Nel week end si terrà il primo tesseramento nella storia del Partito Democratico sangiuseppese.
Ma dove vuole andare questo PD?
7 Responses to “Intervista ad un esponente del PD locale prima del tesseramento.”
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Collettivo Vocenueva
Il nome di una nuova idea, un'unione comune di anime diverse spinte dallo stesso desiderio: cambiare San Giuseppe Vesuviano..
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novembre 20, 2008 at 7:47 pm
Dove va non lo so, ma so che rimane comunque il minore dei mali. Lo era il giorno delle ultime elezioni e lo è ancora oggi. E in certe critiche non vedo proprio nulla di costruttivo.
novembre 20, 2008 at 7:55 pm
“Cosa c’è che non va? Il programma?” dice Nanni Moretti in Palombella Rossa.
Personalmente credo che c’è parecchio che non va in questo PD. Innanzitutto spero di essere smentito dai fatti, ma questo partito nascerà con il piede sbagliato e cioè con un maxitesseramento. Una farsa che potrebbe essere di dimensioni storiche. Immaginate che nel caso in cui venissero fatte 500 tessere (una enormità) ci troveremo di fronte ad una sezione con 500 iscritti a fronte di 2310 voti (dato delle ultime elezioni per la camera dei deputati). Quindi un tesserato ogni 4,6 elettori. Ma siccome non c’è mai fine alla provvidenza gli iscritti al partito democratico sangiuseppese potrebbero essere anche più di 500, una barzelletta. Una corsa al tesseramento che porterà soldi nelle casse provinciali del partito (15 euro ogni tessera) e sfocierà in una guerra all’ultimo voto per l’elezione del segretario comunale.
Alla fine di questo lungo iter potremmo finalmente chiedere al nuovo segretario: “Ma dove vuole andare questo PD?”. Speriamo bene per il paese che questo partito riuscirà a dare qualche risposta forte al “biondismo” dilagante e costruire una opposizione seria per il bene del paese.
novembre 20, 2008 at 11:01 pm
“DOVE VUOLE ANDARE IL PD “?
Una domanda da un milione di dollari,per il momento è fermo poi si vedrà.
Non so se faranno 500 o 5000 tessere,poco importa.Sarebbe bello se il gruppo dirigente fosse scelto fra i giovani,o almeno fra chi non ha avuto esperienze di ” governo “.Giusto per creare una rottura con il passato.
Non che gli anziani non servono,anzi la loro esperienza è determinante per le scelte future,ma sarebbe opportuno creare una nuova classe dirigente.
Sarà possibile?Boh.
P.S. 1 Il tesseramento si terrà l’altro week end il giorno 30 novembre,forse ( il condizionale è d’obbligo con i Democratici Sangiuseppesi )
P.S. 2 Invito tutti i lettori di Vocenueva a collegarsi con il sito del Comune,oggi hanno pubblicato il diario di viaggio del Sindaco e di Menzione in Togo.
E’ incredibile! L’autore di ” Io speriamo che me la cavo “alla lettura delle 22 pagine rimarrà stupito dalla grammatica e dalla prosa usate.
Propogo alle maestre della scuola elementare di stamparlo e distribuirlo agli alunni con il titolo : ” Se non studi diventi cosi!”
MIMMO RUSSO
novembre 21, 2008 at 9:41 am
Perche’ il PD possa avere successo bisognerebbe che tutti gli iscritti e i dirigenti del partito guardassero e avanzassero verso un solo punto fisso, proprio come fa Nanni Moretti nel film quando guarda con i suoi occhi la telecamera.
novembre 21, 2008 at 12:08 pm
Il Pd sangiuseppese deve porsi come primo obiettivo, l’UNITA’…
Unità di intenti, di azioni…
Serve,inoltre, discontinuità con il passato e facce nuove.
Solo così si potrebbero raccogliere i consensi di chi chiede maggiore serietà politica e maggiore incisività.
Concordo con Mimmo sulla valutazione del diario in Togo…
Il sindaco si vede che ha scritto di proprio pugno e davvero sembra di vederli in quel d’Africa a rappresentare il nostro Comune (e vengono in mente certe scene di una commedia napoletana,vabbè)…
A me sinceramente fa ridere…
Del resto, come incomincia è singolare : Il viaggio in Togo del sindaco Antonio Agostino Ambrosio…
Non del comune di San Giuseppe Vesuviano, non della delegazione comunale,non dei cittadini, ma suo…
novembre 21, 2008 at 2:34 pm
…il minore dei mali…
novembre 24, 2008 at 10:40 am
Il viaggio del PD sangiuseppese si apre a diversi itinerari… e la meta designata sarà frutto degli uomini che a suon di tessere prenderanno in mano il partito (più o meno regolarmente). Certo è che se i nuovi tesserati sono già “nelle tasche” di chi sappaiamo noi, non è escluso che al prossimo viaggio in Togo a far compagnia al Sindaco potremmo trovare un rappresentante il Pd (uno a caso?).
MICHELA M.