensiamo alle notti bianche e allo stadio, alla discoteca e al corteo, al festival e alla sagra, alla vacanza e al turismo, e a grandi abbuffate di cibo e di cultura, perchè senza “la cultura” le nostre masse malamente alfabetizzate si sentirebbero defraudate di un loro diritto. Ma naturalmente, proprio perchè la sentono come un diritto, vogliono che la cultura venga loro sciorinata in tutta chiarezza, vogliono capire, per poter godere, e vogliono capire e godere per non essere inquietati in niente, dall’arte e da altro che li sovrasti.
Gli assessori alla cultura – i peggiori nemici della cultura, insieme ai Ministri della Cultura e della Pubblica Istruzione degli ultimi lustri – passano il tempo a inventare occasioni di festa, che chiamano cultura. Il loro scopo, in sintonia con un progetto politico complessivo (cioè di ogni parte e partito), è quello di divertire e non far pensare. Il residuo di religiosità e di autenticità che può attraversare la festa va circondato e neutralizzato da un aumento di proposte di svago sempre più invadente, che è anche un buon modo per realizzare il sogno dei demagoghi della democrazia: a ciascuno un cavallo a dondolo, e meglio ancora una cinepresa, diceva l’inesauribile maestro di tutti i super-democratici buonisti Cesare Zavattini, e che se su un palco c’è chi recita, salta, danza, suona, canta e in platea un pubblico che applaude, presto!, che quel pubblico possa diventare protagonista e possa anche lui, salendo sul palco e mostrandosi sotto i riflettori, cantare e zompare e ballare e recitare e sviolinare e ululare anche lui.

Che democrazia può mai essere, altrimenti?

la notte è bianca e... IL FUTURO Eclicca qui per ingrandire l’immagine:
http://img196.imageshack.us/img196/7424/diapositiva1lc.jpg

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10 Responses to “La notte è bianca e… IL FUTURO E' NERO!”

  1. lancevance13 Says:

    ormai……

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  2. portela Says:

    Vocenueva torna alla Grande. Con una Nuova sede, con nuove iniziative! Sono contento. Purtroppo non ho potuto partecipare alla serata di apertura della sede, ma Gabriella era ed è febbricitante….ma tutta la mia energia è con Voi!

    Cosa dire dell’Amministrazione del Dott. Antonio Agostino Ambrosio: basta chiedere alla gente se è contenta dei servizi che l’Amministrazione ha creato e/o gestisce!

    Altri Amministrazioni hanno il buon senso di organizzare questi eventi, accompagnandoli con altre iniziative che non sono fini a se stesse:

    Percorsi culturali nella storia del paese;

    Recupero dei centri storici;

    Artigianato locale;

    L’evoluzione economica, nel caso specifico da RURALE a COMMERCIALE;

    Percorsi musicali locali;

    Dimenticavo quando parli di CULTURA……l’Amministrazione risponde che è un discorso fuori TARGET!

    A. Perillo

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  3. anonimo Says:

    Mi incuriosisce il fatto che durante la notte bianca si tiene anche un mercato con tanto di pizzaioli, venditori di merce varie e alcuni rivenditori di roba usata . Dato che a sponsorizzare il mercato è la solita “associazione no profit ” vorrei sapere come è avvenuta la scelta dei fortunati commercianti partecipanti alla manifestazione. Io sapevo che il commercio va autorizzato dall’Ufficio Commercio e che per l’occupazione di suolo pubblico si paga al comune e non ad eventuali associazioni “no profit”. Vuoi vedere che c’è il trucco? Non mi risulta si sia fatto un bando di partecipazione alla Fiera. Mi sembra si sia costruito un bel mercato privato chissà chi ne avrà avuto i benefici, il Comune? Ne dubito fortemente.

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  4. TylerDurdan Says:

    Però mi fa piacere che stasera la Cultura al maschile trionferà!

    Leggo dal sito del comune:

    27/09/2009

    Ordinanza nr. 263

    Chiusura al traffico veicolare con l’istituzione di isola pedonale nelle seguenti zone cittadine: Piazza Garibaldi e Piazza Risorgimento nel giorno 27 settembre 2009 dalle ore 20,00 fino alla fine della manifestazione denominata “Il + bello d’Italia by Lele Mora”.

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  5. anonimo Says:

    facciamo progressi:

    La corsa dei ciucci—->La notte bianca—-> il + bello d’ Italia by lele mora

    evvai un sindaco così non lo potevamo neanche sognare.

    Un grazie al sindaco e ad unione sangiuseppes eche ci permettono di vivere queste intense ed irripetibili emozioni.

    ollimac

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  6. anonimo Says:

    Magari fosse possibile rinvenire nelle iniziative piazzaiole di questo sindaco una cosa che, seppure lontanamente, possa rimandare al concetto di cultura, qualunque se ne abbia (tradizioni popolari, feste religiose, per non dire dibattiti, convegni, ecc).

    Forse il più significativo aggancio è rappresentato dalla presenza dei ciucci (nobile, utile, e paziente animale piegato alle viscere del politicume di questo sindaco).

    D’altra parte perché sforzarsi?

    L’amministrazione è sotto indagine per condizionamenti camorristici e nessuno ne parla ( a proposito è la commissione che ritarda o avremo un Fondi bis?)

    Le scuole pubbliche sono in condizioni pietose e le madri pur premurose di accompagnare i figli (magari con il fuoristrada) poco ci badano.

    Si raddoppia la tassa sulla spazzatura ed i cittadini, bravi solo a mugugni inconcludenti, non si accorgono che via Alveo Capocresti è ridiventato un deposito di monnezza a cielo aperto, lungo qualche chilometro.

    L’opposizione presente nel territorio non si sa cosa faccia e dove sia. L’unica cosa che è trapelata, per qualche curioso cronista, è che al congresso del PD hanno votato più o meno il dieci per cento degli iscritti e che gli stessi iscritti sono più numerosi dei voti elettorali (come dire c’è gente – non vedo come meglio appellarli – che ritiene esaurito il suo impegno nel prestare consenso alla tessera e fottersene del resto. A meno che non sappia neppure di essere tesserato e che qualche maneggione di tessere lo abbia fatto per suo conto).

    Ma perché sforzarsi?

    Il sindaco dispone di circa sei mila cittadini? che si fanno indirizzare a questo o quell’ ovile solo paghi di seguire il pastore.

    Si tratta di un numero considerevole che rende il pecoraio appetibile nel mercato elettorale (centro destra o centro sinistra; tutto fa brodo in una politica governata da professionisti solamente interessati ad affari ai danni del paese).

    E nel numero vi è mezzo paese; giovani, donne, commercianti, operai, contadini, imprenditori (specie se edilizi); ma anche medici, avvocati, insegnanti, ingegneri (quando si dice cultura) che assistono impassibili alle corse dei ciucci, alla gara del più bello, alla produzione di veline di varia qualità ed attitudine e, non da ultimo, alla festa della zeppola e della pizza.

    Ma occorre dire che il sindaco, con i suoi seimila seguaci, non è una isola felice nella Italia contemporanea.

    E’ una piccola la fotografia, più o meno nitida, di un paese in caduta libera verso un regime da basso impero in cui i cittadini sono stati mandati a casa, privati di ogni diritto a sapere, giudicare e scegliere, ammaestrati da una televisione da terzo mondo e governata da satrapi; in sostanza resi sudditi ai quali si offrono feste e divertimenti purchè non rompano le scatole a chiedersi perché il marito perde il lavoro, il figlio non ne trova, la scuola è in sfacelo, negli ospedali si muore, le strade sono sgangherate; e perché pochi diventano ricchissimi, portano i soldi all’estero e poi vengono graziati per le tasse che non hanno pagato ed i reati che hanno commesso, mentre centinaia di migliaia perdono il lavoro nelle fabbriche e nelle scuole.

    Sudditi che si beano dell’abolizione dell’ICI e poi pagano tasse anche per l’aria che respirano e sono perseguitati, sequestrati ed ipotecati dai vari esattori (Gestline e Equitalia ecc.).

    Forse occorre passare dalla denunzia ed indignazione ad ua qualche attività in più.

    Rosso

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  7. anonimo Says:

    Il Collettivo VoceNueva con questa ennesima iniziativa ha espresso tutto il suo dissenso, come sempre a viso aperto e con un comunicato ben preciso, per la “notte bianca”.

    Tale dissenso non va inteso semplicemente contro la manifestazione in sè, ma contro l’atteggiamento continuo dell’Amministrazione che vorrebbe, con misure una tantum e poco trasparenti, risollevare l’economia precaria dei commercianti sangiuseppesi.

    Si esce dalla crisi solo se ci sono infrastrutture adeguate, servizi efficienti, politici capaci…tutte variabili che possano favorire investimenti e finanziamenti.

    Quindi ancora una volta registriamo la completa incapacità di chi ci governa e ancora una volta esprimiamo a VOCE ALTA il nostro parere.

    Saluti, Alberto

    Reply

  8. anonimo Says:

    forse non basta la voce alta (anche in maiuscolo). Se scampi a qualche frequentatore voglioso solo di uno sfogo (qualche volta astioso), la voce alta raggiunge solo gli afficionados del sito.

    Occorre altro, riuscendo a comprendere anche che il nostro paese è inserito appieno in un contesto nazionale in cui l’apparenza non solo nasconde la realtà ma si pone come unica realtà percepita. E anche gradita per stomaci (colti o no che siano) capaci di digerire molto più dello struzzo: escort più impegnative del dovere di governo, la politica tarsformata in affare solo per chi la pratica, aggressioni a chi non è simpatico ed in linea con il pensiero (?) del capo, sparate pubblicitarie ai danni dei terremotati dell’Abruzzo, insegnanti buttati fuori dalla scuola, operai che salgono sui tetti delle fabbriche per non morire di fame; è ripresa l’emigrazione ma questa volta riguarda i migliori frutti del sistema scolastico che nel paese delle illusioni stramiliardarie non trovano possibilità di mettere a frutto le loro qualità.

    E l’elenco potrebbe andare avanti.

    Ciò che sorprende è l’asssuefazione, la mancanza di spirito critico che dovrebbe imepdire di stare a bocca aperta ed imbeccarsi tutto ciò che si propina; o almeno, soprattutto nelle nostre zone, i mugugni, quando vi sono, non trovano luogo sociale e politico in cui esternarsi.

    Forse sarebbe una buona idrea porsi come catalizzatore.

    rosso

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  9. TylerDurdan Says:

    Caro rosso, vieni nella nostra bella nuova sede e dacci una mano a uscire dagli ambiti prettamente virtuali e a porci come catalizzatore.

    Te ne saremmo grati, perchè il collettivo è in fase agonizzante.

    Sennò i tuoi commenti valgono quanto lo scrivere in maiuscolo su un blog.

    Reply

  10. anonimo Says:

    Ecco tra una decina di giorni inizia la campagna elettorale, salvo scioglimento, il nuovo giornale è già pronto con le belle notizie sul nostro caro conducente. Ci allieterà con le sue battute, i suoi sorrisi e le sue solite mosse pre elettorali (querele a filotto, senza alcuna conseguenza). Schiere di seguaci lacchè faranno a gara ad accaparrarsi futuri favori regionali. Ci solleveranno i suoi baci e le sue carezze,poi a marzo se Dio vorrà (speriamo di no), la beatificazione. Salvo scioglimento (e non mi riferisco al sangue del Santo).

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