Domani nascerà Il PD…,E’ morto il mio cane!…

ottobre 13, 2007

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Voglio condividere con voi, l’ultima lettera di Pallino Marx, prima di morire:

Che bella gente.
Che bella gente al tempo della liberazione
gente che torna a voler bene
volti provati dal dolore
ma solidali e sinceri
o anche avversari ma con dentro il cuore tutta un’Italia da ricostruire.
Che bella gente con l’entusiasmo di chi rinasce
e insieme cresce con le miserie e le canzonette
coi nonni ladri di biciclette e il pensionato e il mendicante…
Che bella gente.
Che bella gente che ha immortalato gli anni ’60
gente che ride e balla e canta
le notti allegre, la luna piena e il frigorifero in cucina
e quel sorriso incerto e un po’ paterno del leggendario Mike Bongiorno.
Che bella gente con le ragazze piene di ardore
con certe cosce e un sederino che fa impazzire
che dopo tutto del mendicante non te ne importa quasi niente.
Che bella gente.
Che bella gente che ha rinnovato tutto il costume con una gran rivoluzione
capelli lunghi nel maschietto dal proletario al baronetto
e poi esplode la minigonna che è anche l’inizio della nuova donna.
Che bella gente col proprio ego sempre più vivo
dal nuovo divo al milionario al grande artista
che vanno tutti da un analista più interessato che interessante.
Che bella gente.
Che bella gente che ha inaugurato gli anni ’70
con una sfida non violenta fatta di fiori nei cannoni e di buonissime intenzioni
gente che arriva al proprio orgasmo
tra un tiro d’erba e un po’ di femminismo.
Che bella gente col desiderio di cose nuove
che insieme vive il grande sogno con qualche eccesso
e c’era anche Frank Zappa al cesso che sconvolgeva il benpensante.
Che bella gente.
Che bella gente che brulicava in ogni piazza come se fosse un’altra razza
con il coraggio di un progetto per ribaltare proprio tutto
sia nel sociale sia nel sesso con Che Guevara e il fazzoletto rosso.
Che bella gente negli anni tragici del terrore
gente che muore e fa morire senza ragione
e nelle case tutto un paese nella tensione più agghiacciante.
Che bella gente.
Che bella gente che pascolava negli anni ’80
senza lasciare mai un’impronta
con l’ottimismo dell’italiano che ci ha portato così lontano
un paradiso dove quasi tutti avevan gli occhi dei ricchi.
Che bella gente che scopre l’arte del rubacchiare
col disinvolto trionfare di qualche genio
che al suo confronto il grande Arsenio è diventato un dilettante.
Che bella gente.
Che bella gente quella di ora
coi suoi modelli, i gran tatuaggi e i vari anelli
un po’ abbrutiti fuori e dentro
con la pretesa di essere contro
a imitazione dei rocchettari
che losan tutti che sono miliardari.
Che bella gente che ogni giorno c’ho di fronte
con quell’aspetto quasi innocuo, indifferente
con dei problemi così meschini che ti potrebbero fregare
o per invidia o per vanità o per poche lire.
Che bella gente che ogni sera c’ho di fronte
ipnotizzato da uno schermo fluorescente
con dei giochini tra i più cretini e il conduttore così allegro e commosso
che più è imbecille, più è schifoso, più ha successo.
Che bella gente che io incontro, raramente
in un teatro, a una mostra, a un ristorante
sono capaci di cose atroci, son così bravi a non scoprirsi e a lasciar tracce
ma è tutto scritto nei loro gesti e nelle loro facce.
Che bella gente che son costretto ad ascoltare, voglio dire
gli intoccabili maestri del potere
che mi raccontano con orgoglio che grazie a loro l’Italia va sempre meglio
proprio loro così invischiati con dentro un’anima repellente e con in testa niente.
Che bella gente.
Che bella gente.
Che bella gente.
Che bella gente con le miserie del mondo intero
che sta vivendo il suo futuro
con le speranze e l’ideale di un incantesimo virtuale
assaporando la poesia di un nuovo mondo pieno d’idiozia.
E se fuggite in una casa
in cima a un monte
scegliete un posto che sia davvero disinfestante
che per errore potrebbe entrare un po’ di odore del presente.
Che bella gente.
Che bella gente.

Pallino Marx,Partigiano comunista,14/10/2007

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5 Responses to “Domani nascerà Il PD…,E’ morto il mio cane!…”

  1. anonimo Says:

    brassen… tien e jiord…

    Reply

  2. anonimo Says:

    Dai Pallino non mollare!!

    Reply

  3. Dilsolitoignoto Says:

    Ho 17 anni.

    E a 17 anni si sa, si è convinti di poter fare tutto…si è convinti di poter cambiare il mondo.

    Si crede in qualcosa, si spera in un mondo costruito su ideali come quelli che Pallino malinconicamente ricorda.

    Eh si, io ci credo. Ci credo ancora.

    Sebbene domani ci sia quella farsa, sebbene intorno a me ormai sta crollando tutto…

    Crolla tutto quello in cui credo, e spesso qualcuno si inventa qualche scusa del tipo…”ma quello in cui credi tu non è più fattibile…tu credi in qualcosa di utopico…il mondo cambia, arrangiati”.

    No, io non mi arrangio, io non cambio.

    L’utopia è un fottuto status mentale dell’uomo, l’uomo si pone dei limiti mentali…e l’utopia è uno di questi.

    L’utopia è un limite, non pensando all’utopia si può raggiungere l’impossibile.

    E io voglio la sinistra, quella di una volta.

    E vivo con la speranza di un suo ritorno.

    Reply

  4. anonimo Says:

    A muso duro

    Pierangelo Bertoli

    F.Urzino – P.A.Bertoli

    (1979)

    E adesso che farò, non so che dire

    e ho freddo come quando stavo solo

    ho sempre scritto i versi con la penna

    non ordini precisi di lavoro.

    Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani

    e quelli che rubavano un salario

    i falsi che si fanno una carriera

    con certe prestazioni fuori orario

    Canterò le mie canzoni per la strada

    ed affronterò la vita a muso duro

    un guerriero senza patria e senza spada

    con un piede nel passato

    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

    Ho speso quattro secoli di vita

    e ho fatto mille viaggi nei deserti

    perché volevo dire ciò che penso

    volevo andare avanti ad occhi aperti

    adesso dovrei fare le canzoni

    con i dosaggi esatti degli esperti

    magari poi vestirmi come un fesso

    per fare il deficiente nei concerti.

    Canterò le mie canzoni per la strada

    ed affronterò la vita a muso duro

    un guerriero senza patria e senza spada

    con un piede nel passato

    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

    Non so se sono stato mai poeta

    e non mi importa niente di saperlo

    riempirò i bicchieri del mio vino

    non so com’è però vi invito a berlo

    e le masturbazioni celebrali

    le lascio a chi è maturo al punto giusto

    le mie canzoni voglio raccontarle

    a chi sa masturbarsi per il gusto.

    Canterò le mie canzoni per la strada

    ed affronterò la vita a muso duro

    un guerriero senza patria e senza spada

    con un piede nel passato

    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

    E non so se avrò gli amici a farmi il coro

    o se avrò soltanto volti sconosciuti

    canterò le mie canzoni a tutti loro

    e alla fine della strada

    potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.

    Reply

  5. anonimo Says:

    Ero comunista. Ho dato la mia vita per quell’utopia.

    Non è fallita la mia vita, non è fallita l’utopia di un mondo migliore e più giusto.

    E’ semplicemente fallito il comunismo!

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