LP n. 24 : “Da San Giuseppe all’EXPO di Milano. La storia di Bello&Buono: qualità e tradizione in apecar”

luglio 13, 2015

Laboratorio Pubblico

Da Laboratorio Pubblico n. 24 (clicca sul link per scaricare gratuitamente), riproponiamo l’articolo :

“Da San Giuseppe all’Expo di Milano. La storia di Bello&Buono: qualità e tradizione in apecar”

Il cibo da strada, secondo la definizione della FAO, è costituito da quegli alimenti, incluse le bevande, già pronti per il consumo, che sono venduti (e spesso anche preparati) soprattutto in strada o in altri luoghi pubblici (come mercatini o fiere), anche da commercianti ambulanti, spesso su un banchetto provvisorio, furgoni o carretti”.  (wikipedia.org)
Negli utlimi anni, lo street food è diventato un segmento rilevante per il settore della ristorazione. L’attenzione che i media tradizionali, non solo di settore, hanno dedicato a questa tipologia di consumo ha imposto agli operatori un sempre più elevato investimento in qualità. Anche chef di primo piano della ristorazione internazionale guardano con interesse al cibo di strada. Ricette e prodotti preparati da secoli negli angoli di tutto il mondo tornano, magari rivisitate, di grande appeal per i consumatori, decretando il successo di quello che una volta era soltanto un modo veloce, spesso di bassa qualità e certamente poco salutare, di alimetarsi.Bello-e-buono-ape

Ad Amsterdam, Marsiglia, Firenze, Bologna, Torino, ma anche al Carnevale di Stresa ed in tantissime altre località che hanno dedicato un festival allo street food, si fanno notare le apecar tricolore a marchio “Bello&Buono”. Dall’idea dei fratelli Antonio e Francesco Dell’Ermo, sangiuseppesi di nascita ma milanesi di adozione, Bello&Buono è una realtà affermata del “cibo di strada”, che da maggio ad ottobre sarà presente all’Expo di Milano.
Panuozzo, cuoppo fritto, pizza a portafoglio, parmigiana di melanzane e tutta la tradizione gastronomica campana sono gli elementi di un successo meritato e raggiunto con grande sacrificio. “Tre i concetti fondamentali – racconta Antonio Dell’Ermo – : il primo è la qualità degli ingredienti. Facciamo molta attenzione alla materia prima: la mozzarella ci arriva da Battipaglia, il pomodoro è esclusivamente il San Marzano, la carne ce la facciamo inviare dal nostro macellaio di fiducia di Napoli. L’altro concetto è quello del sentirsi a casa, un obiettivo che abbiamo voluto creare sia con il bistrot in zona Porta Romana che con la friggitoria in viale Bligny e con le apecar: non basta mangiar bene, bisogna anche sentirsi a proprio agio. E infine, da non ignorare, il prezzo dei prodotti: mangiar bene non significa per forza spendere tanto, per questo mettiamo molta attenzione nel chiedere il giusto ai nostri clienti”.

Laureato in finanza alla Bocconi, una carriera avviata come broker, Antonio Dell’Ermo ha trasformato la sua passione (e nostalgia) per la cucina di casa in un’attività imprenditoriale di successo che crea lavoro e possibilità per tanti giovani, portando la tradizione culinaria vesuviana e napoletana ovunque. In un certo senso, i fratelli Dell’Ermo incarnano e reinterpretano lo spirito del fare impresa sangiuseppese, sempre presente nelle piazze dove c’erano commercio ed affari e che molti anni fa aveva fatto le fortune economiche del nostro paese. La tradizione ha saputo rinnovarsi senza perdere se stessa, grazie ad un pizzico di coraggio ed un approccio moderno al mercato della ristorazione di qualità, anche se di strada.
Tra i 10 finalisti del premio “Cibo di Strada”, recensiti da Visentin di “Mangiare a Milano” del Corriere della Sera, primo nelle posizioni di TripAdvisor, bello&buono staffBello&Buono ha due locali in zona Porta Romana – Bocconi e quattro apecar, sia per eventi aziendali che per festival dedicati allo street food. La “zia Massima” è il perno centrale della cucina e garante delle tradizioni gastronomiche sangiuseppesi e napoletane, insieme al cuoco Vincenzo Menna, napoletano giramondo e da anni nello staff di Bello&Buono.

“Good food is not a luxury good” è lo slogan e uno degli obiettivi dei fratelli Dell’Ermo che, con passione e dedizione, quotidianamente offrono i loro prodotti non solo al popolo milanese. Le novità (e gli investimenti) però non finiscono al sito espositivo della città meneghina, dove sostano le apecar tra i padiglioni del Belgio e del Sudan (dietro il Nepal) e presso Cascina Triulza. Se mangiare ad EXPO è un vero e proprio salasso, Bello&Buono offre menù a 5 euro per i volontari e per le forze dell’ordine presenti alla manifestazione e prodotti gastronomici napoletani a prezzi imbattibili a visitatori e turisti di tutto il mondo. Dunque, per tutti i concittadini che andranno ad EXPO, Bello&Buono è una tappa obbligata.

 

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