Cinquantamila euro dal Comune alle associazioni.

Da Laboratorio Pubblico n. 30,

Cinquantamila euro dal Comune alle associazioni

Il regolamento c’è, ma è vecchio e non pienamente rispettato

 

La presenza in una comunità di associazioni e gruppi di cittadini che si occupano della promozione sociale, culturale e sportiva è importantissima. Quando le relazioni tra soggetti territoriali si articolano, non soltanto attraverso canali istituzionali, ma anche grazie a realtà associative, è possibile sostenere che una comunità sia viva e partecipe. Il ruolo di questi soggetti è ancor più importante in quei contesti, come il nostro, in cui le istituzioni sono spesso assenti o inefficienti. In molti casi le associazioni devono supplire all’incapacità degli enti locali di dare risposte ad alcuni bisogni primari dei cittadini.

Appare dunque evidente la necessità di un supporto economico da parte delle istituzioni locali alle associazioni, che spesso sopravvivono soltanto grazie al senso civico di tante persone che si impegnano per la collettività in maniera volontaria e gratuita. Tuttavia, questa necessità deve coniugarsi con una trasparenza rigorosa, richiesta ogni qual volta vengono utilizzati soldi pubblici.

Il Comune di San Giuseppe Vesuviano ha erogato nel 2015 contributi ad associazioni sociali, religiose e sportive per circa 50.000 euro. Nel 2014 i finanziamenti avevano avuto cifre leggermente inferiori, sempre con la massima discrezionalità da parte dell’amministrazione. Il problema è che il regolamento comunale che disciplina la concessione di tali contributi è datato 2008 e manca di alcuni requisiti fondamentali. In molti comuni, più attenti alla trasparenza, è disciplinata una procedura molto stringente che consente ai cittadini di verificare in che modo i soldi pubblici sono utilizzati ed avere la certezza che siano finanziate esclusivamente le attività con una reale valenza sociale. In pratica, un’associazione può chiedere un contributo economico soltanto attraverso la presentazione di un’istanza formale su moduli ufficiali allegati al regolamento. Quest’ultima può prevedere un finanziamento all’attività annuale ordinaria dell’associazione e, in questo caso, va allegato alla domanda lo statuto dell’associazione, un programma delle attività che saranno svolte durante l’anno e, oltre una certa soglia di sovvenzione, anche il bilancio annuale. Per quanto riguarda invece i contributi per singoli eventi, l’associazione richiedente deve indicare il programma dettagliato della manifestazione e un preventivo analitico delle spese e delle entrate con le quali le stesse saranno finanziate. Soltanto alla presentazione delle relative fatture, il contributo precedentemente approvato potrà essere erogato.

L’assenza di una chiara regolamentazione è il miglior modo per consentire a pochi di beneficiare di finanziamenti pubblici ed espone a diversi rischi. Potrebbe accadere che qualcuno, in assenza di un meccanismo di controllo, chieda dei fondi al comune e poi li utilizzi per finalità non a vantaggio della comunità ma per mero scopo personale. La totale discrezionalità conduce al rischio reale di finanziare associazioni non del tutto meritevoli a danno di quelle che operano per il bene comune e al servizio del territorio. Le stesse che verrebbero senz’altro tutelate e premiate da un sistema trasparente. lp 30_associazioni

Molti di questi principi sono sanciti anche da una legge dello Stato, il Decreto Trasparenza del 14 marzo 2013, che prevede ad esempio (art.27 comma 3) l’obbligo per l’Ente di pubblicare, in un’apposita sezione del proprio sito, la lista dei beneficiari di contributi e sovvenzioni con le relative somme ottenute. Ad oggi sul portale del nostro Comune dell’elenco dei beneficiari non c’è traccia. Al suo posto, una pagina vuota. Anche la sezione dedicata all’Albo dei beneficiari, prevista anche dall’attuale regolamento, non è consultabile.

Nelle prossime settimane il gruppo Consiliare Vocenueva – Libera San Giuseppe presenterà al Consiglio comunale una proposta dettagliata di revisione del regolamento, in coerenza con la più recente normativa nazionale in materia, congiuntamente alla richiesta della pubblicazione puntuale di tutti i beneficiari e dei relativi contributi. La richiesta di maggiore trasparenza punta ad evitare abusi e tutela anche le strutture della macchina amministrativa coinvolte nella erogazione dei finanziamenti. E’ necessario introdurre una griglia che riduca al minimo la discrezionalità, soprattutto quando questa è orientata dal potere politico.

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