Ex Ferrovia dello Stato: storia di un fallimento annunciato. L’area è sempre meno frequentata e invasa da rifiuti di ogni genere

maggio 4, 2017

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Ex Ferrovia dello Stato: storia di un fallimento annunciato. L’area è sempre meno frequentata e invasa da rifiuti di ogni genere

L’area dell’ex Ferrovia dello Stato, che un tempo collegava Cancello con Torre Annunziata, oggi versa in condizioni di abbandono. Nel 2013, l’Amministrazione Catapano annunciava alla cittadinanza un progetto di riqualifica della zona interessata dalla tratta ferroviaria che attraversa il territorio comunale. Il progetto prevedeva quattro chilometri di pista ciclabile, un parco urbano, nonché “il primo orto botanico lineare in Europa su una tratta ferroviaria dismessa”. Dall’ottobre 2014, quando il Comune ha effettuato la prima ed unica pulizia dell’area, sono passati più di due anni. Agli slogan di quella campagna promozionale non sono seguiti poi fatti e le promesse di un paese più verde sono finite sotto lo strato di terriccio, arido e polveroso, con cui l’amministrazione ha ricoperto i binari ferroviari. Passeggiando per il tragitto si percepisce una sensazione di degrado ed abbandono. Tra le erbacce che crescono ai lati della strada si nascondono cartoni di vino e bottiglie di birra, frammenti di vetro che, come nella favola di Pollicino, ci accompagnano nell’intero percorso. Cumuli di vestiti giacciono lungo le vecchie rotaie ancora visibili. Tazze rotte e buste di plastica, tracce rifiuto umido e cassonetti bruciati, vittime delle bravate di chissà quale delinquente. La totale assenza di vigilanza facilita disordine e scompiglio. Si tratta di una condizione che, sommata alla scarsa illuminazione della strada durante le ore notturne, spiega anche una così grande presenza di bottiglie vuote di alcolici. Una discarica a cielo aperto, dove sventolano le bandierine delle mini isole ecologiche (così il comune ha ribattezzato l’insieme dei secchi per le frazioni di rifiuti presenti sul percorso). Sarebbero state più appropriate delle modeste bandiere bianche, simbolo della resa di fronte all’inciviltà ed alla malamministrazione.

Al tramonto, la zona dell’ex Ferrovia si anima: mamme che si incontrano per fare due passi, qualche sporadica bici che corre lungo il tragitto, qualcuno accompagna il cane a fare i bisogni, purtroppo spesso senza accoglierli. Ci sono persino delle giovani coppiette, che romanticamente passeggiano accanto ad ammassi di immondizia. Sono per lo più frequentatori abituali, perché a San Giuseppe mancano zone verdi dove potersi incontrare e trascorrere del tempo all’aperto. L’ex Ferrovia è l’unica area che si avvicina, seppur lontanamente, a quello che i cittadini chiedono al Comune. Ci avviciniamo ad alcuni dei passanti e scambiamo due chiacchiere: il quadro che ne emerge è di diffuso malcontento. “Chi frequenta quest’area lo fa con piacere, ma oramai le persone che si incontrano sono sempre meno. Sembra un campo abbandonato,  senza verde, né una panchina, né il pur minimo controllo”ci dice una signora che passeggia insieme al marito. “Veniamo qui perché almeno possiamo stare in  un luogo aperto, senza auto, ma sono sempre in pensiero per i miei bambini: c’è sporco e pezzi di vetro ovunque” – afferma una mamma mentre tiene per mano i due figli – “purtroppo se la situazione restasse quella che è oggi, forse dovremmo rinunciare a tornarci” conclude amareggiata. Due uomini sulla cinquantina, in abiti sportivi, corrono in direzione Ottaviano. Non sono gli unici: tanti sono i frequentatori che qui vengono per fare sport, a dimostrazione di un’esistenza sempre più marcata tra la popolazione. Sfrecciano intanto due motorini, anche se la zona dovrebbe essere interdetta al traffico veicolare, ma tanto chi controlla? In alcuni punti la tratta è diventata addirittura un parcheggio, come nei pressi dei Casilli.

Purtroppo risulta evidente la mancanza delle più elementari norme di sicurezza e sanitarie. La scorsa estate si lamentava anche la presenza di ratti e carcasse di animali morti. Per questa ragione, lo scorso anno alcune associazioni, durante lo “European Clean-Up Day” ( la giornata dedicata alla pulizia dai rifiuti che si svolge in diversi Paesi europei ndr.) decisero di imbracciare scopa e paletta. Un gesto emblematico che aveva catturato anche l’attenzione del Comune, che ha poi patrocinato l’evento e presenziato con alcuni consiglieri e assessori dell’amministrazione. Gesti simbolicamente importanti che però non possono cancellare la realtà: il progetto di riqualificazione dell’area ex Ferrovia dello Stato è fallito. Peggio, non è mai davvero iniziato. Alle promesse della politica non sono seguiti i fatti. Toccherà alla prossima amministrazione comunale decidere se investire seriamente in questa opera strategica per il futuro del paese, oppure se tradire, ancora una volta, le aspettative dei sangiuseppesi.

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