Da LP n. 25 : “Josi Della Ragione, la speranza di Bacoli”.

settembre 22, 2015

Interviste, Laboratorio Pubblico

In attesa della prossima uscita di LP n. 26 (Settembre 2015), vi riproponiamo l’intervista da LP n. 25 “Mille culure” al sindaco di Bacoli :

Josi Della Ragione, la speranza di Bacoli

Josi Gerardo Della Ragione, classe 1987, è il personaggio politico del momento in Campania. Alle elezioni comunali della città di Bacoli, 28mila abitanti nella splendida area flegrea, ha vinto il ballottaggio contro l’uscente Ermanno Schiano del centro destra. Abbiamo incontrato il giovane sindaco per farci raccontare la sua storia.

josi della ragione

Sindaco, un risultato straordinario. Quanto è stato difficile, nelle realtà di provincia, sradicare il voto clientelare, legato a favori ed amicizie. Come ha fatto a farsi scegliere dai suoi concittadini?

La vittoria è determinata dalla costanza e dalla presenza sul territorio. C’è un forte voto clientelare, un forte voto amicale e familiare. La gente non dà il giusto peso al voto. Potevamo scendere su questo campo, fare liste con i rappresentati di ogni famiglia, oppure portare i nostri avversari sul nostro terreno: il voto di opinione. Bisognava creare un diverso tipo di consenso. Abbiamo fatto cinque anni di lotta sul territorio e siamo riusciti a farci percepire dalla cittadinanza come una forza realmente nuova. Sono stato consigliere comunale per cinque anni. Ho dimostrato come sia possibile stare all’interno del consiglio e lavorare per la città, rifiutando certi meccanismi di malapolitica: in questo modo la città ha ricominciato ad avere fiducia. Abbiamo lavorato forti di un programma elettorale pieno di proposte. Non abbiamo avuto la necessità di parlar male delle altre forze politiche e ciò ci ha premiato.

Come avete impostato la campagna elettorale?

La strategia elettorale si basa sulla conoscenza delle regole. Non è possibile presentarsi con una lista civica quando le altre forze politiche si presentano con 6 o 7 liste, soprattutto nei comuni sopra i 15mila abitanti e con il voto disgiunto. Per questo motivo abbiamo presentato cinque liste civiche, composte dalla società civile, da persone che non avevano ricoperto cariche politiche. Abbiamo avuto un risultato straordinario grazie ad ogni singolo contributo, seppur piccolo. Questa strategia ci ha permesso l’accesso al ballottaggio. Nel secondo turno il confronto si basa sulla persona: la battaglia era uno contro uno, il vecchio contro il nuovo, l’immobilismo contro la proposta. Non è stato un voto di protesta! Il popolo si è autovotato, ci ha scelto come sceglierebbe se stesso, perché abbiamo dimostrato di non essere affini a logiche di vecchia politica. La vera vittoria è aver portato il 60% dei votanti al ballottaggio, mentre a Giugliano ed a Quarto la percentuale si è fermata al 40%.

Lei è stato appoggiato dal Movimento 5 Stelle, ma in che rapporti è con il centrosinistra?

Molti esponenti del Movimento 5 Stelle hanno firmato le nostre mozioni, ma se l’avessero fatto esponenti di SEL o PD non sarebbe stato un problema. Ad esempio, a Pozzuoli amministra un sindaco PD con cui dialogo tranquillamente, a Monte di Procida un sindaco di una lista civica, con passato di centro sinistra, con cui non ho nessuna remora a confrontarmi. Dipende dalle singole persone che rappresentano il partito a livello locale.  Alle scorse elezioni, nel voto per le regionali, a Bacoli De Luca ha raccolto 5500 voti, mentre il Pd solamente 2000. Il nostro merito è stato intercettare le istanze degli elettori del centrosinistra che non si sentivano pienamente rappresentati, ma abbiamo avuto il voto anche di un elettorato di destra sociale che ha visto in noi un’alternativa.

Parliamo di FreeBacoli, l’associazione da cui proviene. Cosa avete fatto per ottenere attenzione della cittadinanza?

FreeBacoli nasce alla fine del 2008. Un gruppo di giovani, impegnati nel denunciare i disservizi del territorio. Poi si è strutturato grazie alla rete, un canale Youtube e un blog. Freebacoli contiene nel suo nome la parola inglese “free”, sia per sprovincializzare il territorio, sia perche vogliamo liberare Bacoli, non solo dalla vecchia classe politica ma anche dall’apatia della cittadinanza. Il radicamento sul territorio è stato fatto con azioni simboliche: manifestazioni, cortei, eventi per rivalorizzare il territorio. Abbiamo dimostrato come sia possibile visitare la Casina Vanvitelliana, coniugandola alle eccellenze gastronomiche. Abbiamo portato a Bacoli compagnie teatrali e scuole di danza di alto profilo. Sono convinto che un sito archeologico sia strumento per valorizzare il territorio, eppure ne abbiamo tanti chiusi da anni ma nessuno dei commercianti ha mai mosso un dito per protestare.  La verità è che i cittadini non percepiscono come fonte di ricchezza culturale, economica e sociale il patrimonio storico che abbiamo. La vittoria delle elezioni non è la tappa finale, ma una delle tante che deve produrre una rivoluzione culturale nel territorio. Se riusciremo in questa sfida, come amministrazione ed associazione avremo vinto. L’associazione nel frattempo ha già nominato un nuovo presidente. Deve volare in parallelo, essere forza autonoma. Perché l’associazione resta, le amministrazioni passano.

Quali sono i primi progetti per Bacoli?

Valorizzazione culturale, prima ancora che turistica, del territorio. Bisogna mettere a sistema la città: ogni risorsa che usiamo deve fungere da promotore del territorio. Ad esempio lo sport. A me interessa poco che ci diano qualche euro per campi e strutture sportive. A me interessa che sulla maglia scrivano “Città di Bacoli” e promuovano un sito archeologico o un’area di città. Immagino un biglietto unico che comprenda partita e ingresso ad un sito archeologico. Anche i lidi possono essere utilizzati per promuovere il territorio. Oggi il flusso di bagnanti viene per stare in spiaggia poche ore e poi ne fa altre di traffico tornare a casa. Un problema di viabilità e di ordine pubblico. Bisogna invece puntare sul turismo di qualità, informare i bagnanti che a pochi passi sono presenti bellezze uniche al mondo, organizzare delle navette per il trasporto a questi siti. In questo modo avremo un turismo virtuoso che produce ricchezza. A fronte del 10% di popolazione che vive di turismo, il 90% dei bacolesi ne sopporta i disagi: traffico, inquinamento, rumore, ecc. Bisogna riequilibrare. Da ottobre faremo un nuovo piano viabilità per l’estate. Avremo parcheggi ed interscambi con navette. Siamo bagnati per tre quarti dell’acqua, quindi vogliamo istituire il metrò del mare. C’è un problema: la soprintendenza dei beni culturali punta a valorizzare Napoli e Pompei, dimenticandosi dell’area flegrea. La colpa però è anche dei comuni, perché i sindaci non fanno abbastanza. Bisogna proporre, progettare e se ci sono ostacoli burocratici protestare insieme ai cittadini. Non si può fare il sindaco stando attaccati alla poltrona! Ai miei concittadini chiedo un riscatto di identità, più partecipazione. La gente deve essere orgogliosa di essere bacolese. Per la festa di Sant’Anna ho telefonato ai commercianti ed ai cittadini per raccogliere i fondi necessari in modo che il comune non spenda un euro. Per la serata finale avremo i campioni del mondo di fuochi d’artificio. E’ un simbolo, serve a dimostrare che in futuro potremo ospitare i campioni del mondo in qualsiasi disciplina e costruire una Bacoli nuova, orgogliosa e splendida.

Vincenzo Catapano e Giuseppe Uliano

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