Se il Comune finanzia corsi di animazione. Politiche giovanili inesistenti e nessun progetto per il futuro

febbraio 13, 2017

Laboratorio Pubblico

Se il Comune finanzia corsi di animazione. Politiche giovanili inesistenti e nessun progetto per il futuro

Esistono diversi modi per amministrare i fondi pubblici: si può investire con intelligenza e lungimiranza, tenendo conto delle esigenze della collettività, oppure si possono destinare risorse ad attività non utili per la collettività o controproducenti perché a beneficio di interessi particolari. Più di una volta, il bilancio comunale di San Giuseppe Vesuviano ha presentato criticità nella gestione della spesa ed anche quest’anno non sono mancate le anomalie. E così, in un comune in cui le politiche giovanili ricevono il “lauto” budget di 5000 euro annui, si spendono decine di migliaia di euro in attività quantomeno discutibili e non rientranti in quello che dovrebbe essere il raggio di azione di un’amministrazione pubblica. Un esempio interessante può essere offerto dalla scuola di animazione che il Comune finanzia oramai da alcuni anni. L’11 ottobre 2016 l’amministrazione Catapano ha approvato il progetto “La Scuola di Animazione”, impegnando 3.000 euro lordi. La proposta, ideata dalla VinnyMax Animation, prevede l’esecuzione di un corso della durata di sei mesi, nel periodo novembre 2016 – aprile 2017, con 10 lezioni di 2 ore ciascuna. La partecipazione è rivolta ai soli residenti del comune di San Giuseppe aventi età compresa tra i 16 e i 26 anni. L’iniziativa è stata pubblicizzata attraverso numerosi manifesti. Allo scadere delle iscrizioni, la “scuola” ha raccolto l’adesione di poco più di una decina di iscritti. Non è il primo anno che l’amministrazione coopera con la VinnyMax Animation per questo genere di progetti. Il primo contratto risale al 2014 e vale €3.000; cifra poi confermata l’anno seguente per un nuovo ciclo di lezioni. Dunque, in tre anni, la scuola di animazione è costata 9.000 euro per 30 incontri, ovvero 60 ore di lezione. Teniamo a mente i numeri, perché sono importanti. E ripetiamo: il nostro comune investe 5.000 euro per i giovani e 9.000 per un corso di animazione. La collaborazione tra il Comune e la VinnyMax Animation è andata però ben oltre il corso di formazione. Tali contratti, infatti, sono stati intervallati da continui incarichi per eventi di vario genere: da comparse nelle feste di piazza all’organizzazione di spettacoli estivi. La compagnia, infatti, viene ingaggiata nell’estate 2014 per “allietare la cittadinanza” (così recita la determinazione 771 del settembre di quell’anno, ndr): tre incontri che costano al Comune 2.500 euro. Altri 750 euro vengono destinati per la partecipazione alla Festa Patronale dei Casilli dal 3 al 5 ottobre. Mentre nei giorni 16, 20 e 30 novembre 2014, con una spesa di 2.000 euro, gli animatori dell’agenzia allestiscono gli spettacoli “Aspettando il Natale”. Nel 2015 prosegue la collaborazione tra la società e l’amministrazione: dal Carnevale (€ 3.000), alla manifestazione “Una Festa da urlo” di Halloween (€ 3.000), fino ai nuovi eventi natalizi (€ 3.500).

Nel 2016, oltre alla scuola già citata, la VinnyMax Animation si aggiudica un incarico da altri 3.000 euro. L’evento in questione è “Babbo Natale con la cartella”, già posto in essere nel 2013 (€2.000) e dedicato ai bambini dei tre Circoli didattici cittadini. Per ogni spettacolo, stavolta, viene inserito un gruppo di 3-4 principianti tra gli animatori, scelti tra i partecipanti della scuola di animazione. Quindi, dopo soltanto due giorni di lezione, in data 28 novembre e 12 dicembre, i ragazzi sono già pronti per aiutare animatori esperti del settore nel gestire le attività di intrattenimento di bambini dai tre ai dieci anni. La prima domanda che ci pare opportuna, essendo i ragazzi impegnati in un corso finanziato con soldi pubblici, è se siano stati retribuiti per supportare la società in una giornata di lavoro per cui la stessa è stata pagata dal comune. Inoltre, visto che alcuni dei partecipanti ai corsi di formazione sono minorenni, sarebbe utile per il Comune sapere se nelle giornate di lavoro i ragazzi abbiano dovuto assentarsi da scuola. Immaginiamo inoltre che, nell’espletare le giornate di lavoro con la VinnyMax Animation, i ragazzi siano coperti da assicurazione per eventuali infortuni sul lavoro. Sono solo alcune domande che aiutano ad inquadrare il problema e che ci supportano nel ragionamento: è davvero necessario, per il Comune, finanziare attività come quelle appena descritte?

Dunque, l’importo destinato dal Comune ai contratti stipulati con la VinnyMax Animation è finora di 32.000 euro. E’ una cifra di assoluta sostanza che riteniamo sarebbe stata utile per finanziare attività più attinenti alla missione istituzionale di un’amministrazione pubblica. Solo per stare ai giovani, immaginiamo un laboratorio di arte e musica, un fondo per sostenere i talenti del territorio, delle borse di studio per i più meritevoli e per finanziare un periodo di formazione all’estero. Ma anche cose più immediate: tenere aperta un’aula studio, anche di sera o nel fine settimana, oppure rendere completamente gratuito il servizio di scuolabus (oggi a carico delle famiglie). Il problema nel nostro Comune non è dunque la mancanza di fondi, ma la selezione delle priorità. La scelta dell’amministrazione Catapano è stata finora orientata alla spesa spot, ad eventi singoli, ad interventi senza alcuna progettualità. Una gestione del denaro pubblico “a pioggia”, spesso senza alcuna rendicontazione (pensiamo ai contributi alle associazioni di cui abbiamo scritto su questo giornale, proponendo un regolamento per avere maggiore trasparenza). Una scelta che è andata finora a vantaggio di pochi, relegando ai margini gli interessi della collettività.

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