Con i cittadini della Val di Susa

marzo 11, 2012

Ambiente

Quando si parla della TAV i media sono abilissimi a suscitare nell’immaginario collettivo delle persone un enorme balzo in avanti in termini di progresso tecnologico, in barba al fatto che l’opera in atto gonfierebbe notevolmente i costi pubblici di fronte ad un esiguo ritorno economico. (vedi Relazione della Corte dei Conti) http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2008/delibera_25_2008_g_relazione.pdf. Inoltre ad avvalorare la tesi dello spreco economico ci sono degli studi secondo i quali il traffico lungo la linea Torino-Lione sia in progressiva diminuzione. (http://www.pro-natura.it/torino/pdf/150ragionitav2011.pdf)

Tralasciando le motivazioni economiche, tanto care a questo governo di super-tecnici, emergono quelle che sono le problematiche ambientali correlate all’opera TAV: i lavori di cantiere andrebbero avanti per moltissimo tempo, causando un significativo inquinamento ambientale ai danni degli abitanti della valle. Nella fattispecie, le montagne valsusine, hanno al loro interno ingenti quantità di amianto, uranio (e quindi radon) le quali, durante gli scavi e il trasporto, potrebbero diffondersi sino alla periferia della vicina Torino a causa dei forti venti caratteristici della valle. (http://www.spintadalbass.org/images/sienaamianto.pdfhttp://www.spintadalbass.org/images/mercalliamianto.pdf).

Nel frattempo le proteste degli abitanti della valle infuriano contro questa dissennata quanto inutile opera. Il governo è deciso nel proseguire i lavori escludendo qualsiasi tipo di confronto con i valsusini, ricorrendo sostanzialmente ad azioni repressive che, dall’inizio delle manifestazioni ad oggi, hanno portato a quasi 400 feriti.

Dunque la politica ancora una volta, ancora in un’altra occasione, maschera quelli che sono gli interessi delle lobby verso l’opera TAV. Da un lato si legge che il governo Monti si fa promotore della cosa affermando che essa creerebbe un importante gettito in termini di occupazione (cosa che potrebbe tranquillamente accadere attraverso un potenziamento della linea del Frejus, addirittura a costi più bassi), dall’altro i sindacati, tranne la FIOM, sono d’accordo con la prosecuzione e realizzazione dell’opera, abbracciando le tesi del governo (http://www.corriere.it/economia/12_marzo_11/camusso-tav-articolo18_ee4227a4-6b4b-11e1-a02c-63a438fc3a4e.shtml).

La cricca prima dell’interesse pubblico: un film già visto le cui repliche vanno in scena ininterrottamente.

 

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